CHI C'E' - Al torneo prenderanno parte in dodici. Le uniche a ritirarsi nei mesi scorsi sono state le danesi, mentre altre nazioni, anche importanti, nemmeno si sono iscritte, come per esempio Belgio, Gran Bretagna o Svezia. Non c'è neppure il detentore, Bollate, ma per valide ragioni: le milanesi hanno titolo a partecipare anche alla Coppa Campioni, e in tal caso il regolamento delle competizioni europee obbliga la società a prender parte al torneo più importante (Competition Regulation 02.08.01).
Queste le partecipanti: Forli, Terrasvogels (Olanda), Joudrs Praga (Rep. Ceca), Neunkirchen Nightmares (Germania), Cbs Rivas Madrid (Spagna), Therwil Flyers (Svizzera), Moskovia (Russia), Les Pharaons d'Evry (Francia), Vienna MetroStars (Austria), Sombor Alligators (Serbia). Fuori classifica partecipano due formazioni: il Sokol Krç, club
organizzatore del torneo, e la ISA (International Softball Academy) New
Zealand, una selezione del paese australe composta da giovanissime con l'aggiunta di alcune veterane.
Forlì non può scansare i favori del pronostico, ma solo dividerli in egual misura con due avversarie di lungo corso, Terrasvogels e Joudrs. Possibili outsider Neunkirchen e soprattutto il Rivas rinforzatosi con tre nazionali olandesi; le altre (Svizzera, Russia, Francia, Austria, Serbia) onestamente non appaiono in grado di entrare nel discorso per le medaglie.
Al primo colpo d'occhio, in uno sport che sta cambiando a gran velocità è in un certo senso rassicurante la presenza del caro vecchio Terrasvogels e anche dello Joudrs Praga: sembra ieri la prima volta, ma con le neroarancio boeme Forlì ci incrocia le mazze ormai dal 2005. Due avversarie storiche e fiere, esperte ed attrezzate a questi livelli: non è un caso trovarle in cima ai pronostici.
Anche Therwil e Neunkirchen sono habituèes, così come lo era stato il Moskovia prima di eclissarsi nell'ultimo decennio: le russe mancavano dall'Europa dal 2011, edizione di Coppa Coppe giocata a Castions di Strada e vinta da Forlì.
Non mancano per fortuna le facce nuove; e se le MetroStars una Coppa Campioni l'han già giocata, sia pur con un altro nome (Mosquitoes), la debuttante Evry è una società che tre anni fa nemmeno esisteva, ma già l'anno scorso è stata finalista sia in campionato sia in coppa di Francia.
CHI NON DOVREBBE ESSERCI - La presenza del Sokol era quasi scontata. L'abitudine di inserire fuori classifica la società di casa è nata nel 2005, quando l'Unione Picena organizzò la poule B di Coppa Campioni, ci giocò e si piazzò seconda; negli anni a seguire Arrows Ostrava, Storms Repy, Montegranaro e -nel 2018- La Loggia hanno partecipato nella stessa condizione. In Coppa Coppe due i precedenti: lo Junior Trieste nella poule B del 2012 e le olandesi dell'EuroStars l'anno passato.
E se l'iniziativa rimanesse limitata all'organizzatore, sebbene controversa sarebbe almeno comprensibile in termini di visibilità e partecipazione a livello locale. Ma la situazione è sfuggita di pugno quando la ESF, Federazione Europea, nel 2017 ha iscritto alla poule B di Premiére Cup la selezione delle Titans Botswana, quindi una compagine non europea. Nel 2018 l'offerta è raddoppiata, con le africane in Coppa Coppe e le ISA New Zealand in Coppa Campioni B. Il team neozelandese (che peraltro non gode di condizioni particolari, visto che si muove totalmente a proprie spese), ha ricevuto quest'anno l'invito per riprovarci, ed è stato inserito in Coppa Coppe.
E in mezzo a tutto questo, la constatazione che più di tutte perplime è che, fra Competition Regulation e appendici varie, non sta scritto da nessuna parte e quindi non si sa cosa succederà se a vincere dovesse essere una delle formazioni ospiti; a essere generosi, è una palese carenza di comunicazione. Con un paradosso dietro l'angolo (non succede, ma se succede...): in caso di finale Sokol - New Zealand, la Coppa andrebbe al terzo classificato? come se la caverebbe la ESF, che già negli ultimi anni si è esibita in altre acrobazie ai limiti del discutibile (Mediterraneo Malta) ?
CHI NON C'E' - Vale la pena di parlare anche di quelli che non ci saranno. Detto del Bollate, detentore ma qualificato in Coppa Campioni, l'altra assenza che si fa notare è quella delle Haarlem Sparks, arcirivali di Forlì per un ventennio abbondante, a sorpresa fuori dall'Europa dopo una striscia di presenze lunga così: l'ultima volta che le "Scintille" di Schoterbos non si erano qualificate per le coppe era stata nel 1999 (quell'anno a rappresentare l'Olanda c'erano il mitico Bussum e le Amsterdam Pirates, per dire).
Le Sparks sono comunque rientrate -per così dire- dalla porta di servizio: ben sei sono state tesserate per l'occasione da altre partecipanti alle Coppe. La cosa riguarda da vicino la Poderi dal Nespoli perché tre di loro (Van Gurp, Sprengers e DeWeert) le ha prese il Rivas.
E poi non ci sarà Veronika Peckova, la lanciatrice céca che negli ultimi tre anni in qualche modo ha sempre sbarrato la strada alle romagnole. Il suo Ledenice ha rivinto il titolo, lei gioca l'altra coppa: che la si pensi seriamente o no, per Forlì è un pensiero di meno.
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