venerdì 29 agosto 2014

Tris d'assi

L'offerta di lavoro era di quelle che non-puoi-dire-di-no, così ad agosto Lauren Gellerman è tornata negli Usa. Perdita grave nel line up (ha chiuso la regular season con .551 di media battuta) e certamente anche dietro il piatto di casa. Ma niente panico: per non lasciare niente di intentato e competere alla pari con le Sparks, la Fiorini ha pescato tre eccellenti rinforzi nel softball americano.

Come pari ruolo di Gellerman arriva Ariel Tsuchiyama, classe ’91 ricevitore e battitore mancino proveniente da California State University at Fullerton. E' la seconda giocatrice di CSUF a giocare per Forlì, dopo Gina Oaks.
Le crude statistiche di attacco non sono folgoranti, la mancina ha infatti una media carriera di .294 (quest'anno ha chiuso a .329). E invece Tsuchiyama va oltre le sue cifre: dotata di buona presenza nel box, selettiva, subisce pochi strike out e guadagna molte basi ball; sa colpire quando serve, per il "contatto" o la smorzata o la volatona di sacrificio, ma è soprattutto in difesa il suo pregio, nel guidare la squadra: ha detto di lei il suo ex coach a Fullerton, Michelle Gromacki, che ha «innate capacità di leader dietro al piatto».


Eccellente il catcher, superlativo il lanciatore. Blaire Luna, 24 anni, è infatti una vera e propria star. College con le Texas Longhorns sotto la grande Connie Clark, Luna ha collezionato 112 vittorie, con 1428 strike-out (14ma ogni-epoca nelle liste NCAA), media PGL di 1.52. Sono numeri che si prestano al confronto con altri fenomenali lanciatori forlivesi: in carriera NCAA, Leslie Malerich ha avuto 107 vittorie e 751 strike out, Jessica Sallinger 109 / 1398, Stacey Nelson 136 / 1116, Kristina Thorson 102 / 1071, Kylie Reynolds 85 / 1258.
Finalista nel 2013, Blair Luna non ha mai vinto la NCAA. Tuttavia la sua qualità le hanno portato tre nomination di fila come All-American, e un contratto immediato con le Pro all'uscita dal college. E quest'anno ha giocato e vinto il campionato NPF con le USSSA Pride.


La terza novità viene dal Canada, ed è Katelyn Bedwell; nessuna parentela con Christen Bedwell, che ha giocato a Forlì dal 2006 al 2008. Nata nel 1992 a Vancouver, non ha il pedigree delle altre due nuove arrivate ma si tratta di un battitore formidabile. Gioca prima base, per le emergenze sa fare anche il catcher, è un colpitore potente con grandi mezzi fisici, uno slugger per dirla all'americana. Eloquenti i suoi numeri con l'università di North Carolina Greensboro, terminata quest'anno: 40 fuoricampo e 179 punti battuti a casa, un rispettabilissimo .351 di media. Nel solo 2014, l'annata migliore, ha scritto .401 di media battuta e .786 di media bombardieri, più 66 punti battuti a casa e 17 home run; e a dispetto della potenza è anche un battitore paziente, pochissime le volte in cui va al piatto, ideale per occupare il numero 4 o 5 nell'ordine di battuta della Fiorini.
In Canada ha giocato con la nazionale juniores, ma nel contempo si è dedicata con successo anche al baseball femminile.