Non fosse per il RusStar, il premio "Sorpresa 2021" andrebbe di diritto al Roef!, squadra che rappresenta i Paesi Bassi grazie alla vittoria nella Dutch Golden League 2019.
Il Roef! (rigorosamente con il punto esclamativo) è di Moergestel; si trova nel Brabante, siamo quindi dalle parti di Eindhoven, s'Hertogenbosch e Oosterhout. Del tutto fuori dal solito circuito: il Roef! è solo la quinta squadra che non giochi ad Haarlem a vincere il campionato, e per gli olandesi è una notiziona.
Per la cronaca, le altre scudettate non-Haarlem sono state l'Alkmaria Victrix (2012), il Tex Town di Enschede (2008 e 2009), le Gambro Twins di Oosterhout ('94), ed il glorioso Bussum (parecchie volte).
Quella del Roef! è una polisportiva che ha anche la palla soffice; ma fino a due anni fa il fiore all'occhiello era la squadra di pallamano femminile, che gioca in serie A. Il softball invece ne ha dovuta fare di gavetta: ancora nel 2007 retrocedeva dalla 2. alla 3. Klasse (tipo: dalla C alla D), ma subito si rialzava, e iniziava a pensare più in grande. Nel 2010 ha vinto uno spareggio con Onze Gezellen ed è salito in Silver League (la A2), dove è rimasto fino al 2016, quando è passato il treno giusto: allargamento della Golden League, viene organizzato un mega-playoff-promozione a sei squadre (con tante vecchie conoscenze: Bussum, Amsterdam Pirates, le Centrals...), e nel match decisivo, contro l'Utrecht, il Roef! passa per un buco stretto e si piglia la A1.
In Golden League il Roef! ha preso tempo per assestarsi, e nel 2019 gli astri si sono allineati una seconda volta: ai playoff la squadra si rinforzava con Logan Moreland e andava a vincere la finale contro un Olympia Haarlem che in pochi giorni aveva perso i due lanciatori migliori, prima Voortman (Giappone) e poi Andringa (infortunata).
L'anno scorso il Roef! ha ribadito la propria qualità, correndo testa a testa con l'Olympia per tutta la stagione prima che il campionato venisse annullato. Quest'anno invece la flessione è palpabile: quinto posto in Golden League, Sparks e Olympia sono lontane, e la qualificazione ai playoff per niente probabile. Le brabantine pagano i pochi alti e molti bassi dei propri lanciatori, un tandem formato dalla nazionale Merkx e dall'australiana Tolmie; quest'ultima soprattutto è venuta meno alle attese, mentre almeno Merkx, al di là di innegabili problemi di controllo (molte basi ball, molti "colpiti") ha una alta percentuale di strike out e concede poche valide. Merkx, o piuttosto la sua brutta copia, la ricordiamo anche due anni fa in Coppa Coppe con le francesi, Les Pharaons d'Evry; sa cavarsela senz'altro molto meglio.
Di contro, il Roef! è una squadra con una vocazione senz'altro maggiore per l'attacco. L'esterno Vies Ligtvoet brilla di luce propria: primo battitore della Golden League (.541), è fra le migliori anche per basi rubate, percentuale di arrivi in base e media "bombardieri". Batte mancino ed è l'indiscusso lead-off dell'ordine di battuta, in cui è seguita dagli altri due battitori più incisivi della squadra, l'Interbase den Duijn e la Prima base Donkers (altra mancina). Tutte giocatrici pazienti ed esperte che sanno guadagnare basi su ball e vanno strike out raramente.
L'attacco in generale è costituito da battitori di contatto, pericolosi dal primo all'ultimo, con l'eccezione del Terza base Verdaasdonk, che si potrebbe definire l'unico slugger.
Oltre a Tolmie, per il campionato è tesserata un'altra straniera, il catcher americano Snow, che dietro al piatto si alterna con Drijvers; per la sola Premiere Cup è arrivato anche un altro pitcher, Sidney Littlejohn (cognome da sposata, Watkins), brillante carriera con Alabama University fino al 2017, attualmente fa il pitching coach in proprio.
Tra i rinforzi in elenco c'è anche Nadine Marinus, una vita con il Tex Town, storica Prima base della nazionale, che aggiunge qualità ad un line up che già ne possiede in abbondanza.
Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: gli inserimenti di Marinus e soprattutto Littlejohn vanno ad aggiungere ulteriore profondità alla pedana e all'attacco. Se si eccettua una difesa da 36 (!) errori stagionali, l'unica possibile debolezza potrebbe essere il fattore umano e psicologico: il Roef! è al debutto europeo, bisogna vedere come saprà gestire le variabili di una settimana così fuori dal normale.
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