La luna affogata in mezzo alle nuvole non promette niente di buono. E nemmeno lo promettono le previsioni del tempo, che hanno battezzato tre giorni di pioggia, fino a mercoledì.
Chi segue questo blog sa bene che il meteo è uno degli argomenti principali, spesso in grado di mettere in ombra gli eventi strettamente sportivi. Come quattro anni fa, stessa coppa stessa città, sembra proprio che bisognerà fare i conti con la pioggia. Il programma è già compresso di suo e, se si rendesse necessario rinviare e poi recuperare alcune partite, l'organizzazione verrebbe messa a dura prova. Organizzazione che si dimostra sempre più rigida e burocratica man mano che passano gli anni, quando invece serve solo flessibilità e capacità di adattarsi all'orizzonte degli eventi.
Alla riunione tecnica della domenica sera non si sono presentate due squadre. Nessuna delle due è nel gruppo con la Poderi dal Nespoli, quindi è una notizia che interessa relativamente le forlivesi, ma fa parte comunque della cronaca.
Le Sombor Alligators almeno hanno informato del loro ritardo, per cui le serbe sono assenti giustificate. Decisamente più strana la situazione del Moskovia, che fino a pochi giorni fa ha giocato un torneo a Sala Baganza ma che di lì in poi non ha più dato notizie di sè.
Forlì inizierà le proprie fatiche alle 13.30 contro le tedesche di Neunkirchen. In precedenza, ci sarà la interessante sfida fra le stesse tedesche e le spagnole del Rivas: la vincitrice dello scontro con tutta probabilità accompagnerà alla seconda fase Forlì e Sokol, che godono di pronostici più favorevoli. A bordo campo ci sarà anche lo staff forlivese, osservatore interessato.
E adesso, andiamo a vedere come è fatto domani.
domenica 18 agosto 2019
Effetto UE
La Federazione continentale della "palla soffice" ha accolto nella maniera più ampia possibile le direttive della Unione Europea sulla libera circolazione degli atleti comunitari. Le squadre che partecipano alle coppe possono inserire nel roster un massimo di tre giocatrici di passaporto non comunitario: il resto è libertà totale.
Non che nelle edizioni passate non vi si facesse ricorso, anzi: valgano per tutto gli esempi di Dornbirn e soprattutto del Mediterraneo Malta. Se ne è scritto appena dodici mesi fa.
Tuttavia, quest'anno le percentuali sono salite parecchio. In concreto: oltre a quelle di Olympia e Terrasvogels, ci saranno altre diciassette giocatrici olandesi nei roster delle partecipanti alle due coppe; così come ci saranno altre sette céche oltre a quelle di Ledenice, Joudrs e Sokol; e altre quattro italiane oltre alle giocatrici di Forlì, Bussolengo e Bollate.
I nomi di maggior spicco sono probabilmente in Coppa Coppe: Evry ha aggiunto alla rosa Merkx e Verdaasdonk, due giocatrici del Roef! che ha vinto la regular season olandese; il Rivas Madrid si è assicurata le prestazioni del trio Sparks formato da DeWeert, Van Gurp e Sprengers; e il Terrasvogels non si è fatto scrupolo di chiamare Marinus, Osterveld e Smit dalle rivali del Tex Town Enschede, né il Sokol di farsi prestare la nazionale Blàhovà dal Tempo Praga. E c'è tanto Sparks e tanto Tex Town anche in Première Cup.
Discorso a parte per le inglesi (leggasi: americane di passaporto britannico). Hanno un campionato un po' strano e comunque non paragonabile a quelli più importanti, per cui è normale vederle giocare nelle altre squadre europee. Quest'anno sono tutte in Coppa Campioni: quattro le ha l'Olympia Haarlem, due Bussolengo, una le francesi di Tolone, con le quali gioca anche l'azzurra Giulia Longhi.
La pacchia sta per finire: quest'anno la ESF ha congelato gli effetti della Brexit e le britanniche sono ancora considerate comunitarie, sia pur in deroga; dal 2020 saranno tutte "extra".
Non che nelle edizioni passate non vi si facesse ricorso, anzi: valgano per tutto gli esempi di Dornbirn e soprattutto del Mediterraneo Malta. Se ne è scritto appena dodici mesi fa.
Tuttavia, quest'anno le percentuali sono salite parecchio. In concreto: oltre a quelle di Olympia e Terrasvogels, ci saranno altre diciassette giocatrici olandesi nei roster delle partecipanti alle due coppe; così come ci saranno altre sette céche oltre a quelle di Ledenice, Joudrs e Sokol; e altre quattro italiane oltre alle giocatrici di Forlì, Bussolengo e Bollate.
I nomi di maggior spicco sono probabilmente in Coppa Coppe: Evry ha aggiunto alla rosa Merkx e Verdaasdonk, due giocatrici del Roef! che ha vinto la regular season olandese; il Rivas Madrid si è assicurata le prestazioni del trio Sparks formato da DeWeert, Van Gurp e Sprengers; e il Terrasvogels non si è fatto scrupolo di chiamare Marinus, Osterveld e Smit dalle rivali del Tex Town Enschede, né il Sokol di farsi prestare la nazionale Blàhovà dal Tempo Praga. E c'è tanto Sparks e tanto Tex Town anche in Première Cup.
Discorso a parte per le inglesi (leggasi: americane di passaporto britannico). Hanno un campionato un po' strano e comunque non paragonabile a quelli più importanti, per cui è normale vederle giocare nelle altre squadre europee. Quest'anno sono tutte in Coppa Campioni: quattro le ha l'Olympia Haarlem, due Bussolengo, una le francesi di Tolone, con le quali gioca anche l'azzurra Giulia Longhi.
La pacchia sta per finire: quest'anno la ESF ha congelato gli effetti della Brexit e le britanniche sono ancora considerate comunitarie, sia pur in deroga; dal 2020 saranno tutte "extra".