SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA ITALPOSA FORLI'


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domenica 31 agosto 2014

Le avversarie della Fiorini (2) - Il girone preliminare

Fortunata, la Fiorini è stata fortunata. Per dire: nel girone B, una fra céche, russe e belghe verrà eliminata subito, mentre il sorteggio ha regalato alle forlivesi un morbido girone D con le svizzere Eagles Luzern e le polacche (le giovanissime polacche) dell'UKS Wroclaw. Con tutta la volontà, il rispetto, il politically correct e quant'altro possibile, non si vede come tali avversarie possano impensierire le romagnole. Ma vediamo qualche dettaglio in più.

Attualmente le Eagles hanno sede a Lucerna, ma fino al 2009 dimoravano nella vicina Reussbühl. Reussbühl nel suo piccolo è importante perché de facto è la località dove è nato il baseball elvetico: l'11 novembre (!) 1980 ci fu giocata la prima partita, prevedibilmente sotto la neve, e gli Eagles Reussbühl sono tra le quattro società fondatrici della Schweiz Baseballverbande.
La sezione softball è stata aggiunta nel 1989, e si è cucita sul petto cinque scudetti fra il 1999 e il 2012. L'anno scorso Lucerna ha perso in finale contro le Therwil Flyers, oltretutto con due sconfitte 34-7 e 31-10, ma il secondo posto è valso la qualifica in Coppa Coppe. Questa è la nona apparizione in Europa per le Eagles, sempre in Poule B, che come miglior risultato hanno il primo posto di Nizza 2002 in Coppa Campioni e la conseguente promozione della Svizzera in Poule A (e infatti nella Coppa Campioni che si è giocata a Forlì 2003 c'erano le Therwil Flyers).
La giocatrice da seguire è l'americana Lauren Molina, da University of Californa Riverside, lancia discretamente e ha un buon .478 (svizzero) di media battuta; l'interno Corina Casparis è l'unico altro battitore interessante .con il suo 381 e 15 RBI. Le due messe insieme hanno una buona OBP, battono molto e prendono parecchie basi ball, ma il resto del line up non è all'altezza. Per la Coppa sono state tesserate due americane, Brittany Robinson da North Carolina e Starr White da Cal Baptist (college di Division II). Si tratta di due interni, nessuna delle due lancia, quindi nel cerchio si alternano i due pitcher che giocano anche nel campionato svizzero, vale a dire la Molina e Irene Ulrich: quest'ultima ha un record di 6-1, ma concede molte basi ball e ha a carico un tremendo pgl di 6.75.

L'Uks Wroclaw è all'esordio assoluto in Europa, e rappresenta anche la prima volta della Polonia in Coppa Coppe (sei presenze in Poule B di Coppa Campioni con il Szòstka Brzeg). Per quanto paradossale, il Wroclaw non partecipa al campionato -peraltro ridotto a sole quattro squadre- ma cura solo il settore giovanile, e con la sua Under 17 è stato ammesso a disputare la Coppa di Polonia, e l'ha vinta. Questa stessa Under 17, che sarà poi la squadra che incontrerà la Fiorini, quest'anno si è qualificata per le finali mondiali di Little League di categoria, eliminando l'Olanda nella fase zonale europea. E siccome a livello giovanile è già da 4-5 anni che le rappresentative polacche danno filo da torcere a quelle italiane, olandesi e céche, va da sé che si tratta di un movimento in crescita. Il Wroclaw non va preso sotto gamba. Non troppo, ecco.
Poco o nulla si sa della squadra. Non ci sono americane, né avrebbe avuto senso: coerentemente con il progetto in atto, infatti, i due pick up sono altre due Under 17 della Repubblica Céca, Kubicoca e Vyborna, provenienti da Ostrava e Joudrs Praga. In pedana di lancio si danno il cambio Maja Zmyslona e Weronika Przestrzelska.

sabato 30 agosto 2014

Le avversarie della Fiorini (1) - La favorita

Dici Haarlem Spark, e pensi al 2010 e alla finale di Coppa Coppe. Quella finale. Quel 6-1 diventato 6-7 prima ancora che ci rendessimo conto di quanto stava succedendo.

Dici Sparks, e ti viene in mente una rivalità lunga diciassette anni e dodici partite mai banali. Contro il più antico e prestigioso Terrasvogels, Forlì ha giocato una partita in più, ma per quanto strano possa sembrare è con le "Scintille" di Schoterbos che ha dato vita agli episodi più memorabili. Mettendo da parte l'ultimo dispiacere, quello del 2010, sono senz'altro da ricordare il primo incontro, Coppa Campioni 1997, con Patrizia Vitaliani che lanciò una partita epica e l'allora Italpaghe che sorprese le rivali con un sonoro 5-0; oppure la Coppa Coppe 2000 a Praga, quando Amanda Curry fece a fette le sicurezze delle Sparks e della loro stellina nascente Soumeru, tant'è che le olandesi rimasero addirittura fuori dal podio finale. Poi la Coppa Campioni 2002, e la Fiorini che inanella tre vittorie: prima con un walk off home run di Turci, poi con una prova di forza (11-0 al 5o inning), infine con il sudatissimo 3-0 della finale, preceduto da un milione di polemiche per un "colpito" di Spediacci. E poi il contrappasso l'anno dopo, Forlì che difende la coppa e organizza la Poule al Buscherini, e le Sparks che se la vengono a prendere grazie anche a un pesante 5-1 nella fase finale. E la Coppa Campioni 2007? prima partita nella fase regolare, 2-1 per le Sparks sotto un diluvio da far sospendere una partita di calcio; rivincita al sabato mattina con la Fiorini che vince 1-0 agli extra inning con una volata di Stefania Vitaliani e va a giocarsi il trofeo contro Macerata, e lo vince. No, non c'è mai stato un momento di noia contro le Sparks. Per la statistica, il bilancio di 8 vittorie a 4 per Forlì.

Dici Sparks, e pensi alla Nazionale olandese. Sono ben otto le "Scintille" in maglia orange, tutte quasi stabilmente titolari agli ultimi Mondiali. Dagmar Bloeming è il miglior lanciatore della nazionale ed ha anche le migliori statistiche della Hoofdklasse, il campionato olandese. Il ricevitore Karin Tuk è il miglior battitore del campionato con .561 di media e 7 fuoricampo, e le compagne Kosterink (ex Bollate) e Anneveld sono rispettivamente la seconda e la quarta mazza (e Anneveld ha terminato i Mondiali con .500 di media battuta). Tra i lanciatori, dopo Bloeming le migliori cifre le ha Scheele; e c'è ancora Rebecca Soumeru, come terzo pitcher, lei però non convocata in maglia orange.

Sono forti, sono esperte, la squadra è la stessa del 2010 con poche eccezioni: Boekel ha smesso, è arrivata Tuk dal Tex Town, ma per il resto sono ancora loro, compresa la terribile Debbie Connor, vera nemesi della Fiorini e anche della Nazionale azzurra (qualcuno ha dimenticato Ronchi 2007 e il torneo di qualificazione olimpica?). Una squadra talmente sicura di sè da fare a meno di giocatrici pick-up. Niente americane né australiane.

Potrebbe esserci avversario peggiore?
Pike Bishop: «Let's go»
Lyle Gorch: «Why not?»

La formula del 2014

La Coppa delle Coppe esiste solo dal 1992, è stata infatti istituita ben dopo la Coppa Campioni (prima edizione: Haarlem 1978). Inizialmente organizzata su Poule unica, il proliferare delle partecipanti ha costretto già dal 1998 la Federazione Europea a dividere le nazioni in due gruppi di merito, una Poule A per il trofeo vero e proprio e una Poule B per l'accesso al gruppo superiore.
La crisi generale ha fatto sì che la tendenza si sia invertita. Dopo due stagioni in cui la Poule B è stata cassata in toto, da Porpetto 2014 la ESF ha ristabilito la Coppa Coppe in un'unica Poule.

Solo che inizialmente la situazione sembrava di sfuggire di pugno, a febbraio le iscritte erano diciotto, e rischiava di venir fuori una edizione monstre, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso: una manifestazione letteralmente unica, gigantesca ed estenuante tanto quanto affascinante.

Ma problemi a volte seri, a volte drammatici, hanno ridotto le partecipanti a 12: tra la prime si è fatta da parte la squadra ucraina, il Western Fire di Rovno, per ragioni intuibili da tutti. E' comunque surreale che in Coppa Campioni risulta tuttora iscritto il Nika Dahl Lugansk, città vicina a Donetsk, vale a dire la roccaforte dei separatisti filorussi nell'Est dell'Ucraina, in piena zona di guerra.

Nelle settimane scorse si sono man mano ritirate dalla Coppa Coppe anche le rappresentanti di Slovacchia, Croazia, Grecia, Svezia, perfino l'Austria che logisticamente non è lontana da Porpetto. Da 18 che erano, le superstiti sono rimaste dodici: oltre la Fiorini, le favoritissime Haarlem Sparks (in pratica, la nazionale olandese), le lionesi del Meyzieu, le belghe di Brasschaat, il Chemie Kotlarka Praga già incontrato più volte nelle edizioni passate, le svizzere Eagles Lucerna, le Angels Dupnitsa dalla Bulgaria, le polacche dell'UKS Wroclaw, le tedesche Neunkirchen Nightmares, le Stenlose Bulls dalla Danimarca, le spagnole o meglio catalane del Sant Boi (nient'altro che il buon vecchio Viladecans), e le giovani promesse russe del Kalita Odinstvo.

Resta comunque una edizione maggiorata rispetto alla consuetudine. La formula ufficiale adottata è la stessa dei campionati europei per nazionali: quattro gironi da tre formazioni ognuno, e le prime due vanno a giocare una seconda fase con due gironi da quattro squadre. Segue un Round Robin a sei compagini e si finisce con il classico Page System a quattro, con semifinali, finalina di ripescaggio e finale. E' un torneo logorante, calcolando che chi arriverà in fondo alla competizione giocherà da 10 a 12 partite in sei giorni. La Fiorini avrà una partenza facile facile, contro polacche e svizzere; ma già al secondo turno se la vedrà con le Sparks, e -seguendo i pronostici- danesi e russe.

Questa la composizione dei quattro gruppi:
GIRONE A: Haarlem Sparks, Meyzieu Cards, Angels Dupnitsa;
GIRONE B: Chemie Kotlarka Praga, Brasschaat, Kalita Odintsvo;
GIRONE C: Neunkirchen Nightmares, Stenløse Bulls, Sant Boi;
GIRONE D: FIORINI FORLI', Eagles Lucerna, UKS Wroclaw.

venerdì 29 agosto 2014

Tris d'assi

L'offerta di lavoro era di quelle che non-puoi-dire-di-no, così ad agosto Lauren Gellerman è tornata negli Usa. Perdita grave nel line up (ha chiuso la regular season con .551 di media battuta) e certamente anche dietro il piatto di casa. Ma niente panico: per non lasciare niente di intentato e competere alla pari con le Sparks, la Fiorini ha pescato tre eccellenti rinforzi nel softball americano.

Come pari ruolo di Gellerman arriva Ariel Tsuchiyama, classe ’91 ricevitore e battitore mancino proveniente da California State University at Fullerton. E' la seconda giocatrice di CSUF a giocare per Forlì, dopo Gina Oaks.
Le crude statistiche di attacco non sono folgoranti, la mancina ha infatti una media carriera di .294 (quest'anno ha chiuso a .329). E invece Tsuchiyama va oltre le sue cifre: dotata di buona presenza nel box, selettiva, subisce pochi strike out e guadagna molte basi ball; sa colpire quando serve, per il "contatto" o la smorzata o la volatona di sacrificio, ma è soprattutto in difesa il suo pregio, nel guidare la squadra: ha detto di lei il suo ex coach a Fullerton, Michelle Gromacki, che ha «innate capacità di leader dietro al piatto».


Eccellente il catcher, superlativo il lanciatore. Blaire Luna, 24 anni, è infatti una vera e propria star. College con le Texas Longhorns sotto la grande Connie Clark, Luna ha collezionato 112 vittorie, con 1428 strike-out (14ma ogni-epoca nelle liste NCAA), media PGL di 1.52. Sono numeri che si prestano al confronto con altri fenomenali lanciatori forlivesi: in carriera NCAA, Leslie Malerich ha avuto 107 vittorie e 751 strike out, Jessica Sallinger 109 / 1398, Stacey Nelson 136 / 1116, Kristina Thorson 102 / 1071, Kylie Reynolds 85 / 1258.
Finalista nel 2013, Blair Luna non ha mai vinto la NCAA. Tuttavia la sua qualità le hanno portato tre nomination di fila come All-American, e un contratto immediato con le Pro all'uscita dal college. E quest'anno ha giocato e vinto il campionato NPF con le USSSA Pride.


La terza novità viene dal Canada, ed è Katelyn Bedwell; nessuna parentela con Christen Bedwell, che ha giocato a Forlì dal 2006 al 2008. Nata nel 1992 a Vancouver, non ha il pedigree delle altre due nuove arrivate ma si tratta di un battitore formidabile. Gioca prima base, per le emergenze sa fare anche il catcher, è un colpitore potente con grandi mezzi fisici, uno slugger per dirla all'americana. Eloquenti i suoi numeri con l'università di North Carolina Greensboro, terminata quest'anno: 40 fuoricampo e 179 punti battuti a casa, un rispettabilissimo .351 di media. Nel solo 2014, l'annata migliore, ha scritto .401 di media battuta e .786 di media bombardieri, più 66 punti battuti a casa e 17 home run; e a dispetto della potenza è anche un battitore paziente, pochissime le volte in cui va al piatto, ideale per occupare il numero 4 o 5 nell'ordine di battuta della Fiorini.
In Canada ha giocato con la nazionale juniores, ma nel contempo si è dedicata con successo anche al baseball femminile.

giovedì 28 agosto 2014

Dove eravamo rimasti?

Torna la Fiorini in Europa, e torna dopo tre anni il blog di Coppa continentale. Seguiremo le ragazze forlivesi durante la loro settimana friulana e racconteremo le partite e quanto altro riguarderà il piccolo grande mondo del softball europeo. Benvenuto a chi avrà la voglia e la pazienza di leggere, e buon softball a tutti.

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Dove eravamo rimasti? in Friuli, e da qui ripartiamo. Dopo il 2011, Castions di Strada, ecco Porpetto 2014. Nel mezzo, due anni di ricostruzione, la rinuncia dolorosa ma obbligata a difendere la Coppa Coppe 2012, tante cose belle e brutte, di softball e no. Poi la Coppa Italia 2013, e quest'anno il ritorno ai playoff e il bis emozionante nella coppa nazionale. Forlì vuol tornare quella del decennio scorso, si muove in fretta, il cammino sembra già buono.

Forlì ha un rapporto felice con le coppe europee. Già è un privilegio esserci, cosa che andrebbe sempre ricordata ed apprezzata. Il privilegio comunque è stato sempre onorato in pieno: tra i club italiani di palla soffice, Forlì è quello che ha partecipato a più edizioni di coppa: otto coppe Campioni (tre vinte) e cinque coppe delle Coppe (quattro successi) fanno della società romagnola la più presente, e anche una delle più vincenti. Come numero assoluto di trofei vinti, senz'altro.

Per tradizione e per mentalità, la Fiorini si prepara ad onorare anche questa edizione. Si va per fare esperienza, perché la squadra e giovane e per molte ragazze sarà la prima volta in un torneo del genere, intenso ed esigente. Poi si va per dare il meglio, per vincere anche se sulla carta c'è chi è più forte, vale a dire le arcirivali Haarlem Sparks.

La squadra ha gestito la stagione in modo egregio, ha fatto vedere le cose migliori all'inizio, poi di nuovo fra luglio e agosto, vale a dire tra i playoff e la Coppa Italia, il momento che contava. Ed è stata una gran bella Fiorini. Breve il tempo per rifiatare, anzi le convocate in azzurro ai Mondiali (Grifagno, Montanari, Papucci, in parte Cacciamani) non hanno avuto nemmeno quello.

E ora l'ultimo sforzo. Il bel gruppo del 2014 perde Lauren Gellerman, protagonista in ISL con il suo .551 di media battuta, e non ci sarà nemmeno la comunque preziosa Ghilardi. Arrivano tre rinforzi d'oltreoceano, e la Fiorini potrà veramente dire la sua. Questo il roster forlivese di coppa:
Lanciatori: Ilaria Cacciamani (1994), Blair Luna (USA - 1990), Carlotta Onofri (1995), Mara Papucci (1980).
Ricevitori: Federica Gianferro (1993), Manuela Mazzoni (1995), Ariel Tsuchiyama (USA - 1991).
Interni: Katelyn Bedwell (CAN - 1992), Linda Brolli (1996), Miriana Cerioni (1992), Elisa Grifagno (1993), Martina Laghi (1996), Marta Pianella (1990).
Esterni: Andrea Silvia Montanari (1987), Veronica Onofri (1998), Carlotta Zauli (1982), Matilde Zanotti (1996).