giovedì 24 agosto 2017

Le avversarie di Forlì (7): Olympia Haarlem


L'Olympia Haarlem è la favorita d'obbligo per il successo finale, non tanto e non solo perché detiene la coppa, ma essenzialmente perché quest'anno è la miglior squadra d'Olanda. Nella Dutsche Golden League infatti è in atto una piccola rivoluzione: le storiche primattrici, Sparks e Terrasvogels, inseguono da lontano l'Olympia, che appare con le carte in regola per il suo primo, storico titolo.

Si tratta di una società relativamente giovane, è nata infatti nel 2008 dopo la fusione tra altri due club di Haarlem, il DSC '74 e il TYBB; quindi a rigor di logica l'ipotetico scudetto non sarebbe davvero il primo, visto quello conquistato dal DSC nel 2003, quello sì veramente storico e inatteso.
Il titolo nazionale sarebbe anche potuto arrivare la scorsa stagione, l'Olympia ha raggiunto la finale a passo di carica, ma arrivata al dunque è stata spazzata via dalle Sparks.

C'è molto dell'Olympia nella nazionale orange fresca campione d'Europa: il temibile trio di battitori Oosting - van Aalst - Beers, assieme all'interbase Sharaday Christina e al pacchetto dei lanciatori; la collaudata Vleugels, la mancina Voortman e soprattutto Ilona Andringa, la nuova sensazione del softball olandese; non è potuta arrivare invece Ellen Roberts, già vista in Italia a Bollate, che è impegnata con la nazionale australiana.

In poche parole si tratta di una squadra fisicamente dominante, che vince le partite in battuta, anzi le stravince, votata all'attacco più ancora delle Sparks. La rotazione dei lanciatori è ottima. Forse-dico-forse la difesa non è imperforabile, ma all'Olympia di quest'anno è  difficile trovare dei difetti.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟 🌟
In sintesi: LA favorita

Minimo storico

Alla fine è successo l'inevitabile: la Poderi dal Nespoli viene sconfitta dalla rappresentante belga, e di fatto dice addio a qualunque sogno di gloria.

In tutta onestà, Hoboken è una squadra decente e nulla più, con l'aggiunta di una fuoriclasse, Lindsay Meadows. E proprio l'americana di passaporto olandese è stata la pedina decisiva, sia con i suoi lanci, sia fattivamente con la valida che ha deciso il match.

Forlì non ha giocato male. L'impressione immediata è che non abbia giocato e basta. Ha colpito sporadicamente, si è anche procurato alcune occasioni poi non concretizzate, ma per tutto il tempo ha dato l'impressione di aspettare il corso degli eventi. Nessuna in particolare ha sbagliato, così come nessuna in particolare ha brillato. E forse è proprio questa è la dimensione del Forlì che per la prima volta nelle Coppe è uscito sconfitto contro le belghe: una squadra buona, ottima sulla carta, ma incapace di quel passo in avanti che serve per stare con le prime. Se con la tua formazione migliore non riesci a venire a capo delle Hoboken Pioneers, è un segno.

La partita contro le belghe si è trascinata sullo 0-0 con pochi sussulti fino al tie break dell'ottavo inning: tre volte la Poderi dal Nespoli ha portato il corridore in terza base, altrettante è stata respinta dalle avversarie. Le oneste Pioneers invece si erano rese pericolose solo nell'inning di apertura, ma poi erano state ben addomesticate dalla staffetta dei lanciatori forlivesi, Cacciamani - Hyland.
Purtroppo agli extra inning la fortuna sportiva ha arriso a Hoboken, quando la stessa Meadows a basi piene ha trovato il singolo dell'1-0. La Poderi dal Nespoli ha avuto l'ultimo attacco, ha a sua volta riempito le basi, ma Meadows in pedana di lancio ha gelato le ultime speranze.

Forlì di fatto dice addio a ogni possibilità di inserirsi nella lotta per le medaglie. La matematica la tiene ancora in gioco, ma occorrerebbe battere prima l'Olympia Haarlem e poi il Mediterraneo Malta. Ci vorrebbe un salto di qualità che per il momento non è possibile intravedere.

Le avversarie di Forlì (6): Hoboken Pioneers

Gli Hoboken Pioneers sono una società sportiva di Anversa, con una lunga tradizione per quanto riguarda il baseball, mentre la sezione di softball è relativamente recente ma già di successo. Il gruppo è composto da un nucleo di veterane come Goosen e Lindgren, nate nel 1982, e Verheyleweghen van der Meiren che sono del 1983; ma in roster c'è ancora Gwendy deJaegher, 42 appena compiuti. E come rinforzo per la coppa è arrivata dall'Olanda Lindsey Meadows, classe 1982, lanciatrice americana naturalizzata olandese per matrimonio, che tanto ha giocato e vinto con il Tex Town di Enschede e che ai campionati europei di giugno è stata il pitcher più utilizzato e più efficace delle Orange campionesse d'Europa.
Molto giovane almeno il resto della squadra: Celine Janssens è nata nel 1999, e il catcher Laura Wissink, miglior battitore delle Pioneers, ha vent'anni.

La rotazione dei lanciatori fa affidamento ovviamente su Meadows e sull'americana Andrea Lindgren, una carriera fra Belgio e Olanda (soprattutto Osterhout Twins, ma la ricordiamo in Coppa Coppe con le Borgerhout Squirrels tanti anni fa).

Per gli amanti delle statistiche, Pioneers e Forlì si sono già incontrati due volte nelle competizioni continentali: nel 2010, Coppa Coppe di Haarlem, le romagnole vinsero 11-0, mentre l'anno scorso in Premiére Cup finì 10-0.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: con Meadows è una squadra più che discreta