Arriva la prima battuta d'arresto per la Poderi dal Nespoli Forlì. Uno stop indolore, per fortuna: la classifica della fase iniziale vede Forlì appaiata in vetta con le stesse olandesi e Bussolengo. A parità anche di classifica avulsa (le tre squadre si sono sconfitte l'un l'altra), viene preso in considerazione il minor numero di punti subiti negli scontri diretti: Forlì è a -4 ed è prima, le Sparks con -5 seconde, infine terzo Bussolengo con -11.
La sostanza della sconfitta è maturata in un primo inning in cui olandesi hanno fatto una delle loro proverbiali folate: grande aggressività in battuta e sulle basi, con due singoli e un errore segnavano presto l'1-0, che diventava 3-0 su un doppio attaccato alla recinzione di Anneveld (un castigo in battuta, 3/3 e tre punti battuti a casa).
Lo svantaggio era come uno schiaffo, forse aveva l'effetto di togliere alle forlivesi l'ebbrezza per la vittoria della sera prima, o forse serviva una scossa. Piedi per terra, testa in partita, le ragazze erano brave ad evitare un passivo peggiore, le Sparks "morivano" a basi piene. Poteva iniziare la rimonta.
Per un po' era un lungo e doloroso sprecare: Forlì lasciava due corridori in base, e sempre il corridore in Terza, sia al 2o inning che al 4o che al 5o. Per inciso alla fine saranno otto i corridori rimasti in base per Forlì, che però, dai e dai, al 6o inning riapriva il risultato. Doppio di Parrish, base gratis a Montanari, avanzamento su lancio pazzo di deWeert, e grazie a due rimbalzanti in diamante prima di Zauli e poi di Moore era 3-2.
Le Sparks mandavano in pedana Scheele per deWeert, ma Forlì ormai era in corsa. Triplo di Grifagno e singolo di Vincent, 3-3.
Al cambio di attacco, l'ultima parola era però olandese. Fatale un altro errore difensivo che lasciava Maaike Blaauwgeers salva in base. La difesa riusciva ad eliminare sia la gemella Anne sia van Dalen, ma poi era il turno dell'implacabile Anneveld, sulla cui profonda valida in mezzo agli esterni arrivava il 4-3 finale.
Per effetto del piazzamento finale, la Poderi dal Nespoli ripeterà questa sera alle 21 la sfida contro Haarlem: chi vince va direttamente alla finale di sabato pomeriggio delle 17.30, chi perde giocherà al sabato mattina il match di ripescaggio contro la vincente di Bussolengo - Joudrs Praga, piazzatesi rispettivamente al terzo e quarto posto; chi vince questo ripescaggio sarà l'altra finalista.
In pedana Forlì avrà Jessica Moore. Quanto alle Sparks, dovrebbero scegliere Scheele, anche se nel match della mattina ha tirato l'ultimo inning; in alternativa c'è Soumeru, pitcher di grandi effetti che a Forlì storicamente ha sempre dato fastidio.
venerdì 19 agosto 2016
Le avversarie di Forlì (8): Haarlem Sparks
Le solite olandesi, le solite Haarlem Sparks. Anni e anni e anni di scontri diretti, ne abbiamo già parlato in queste pagine, quattordici partite in un ventennio, il "primo contatto" fu nel 1997, per la cronaca vinse 5-0 Forlì. Che alla fine andò a prendersi la Coppa Campioni.
Rispetto all'ultimo match con Forlì, la buona notizia è che non c'è più la nemesi forlivese (e italiana) Debbie Connor, il Grand Slam nella semifinale 2014 rimane la sua ultima prodezza contro le romagnole. In generale, le "Scintille" di Schoterbos si sono parecchio rinnovate: oltre alla Connor, non ci sono più né Bloeming né Spel (passate al DSS Haarlem), né Kosterink (mvp della Coppa Coppe 2014), né Gosewehr (DSS e in Coppa con Bussolengo). Sono arrivate le gemelle Blauwgeers e Leonella Elizabeth dal disciolto Alkmaar, e il seconda base Kiki Draaijer dall'altrettanto disciolto Gryphons.
Altro nuovo arrivo, Ginger deWert ex Terrasvogels, che nella rotazione dei lanciatori si aggiunge alle confermate Scheele e Soumeru, Restano battitori pericolosi come Tuk, Anneveld e l'emergente Maxine van Dalen, un prima base che studia e gioca ad Oklahoma City e si comporta molto bene con la mazza.
Nella Hoofdklasse le Sparks sono prime ma non imbattibili, in campionato non dominano come negli ultimi cinque anni. Da quel che si è visto in questa coppa, vanno a folate: a volte in attacco sono semplicemente irresistibili, a volte si attorcigliano nelle proprie insicurezze.
Play ball sotto il sole delle 13.30. Se Forlì vince chiude la fase preliminare al primo posto, con Bussolengo secondo; se vincono le Sparks si ricorre al conteggio dei punti subiti nella classifica avulsa degli scontri diretti.
Pedana di lancio forlivese con dubbio fra Vincent e Cacciamani; le olandesi, che hanno bisogno di vincere per non essere costrette a partire dal terzo posto, risponderanno con deWert oppure Soumeru, dato che Scheele ha lanciato giovedì pomeriggio nella sconfitta contro Bussolengo.
Rispetto all'ultimo match con Forlì, la buona notizia è che non c'è più la nemesi forlivese (e italiana) Debbie Connor, il Grand Slam nella semifinale 2014 rimane la sua ultima prodezza contro le romagnole. In generale, le "Scintille" di Schoterbos si sono parecchio rinnovate: oltre alla Connor, non ci sono più né Bloeming né Spel (passate al DSS Haarlem), né Kosterink (mvp della Coppa Coppe 2014), né Gosewehr (DSS e in Coppa con Bussolengo). Sono arrivate le gemelle Blauwgeers e Leonella Elizabeth dal disciolto Alkmaar, e il seconda base Kiki Draaijer dall'altrettanto disciolto Gryphons.
Altro nuovo arrivo, Ginger deWert ex Terrasvogels, che nella rotazione dei lanciatori si aggiunge alle confermate Scheele e Soumeru, Restano battitori pericolosi come Tuk, Anneveld e l'emergente Maxine van Dalen, un prima base che studia e gioca ad Oklahoma City e si comporta molto bene con la mazza.
Nella Hoofdklasse le Sparks sono prime ma non imbattibili, in campionato non dominano come negli ultimi cinque anni. Da quel che si è visto in questa coppa, vanno a folate: a volte in attacco sono semplicemente irresistibili, a volte si attorcigliano nelle proprie insicurezze.
Play ball sotto il sole delle 13.30. Se Forlì vince chiude la fase preliminare al primo posto, con Bussolengo secondo; se vincono le Sparks si ricorre al conteggio dei punti subiti nella classifica avulsa degli scontri diretti.
Pedana di lancio forlivese con dubbio fra Vincent e Cacciamani; le olandesi, che hanno bisogno di vincere per non essere costrette a partire dal terzo posto, risponderanno con deWert oppure Soumeru, dato che Scheele ha lanciato giovedì pomeriggio nella sconfitta contro Bussolengo.
Pazzesco
Cosa vuoi dire di una partita del genere? contro Bussolengo, che è campione in carica, che l'anno scorso ti ha battuto in finale scudetto, che quest'anno degli scontri diretti di campionato ne ha vinti tre su quattro, che ha investito tanto su questa coppa? Di solito queste partite le affronti con un sano timore reverenziale, e vedi come va.
E' andata bene. Molto, molto bene.
Alla fine Forlì non ha vinto: ha stravinto, 10-0 e interruzione al 4o inning per "manifesta inferiorità". E obiettivamente non è la vittoria a essere incredibile, è la dimensione del punteggio, inimmaginabile in una partita fra due squadre che si conoscono bene e negli ultimi anni hanno sempre dato vita a partite dal risultato stretto. Riguardo al punteggio, c'è stata la collaborazione delle avversarie, che a inizio del 4o inning, vista la mala parata, hanno visibilmente smesso di crederci e tolto dal campo le titolari.
Però in quel momento il tabellone era già sul 5-0, ed era comunque merito della Poderi dal Nespoli: con la Moore vista in pedana, la partita non poteva più sfuggire a Forlì, era bell'e che decisa, e il quarto inning è stato una specie di eutanasia, finire presto e poi resettare.
Già, Jessica Moore. Volendo, la sua prestazione si può definire con una parola sola: ingiocabile. Un grande lavoro sugli effetti e sui fili esterni dello strike, nessuna valida al passivo, nessuna base ball, solo Sheldon è andata in base -su errore- ed è avanzata su bunt, ma a quel punto ci ha pensato la difesa, una "magata" di Parrish, a coglierla lontano dal cuscino, eliminandola.
E l'attacco? non abbiamo ancora parlato dell'attacco. Dieci valide, otto battitori su nove a segno, doppi di Parrish e Zauli, fuoricampo di Montanari che al quarto inning, dopo aver litigato con la palla per tutto il giorno (compreso il mattinale contro lo Joudrs), a basi cariche ha spedito un lancio di Boniardi contro il tabellone segnapunti, mettendo fine all'incontro. Walk off Grand Slam, si chiama.
Si diceva: resettare. Non vale solo per Bussolengo, vale anche per Forlì: già oggi c'è da giocare contro le Sparks nell'ultima partita della fase regolare, e poi si riparte da zero, tutti alla pari: da stasera si gioca per le medaglie, e a quel punto questa partita pazzesca conterà non dieci, ma zero.
E' andata bene. Molto, molto bene.
Alla fine Forlì non ha vinto: ha stravinto, 10-0 e interruzione al 4o inning per "manifesta inferiorità". E obiettivamente non è la vittoria a essere incredibile, è la dimensione del punteggio, inimmaginabile in una partita fra due squadre che si conoscono bene e negli ultimi anni hanno sempre dato vita a partite dal risultato stretto. Riguardo al punteggio, c'è stata la collaborazione delle avversarie, che a inizio del 4o inning, vista la mala parata, hanno visibilmente smesso di crederci e tolto dal campo le titolari.
Però in quel momento il tabellone era già sul 5-0, ed era comunque merito della Poderi dal Nespoli: con la Moore vista in pedana, la partita non poteva più sfuggire a Forlì, era bell'e che decisa, e il quarto inning è stato una specie di eutanasia, finire presto e poi resettare.
Già, Jessica Moore. Volendo, la sua prestazione si può definire con una parola sola: ingiocabile. Un grande lavoro sugli effetti e sui fili esterni dello strike, nessuna valida al passivo, nessuna base ball, solo Sheldon è andata in base -su errore- ed è avanzata su bunt, ma a quel punto ci ha pensato la difesa, una "magata" di Parrish, a coglierla lontano dal cuscino, eliminandola.
E l'attacco? non abbiamo ancora parlato dell'attacco. Dieci valide, otto battitori su nove a segno, doppi di Parrish e Zauli, fuoricampo di Montanari che al quarto inning, dopo aver litigato con la palla per tutto il giorno (compreso il mattinale contro lo Joudrs), a basi cariche ha spedito un lancio di Boniardi contro il tabellone segnapunti, mettendo fine all'incontro. Walk off Grand Slam, si chiama.
L'istante del fuoricampo Montanari (photo Sc Forlì) |