mercoledì 21 agosto 2024

Le avversarie di Forlì (4): The Mix

(è la prima volta che Forlì incontra The Mix nelle Coppe)

Quello sul softball britannico è sempre un discorso tutto particolare. La punta dell'iceberg è la Nazionale femminile di fastpitch, che nelle manifestazioni internazionali è tra le più competitive: due bronzi e un argento nelle ultime edizioni degli Europei, qualificazione ai Mondiali mancata di un soffio, 14mo posto nel ranking mondiale e quinto in quello europeo.

Di fatto, il fastpitch finisce qui; il numero di praticanti è davvero enorme, ma si gioca sostanzialmente solo a slowpitch misto. Molto inclusivo, molto divertente, ma fatto così è un passatempo e non una disciplina agonistica.

Alla nazionale UK giova il fatto di poter schierare atlete di passaporto britannico ma di formazione americana o australiana. Però sono atlete che si trovano assieme il tempo del torneo, e il resto dell'anno giocano altrove, a cominciare da quella più forte e celebre a livello internazionale, Georgina Corrick, premiatissima lanciatrice da South Florida University, che attualmente si divide fra le Athletes Unlimited e il campionato Pro giapponese.
Senza giocatrici "stanziali", in Gran Bretagna il campionato nazionale non è a livello, non diciamo di Italia o Repubblica Céca, ma nemmeno di Belgio o Germania. Varie volte la British Softball Federation ha fatto partire una parvenza di torneo, che altrettante volte è naufragato: l'ultimo reboot è avvenuto nel 2017, l'hanno chiamata Great Britain Fastpich League, GBFL. Ce n'è una analoga maschile, e per ora sta funzionando.
Le squadre sono cinque, quattro di Londra e l'altra di Cardiff, nel Galles. Si gioca nei fine settimana con tutte le partecipanti concentrate a Farnham Park, un bel complesso a ovest di Londra con due diamanti. A settembre ci sono i playoff, e tutti contro The Mix che dal 2017 immancabilmente vince il titolo.

The Mix è stata fondata proprio nel 2017 per iniziativa di Sian Wigington e Chelsie Robison, che ancor oggi giocano. Il nome più importante a roster è quello di Alana Snow, esterno di buona scuola americana, che ha frequentato la high school a Carlsbad (la stessa di Erika Piancastelli) e poi al college è stata matricola a UCLA nel 2019 (anno del titolo Ncaa con Faraimo, Garcia e Azevedo in pedana) e quindi è passata a Texas A&M e infine a UC Santa Barbara, invero senza numeri brillanti.

Il campionato inglese ammette due straniere: quelle di The Mix sono la lanciatrice Emma Agostini, famiglia italianissima dal New Jersey, discrete cifre con Drew College in 3a divisione Ncaa; e la utility Maria Urquiaga, di passaporto filippino. C'è un terzo pick up per la coppa, vale a dire la lanciatrice neozelandese del Parma, Tyneesha Houkamau.
I rinforzi numericamente più consistenti vengono dall'Olanda: sono ben cinque le neerlandesi cooptate per la manifestazione anche se, con le quattro squadre più forti impegnate nelle coppe europee (Olympia, Neptunus, Sparks, Roef!), si tratta di giocatrici di secondo piano. La più interessante è Anna-be Baartels, un pitcher che gioca soprattutto rilievo e ha girato molte squadre, Sparks, Terrasvogels, Dss e infine Onze Gezellen. Dalla squadra "B" dell'Olympia arriva un'altra lanciatrice, Chimene Snijder; l'utility Khoenkhoen gioca in Terza Divisione con le Zoeteermeer Grizzlies.

E' la terza volta che Forlì gioca contro una squadra inglese. Le altre due si sono verificate in Coppa Coppe (lapalissiano: è la prima volta della Gran Bretagna in Poule A di Premiére): nel 2005 a Ronchi, 6-0 alle Monkeys (che peraltro finirono quarte), quindi nel 2010 ad Haarlem, "manifesta" alle London Angels (club che fa ancora parte della GBFL).

Qualità dell'avversario: 🌟
Houkamau porta sostanza in pedana e nel box di battuta, ma per il resto si tratta della stessa squadra che nel 2023 ha vinto la Poule B battendo a fatica le croate del Princ Zagabria.

Forlì Q.B.

L'Italposa batte 5-1 anche le Vienna MetroStars, e si garantisce il primo posto nel girone. Per chiudere la prima fase alle forlivesi resta da giocare un ultimo match, in serata contro le britanniche. Partita che non può cambiare niente per nessuna delle due: Forlì è comunque prima, mentre The Mix può modificare la propria situazione battendo Vienna, ma vincere con le campionesse d'Italia non sposta di una virgola il loro percorso.

Cacciamani in battuta contro lo Joudrs
(credits: WBSC Europe)

La franca vittoria del primo pomeriggio contro lo Joudrs qualche scoria la deve avere lasciata, perché Forlì in attacco è stata certamente meno brillante. Contro un lanciatore veloce ma non inavvicinabile, le romagnole ci hanno messo un giro intero del line up per trovare la prima valida, una "Texas" di Moreland che peraltro ha portato a casa il punto del vantaggio. Da quel momento hanno trovato il loro ritmo, nel corso dell'inning successivo sono arrivate valide e segnature ma, una volta acquisito il margine di sicurezza, i punti necessari, la quantità sufficiente, la spinta si è come placata. Ha anche abbastanza senso. E' come nelle ricette, quando un ingrediente non ha il dosaggio preciso ma l'indicazione "q.b.", quanto basta: perché esagerare quando non serve né porta vantaggio? (e sì, pensiamo all'Olympia e alla sua rodomontata, i 15 punti rifilati alle belghe in un inning, partita poi finita 18-0)

Merita una citazione e un applauso la prestazione in pedana di Cacciamani, all'esordio in Coppa: incassato un singolo dal lead off, ha messo al piatto tutti e undici i battitori successivi, tutti a sventolare a vuoto il terzo strike. Alla fine "Ila" ha chiuso con 13 "k", due valide e nessuna base ball. Sono bei numeri.

Riagganciandoci al discorso iniziale, per Forlì aver battuto le austriache significa approdare al girone conclusivo e iniziare con due punti in saccoccia, quelli ottenuti contro le squadre che si saranno qualificate assieme a lei e i cui risultati vengono mantenuti nella seconda fase.
E se il girone A è bell'e che deciso (classifica con Olympia, spagnole, tedesche nell'ordine), quali saranno le altre due squadre promosse dal girone B è ancora tutto da decidere. Sì, le inglesi sono comunque fuori, ma le altre tre si giocano i due posti a disposizione, e succede molto di rado. Per assurdo, nonostante il successo di prestigio contro il Neptunus la sorte di Vienna dipende dal match fra olandesi e Joudrs: con un successo boemo si qualificano, con un successo largo delle olandesi idem, mentre in caso di vittoria stretta delle olandesi sarà necessario guardare i centesimi di punto del TQB.

Forlì invece il suo (ostinato) destino lo conosce: giovedì alle 10.30 contro il Rivas, e alle 20.00 contro l'Olympia.