SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA ITALPOSA FORLI'


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martedì 23 agosto 2022

Volarono giorni lunghi come anni

Puoi essere contento di un secondo posto, dopo aver accarezzato non una, non due: tre volte la vittoria?

Puoi.

Essere contenti non è accontentarsi. Le parole sono importanti. Essere contenti è sapere di aver fatto tutto, provato tutto, dato tutto; e se non è bastato, è perché hai giocato contro il più forte. Il più forte vince, tu hai reso la sconfitta meno amara, e hai anche reso la sua vittoria più bella, lo hai fatto felice, il tuo avversario, perché gli hai giocato contro senza timore e con la stessa voglia di vincere che aveva lui. E' quanto di più essenziale e leale può esserci in campo, è il sale della competizione sportiva.

Per come si sono sviluppate le cose, la Coppa Campioni 2022 sarebbe potuta diventare la coppa dei rimpianti. La ricorderemo invece come quella dell'orgoglio, della squadra "di razza". Forlì si era presentata con tutti i tasselli al posto giusto per confermarsi sul podio più alto. Ha perso per infortunio Azevedo, il suo giocatore chiave, già al primo giorno. E poi una settimana interminabile, punteggiata di malanni, incomprensioni, umori malumori e rumori. Forlì è arrivata lo stesso dove voleva arrivare. In campo ha perso, ma per tutto il resto ha vinto. Ha emozionato, che del resto è il fine ultimo: si gioca per un'emozione, per la propria e per quella di chi ti sta accanto.

Col tempo, questo argento verrà ricordato con il sorriso

L'ultimo giorno è stato un lento sorseggiare questa emozione che la settimana aveva messo in distillazione. La mattina è trascorsa giocando la partita contro le Challengers Zurigo: più che un giocare, è stato un cercare di farla finita più in fretta possibile, senza prendere troppo caldo, senza spendere troppe energie, senza comunque mancare di rispetto alle elvetiche. La testa era già alla finale, alle cronache andrà un 6-4 affatto dimenticabile.

La finale però diventa un'altra cosa. Forlì segna subito al 1° inning, e per oltre un'ora tiene in scacco le formidabili olandesi, quelle che durante la fase preliminare avevano allegramente sgranocchiato avversari su avversari, compresa una Poderi dal Nespoli in giornata-no.

Ma la finale, appunto, è un'altra cosa. Se l'Olympia Haarlem pareggia, Forlì rimette subito la testa avanti. E' la settima ripresa, e anche le olandesi sono una squadra di razza: sono a un passo dalla sconfitta, segnano il 2-2.

Tie-break. Forlì fa ancora punto ma è stremata, e l'Arancia Meccanica le presenta il conto. Nel box di battuta tocca a Vonk e van Aalst, il peggio del peggio per chi le deve affrontare. L'Olympia vince 4-3 la sua prima finale di Coppa Campioni. Viva Forlì.

sabato 20 agosto 2022

Le avversarie di Forlì (7): Challengers Zurigo

(è la prima volta che Forlì incontra le Challengers Zurigo nelle Coppe)

Krystal Goodman in maglia forlivese

Prima della finale c'è ancora da giocare una partita. Il match è del tutto ininfluente: l'unica cosa importante è evitare infortuni dell'ultimo momento, e prendere meno caldo possibile pur dovendo giocare sotto il sole del mezzogiorno; e tuttavia l'avversaria offre alcuni spunti interessanti di cui discorrere.

Per l'ultima partita di fase regolare, il calendario rimodulato ha assegnato a Forlì le Challengers Zurigo, che sono la seconda formazione cittadina e che non vanno confuse con le Barracudas di Mariah Jameyson, contro cui Forlì si trovò a giocare una partita nella Coppa 2021. Per inciso Jameyson, dopo aver rescisso il contratto con la Poderi dal Nespoli a fine giugno, è tornata a giocare in patria, di nuovo con le Barracudas, e sta dominando le statistiche di battuta.

Pur essendo una società con un buon numero di stagioni alle spalle, per le Challengers si tratta appena del secondo titolo dopo quello vinto nel 2006; come tutti i club di "batti-e-corri" della confederazione elvetica, anche i Challengers hanno una sezione baseball, peraltro ben più vispa con i nove titoli messi in bacheca.

Già complicato di suo, il panorama del softball elvetico si è ulteriormente impoverito. Sono rimaste sei formazioni, che danno vita ad un unico campionato, senza una serie cadetta; dal 2021 i Therwil Flyers hanno sciolto la sezione di softball, mettendo fine all'esistenza della squadra più titolata della "palla soffice" svizzera, con i suoi 12 scudetti; ha giocato diverse volte contro Forlì nelle Coppe.

Tutto questo con le Challengers Zurigo c'entra nella misura in cui si parla di come stanno cambiano le formazioni impegnate nei tornei continentali: se prima era pressoché costante l'alternarsi di Therwil e di Eagles Lucerna, d'ora in poi sarà più probabile incrociare le mazze con le due zurighesi o con le Wittenbach Panthers, da un paio di stagioni la nuova forza del softball rossocrociato.

Al netto di qualunque ironia, il minimo che si può dire è che le Challengers sono una squadra di esperienza. In campo da titolari troviamo l'interno Leandra Simitovic (nata nel 1984); l'esterno e Prima base Simona Cellar (1983; ma la ricordiamo a Praga 2000 con le Barracudas, e allora giocava catcher); la lanciatrice Karen Heimgartner (nata nel 1978 a New York), che ancora nel 2020 è stata votata miglior pitcher del campionato elvetico, e che qui in Coppa ha tirato tre inning contro la squadra di casa; ed il Seconda base Carmen Lutz-Demetz (1972).
Solo per la Coppa c'è anche Sofia Gregnanin, l'Interbase del Castelfranco (e in passato di Nuoro, Parma, Rovigo); qui però gioca ricevitore.

Una sola straniera tesserata in campionato: il Terza base americano Taylor McCants, che nel campionato elvetico è quella con le percentuali migliori nel box per le Challengers. Per la Coppa si sono aggiunte altre due statunitensi in veste di pick-up: una è l'utility Cockroft, la quale gioca in Austria con le Crazy Chicklets di Wiener Neustadt (che, a dispetto del nome insulso, sono una buona squadra e potrebbero vincere il titolo); l'altra la conosciamo bene, ed è Krystal Goodman che, dopo essere stata "tagliata" da Forlì per fare spazio ad Azevedo, ha trovato ingaggio in Olanda con le Amsterdam Pirates e ora ha avuto la chiamata delle Challengers per la Premiere Cup.

Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: nelle prime sei partite, le statistiche delle Challengers dicono: un punto segnato e 56 subiti, 4 valide su 86 turni (media .046), e 14 errori difensivi.

Difendere la Coppa

Juni Francisca
(photo credit: Valerio Origo)

Alla fine ci siamo arrivati.

Il Softball Forlì potrà difendere la Coppa Campioni conquistata lo scorso anno. Il diritto se lo è sostanzialmente guadagnato lunedì scorso, sconfiggendo la squadra ospitante nella partita clou collocata già alla prima giornata. Al resto ha pensato l'Olympia Haarlem, che ha salomonicamente battuto le due italiane nello stesso giorno: al pomeriggio le romagnole con una sonora manifesta, e in serata le padrone di casa per 2-0 al termine di un match assai più equilibrato.

Al cospetto dell'intera squadra forlivese, spettatrice interessata, il poderoso line up dell'Olympia è stato fermato dalla lanciatrice delle lombarde, Tornes (13k): ma appena ha trovato uno spiraglio c'è entrato a piedi uniti e si è portato via la partita.

Nonostante manchi ancora una giornata, e tutte le squadre debbano giocare una volta ciascuna, anche la matematica dice che la Poderi dal Nespoli ce l'ha fatta. Rimane infatti il match contro le svizzere, che hanno messo a segno quattro valide e un punto in sei partite: ci vorrebbe un allineamento planetario, ma se anche succedesse e Forlì le prendesse da Krystal Goodman e dalle sue Challengers Zurigo, al massimo potrebbe essere appaiata dalla formazione di casa, due sconfitte a testa; solo che a quel punto nessun'altra squadra potrebbe arrivare a due sconfitte, né l'Olympia che è ancora imbattuta, né Joudrs o Rivas Madrid che di ko ne hanno già tre. Un arrivo a tre è dunque da escludere, e in caso di parità fra due squadre, si guarda allo scontro diretto. Quello di lunedì scorso finito 3-0 per Forlì, appunto.

Per la finale, le olandesi favorite erano e favorite rimangono. Ma Forlì è nella stessa situazione di Buttrio 2021: entra in partita con meno da perdere rispetto alle avversarie. Dall'infortunio di Azevedo, e via via tutto il resto (di cui si è taciuto per carità di patria ma soprattutto per decoro), nell'arco della settimana è capitata tutta una serie di vicissitudini tale, che già essere in finale è un mezzo miracolo.

Forlì non vorrà giocarsi male questa opportunità.

venerdì 19 agosto 2022

Forti, son forti

Accidenti se sono forti.

L'Olympia Haarlem passa 7-0 sopra Forlì senza troppi complimenti. Dopo la rimodulazione del calendario e l'inversione fra questo match e quello contro la squadra di casa, per loro era diventata Forlì l'avversaria da battere, era diventata questa la partita da vincere a tutti costi per mettersi al riparo da pericoli. E così le olandesi hanno fatto: i sette punti rifilati alle campionesse in carica da un lato mettono l'Olympia in una posizione di vantaggio, perché per assurdo adesso potrebbero anche perdere la partita serale con un margine ridotto, e accedere comunque alla finale per l'oro; e dall'altro mettono Forlì in un angolo, soprattutto perché le tolgono ogni capacità di decidere sul proprio destino.

Facciamola corta. Se in serata vince Haarlem, si porta la Poderi dal Nespoli in finale. Se Haarlem perde, ci sarebbero tre squadre in parità, ciascuna con una sconfitta, e in tal caso bisogna verificare i punti SUBITI negli scontri diretti fra le tre. Chiaro che, col -7 rifilatole dalle olandesi, Forlì non sta messa bene.

Per completezza va aggiunto che anche domani mattina ci sono altre partite. Forlì gioca con Zurigo, ultima con 1 punto segnato in sei partite, e s'è detto abbastanza; le olandesi giocano con Wesseling, tutto sommato agevole; la terza squadra avrà lo Joudrs, che è sempre un brutto pesce capace di tutto e del contrario di tutto.

Parlando di Haarlem - Forlì, superiori le olandesi lo sono obiettivamente state. Mica per altro, si tratta di una formazione assemblata per vincere il trofeo, che al gruppo campione nazionale ha aggiunto tre giocatrici del Tex Town Enschede (squadra che guida la Hoofdklasse 2022). Eppure le romagnole sono stata in partita fino quasi alla fine, e ad inizio 6° inning il tabellone scriveva ancora un potabilissimo 3-0. Fosse finita così, sarebbe stato più che accettabile nell'ottica di un discorso sulla classifica avulsa e i punti subiti.

Fin lì, Forlì aveva anche messo insieme le sue occasioni e, pur trovandosi sotto 0-2 fin dall'inizio, era rimasta attaccata alla partita e toccato le sue brave valide sulla lanciatrice Hop. Al 3° inning, i singoli di Fama e Brookshire avevano fatto presagire qualcosa di buono, così come gli altri due singoli di Wissink e Cacciamani al 4°. Ma oltre la Seconda base non si riusciva ad andare, e nonostante una buona attitudine nel box di battuta, la difesa interna dell'Olympia risultava insuperabile (nella persona di Britt Vonk, per la precisione).

E insomma, Forlì non concretizzava, però nemmeno mollava. Poteva essere un segno incoraggiante, e invece no, invece nel 6° inning Kellie White superati i cento lanci finiva la benzina. Entravano quattro valide, la difesa forlivese sceglieva male un paio di giocate, era un attimo da 3-0 a 7-0, e "manifesta".

Come accennato, domani Forlì chiuderà la fase regolare di Coppa affrontando l'ultimo avversario, le Challengers Zurigo che fin qui hanno perso tutte le partite e realizzato un unico punto. Con le elvetiche gioca Krystal Goodman.
Si gioca alle 12.30, ma a quell'ora la Poderi dal Nespoli saprà già se dovrà giocare alle 15 per il bronzo, oppure alle 17.30 per il piazzamento più importante.

Le avversarie di Forlì (6): Olympia Haarlem

(i precedenti post sull'Olympia Haarlem sono qui e qui)

Sarà quasi come giocare contro la Nazionale olandese. Fra quelle che hanno vinto gli Europei a Sant Boi, le "olympians" in Premiere Cup sono Beers, Hop, van Aalst, van der Zanden e Vleugels, e al loro fianco anche le tre del Tex Town, Clarijs, Oosting e Vonk (più Meadows che è aggregata alla squadra ma non gioca); se le altre orange non ci sono, è perché stanno facendo la Coppa Coppe in maglia Sparks, come van Gurp, o perché non ne hanno voluto sapere, come Eva Voortman. Oppure perché giocano con Forlì, e parliamo di Laura Wissink.

Dai tempi dell'ultimo incontro (Coppa Campioni, edizione di Forlì), l'Olympia ha rivinto il titolo altre due volte, cioè in quello stesso 2018 e poi l'anno scorso (altrimenti non sarebbe qui a Bollate); in mezzo si è inserito il Roef! (campione 2019) e ovviamente il Covid, a causa del quale nel 2020 il campionato è stato troncato a settembre senza che venisse assegnato lo scudetto.
Quest'anno l'Olympia tallona da vicino il sorprendente Tex Town, e a breve distanza ci sono Roef! e Haarlem Sparks. I playoff della Hoofdklasse se li giocheranno loro quattro.

Nelle partite di Coppa fin qui giocate, le olandesi hanno cambiato formazione di continuo. In generale si può dare per certa la presenza all'esterno di van Aalst e van der Zanden, e per altrettanto certa quella di Vonk all'Interbase, mentre in diamante ci sono il lead off Beers, Vleugels e Oosting che si dividono gli angoli e il piatto di casa base.
Così è detta male, perché in realtà Vleugels non riceve. Però lancia, e questo permette di presentare la pedana.

All'interno del cerchio sono in tre a dividersi gli inning. La prima della rotazione è l'americana Alyson Spinas, lanciatrice dell'Olympia dal 2018 (quell'anno la pedana era formata da lei, Andringa e Voortman, hai detto niente); ha messo assieme le esperienze più disparate, perché prima di venire nella Dutch League aveva giocato anche in Polonia, Repubblica Céca (2016-17, Joudrs), Germania (2019, a inizio stagione con Tubingen), e durante l'estate australe gioca in Nuova Zelanda e Australia. Ad affiancare Spinas ci sono Marielle Vleugels, una lanciatrice di effetti, una veterana; e soprattutto Lisa Hop, l'astro nascente della Nazionale, cresciuta nelle giovanili dell'Olympia e formatasi alla Embry-Riddle Aeronautical University di Daytona Beach (la stessa di Ilona Andringa).
Il fatto che, contro Les Comanches, sia andata a lanciare l'esterno centro van Aalst, testimonia quanto le olandesi siano sicure di sé.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: il discorso sta in poco posto: il line up è pericoloso dal primo all'ultimo battitore, e la pedana solida, grazie al buon rendimento di Spinas quest'anno e alla esplosione definitiva di Hop.

giovedì 18 agosto 2022

Il giovedì salta per aria

Le previsioni erano pessime, e la giornata è iniziata nel rispetto fedele di quanto ipotizzato: acqua a catinelle, almeno fino al primo pomeriggio.

Poi la situazione è drasticamente migliorata. Forse si sarebbe anche potuto giocare, ma il Comitato organizzatore aveva già fatto sapere che non sarebbe stato possibile sistemare i campi in tempo utile, e il Comitato Tecnico ha preso atto e cancellato il programma della intera giornata di gare.

Verso le 15 è stato diramato il nuovo calendario, che fa entrare in lizza il Campo2, spalma le partite restanti fra venerdì e sabato mattina, e cancella le "finaline" conservando solo il match per il bronzo (sabato ore 15.00) e ovviamente quello per l'oro (ore 17.30).

Le novità del nuovo calendario che ci riguardano da vicino sono sostanzialmente tre:
Olympia - Forlì anticipata alle 13.30 del venerdì;
Bollate - Olympia posticipata alle 20.30 del venerdì;
Challengers Zurigo - Forlì posticipata alle 12.30 del sabato.

Non è piaciuto. E non solo a Forlì.

Oggi va così

(fonte: Meteo Aeronautica Militare)


Di forza, e di autorevolezza

Una foto d'insieme delle forlivesi

C'era ancora il ricordo, quella sconfitta dell'anno scorso che per poco non aveva cambiato in peggio la sorte della Poderi dal Nespoli nell'edizione di Coppa 2021. A dirla proprio tutta, di sliding doors le romagnole l'anno scorso ne avevano oltrepassato più di una (Bratislava, Roef!), ma quel ko arrivato già alla seconda partita del torneo in qualche modo era stata una scossa un po' più scossa delle altre.

Se non altro, piace pensare che già da allora Forlì fosse sul chi vive nei confronti del Rivas Madrid. Forte del quarto posto di Buttrio, la squadra iberica si era anche rinforzata, e forse proprio per questo Forlì ha scelto di affrontare il pericolo per la via più diretta, mettendola sul piano che preferisce: giocare a chi la picchia di più. Amanda Fama, lead off, ha girato il primo lancio di Gonzales e colpito valido. Un'ora e un quarto dopo, il Rivas era stato demolito a suon di battute, tanto che sullo 0-8 l'aveva data su e mandato in pedana Barandiaràn, una che nella rotazione di campionato è il quarto lanciatore. Palese la scelta di risparmiare le due Ramirez per le prossime partite, atteso che la formazione spagnola può sperare ancora di arrivare al bronzo.

E' finita dunque 11-0 con "manifesta" al 4° inning. Forlì mantiene il proprio percorso immacolato e conserva intatte le possibilità di arrivare alla finale. Niente è ancora certo: alle romagnole restano due partite: una semplice contro le elvetiche, una terribile contro l'Olympia. Solo vincendole tutte e due ci sarebbero delle certezze; per fare calcoli, bisogna almeno attendere il big match del giovedì sera fra le olandesi e la formazione di casa.

La cronaca del match potrebbe limitarsi all'inning iniziale, in cui la Poderi dal Nespoli ha scavato quel margine che ha anche tolto coraggio alle avversarie. Dopo il citato singolo di Fama, la lanciatrice delle spagnole Gonzales ha iniziato a tirare dei ball, regalando base gratis prima a Vigna e poi a Ricchi. Brookshire ha guardato un paio di lanci e poi ha agganciato un rise e spedito in mezzo agli esterni la valida del 2-0. Pochi minuti dopo ce ne metteva del suo anche la difesa, che su rimbalzante di Cacciamani steccava l'assistenza in Prima che avrebbe chiuso il turno, e regalava invece alle romagnole i punti del 4-0.

Forlì aggiungeva un altro punto nell'inning successivo (gran bastonata di Vigna), e nel quarto finiva il lavoro, sei valide e sei punti, doppi di Fama e Brookshire, triplo di Cacciamani.

In pedana Kellie White ha fatto quello che le era stato chiesto, far battere male le avversarie: non è un lanciatore dominante ma sa dosare le traiettorie; ha certamente bisogno di una difesa che la aiuti, e la difesa romagnola lo ha fatto, visto che (tolto un errore ininfluente) ha aiutato il suo pitcher a uscire da situazioni anche ingarbugliate, come un "basi piene" al secondo inning, o un "Prima-e-Seconda" con un solo out al terzo turno.

Giovedì una sola partita, alle 18 contro le Challengers Zurigo. A giocare la Coppa con le rossocrociate c'è Krystal Goodman, la lanciatrice che aveva iniziato a giocare con Forlì a giugno, salvo essere poi "tagliata" per far posto ad Holly Azevedo.

mercoledì 17 agosto 2022

Le avversarie di Forlì (5): CBS Rivas Madrid

(questo post è stato modificato dopo la prima pubblicazione)

(i precedenti post sul Rivas Madrid sono qui e qui)

La Coppa vinta da Forlì lo scorso anno passò attraverso alcuni buchi stretti. Il Rivas, dopo aver battuto la Poderi dal Nespoli in uno dei match iniziali, pareva seriamente avviato a una sorprendente finale, salvo poi buttare tutto nel wc perdendo contro lo Joudrs l'Apollo Bratislava.

Ecco, questo è il Rivas per chi se lo fosse dimenticato, e per chi ancora pensa al softball iberico come una semplice nota di colore.

Della ascesa della palla soffice spagnola in generale, sul piano organizzativo e strutturale, abbiamo fatto cenno in un post precedente. Qui si parlerà invece della squadra, che rappresenta un serio ostacolo sul cammino della Poderi dal Nespoli.

Non c'è gran differenza tra il Rivas 2022 e quello dell'anno passato. C'è ancora la batteria venezuelana composta da Anybell Ramirez (naturalizzata spagnola) e Yaicey Sojo Pacheco, così come la pitcher cubana Merlys Gonzales. E poi è stata richiamata l'azzurra del Collecchio Sarah Edwards, mancina che batte lead off e può giocare in Prima oppure ricevere. Come rinforzi extra ci sono le due straniere del Nuoro, l'interno Hannah Clark, miglior media battuta del campionato di A1, uno slugger pericolosissimo; e la cubana Annabelle Ramirez, lanciatrice di palle veloci difficile da toccare.

Del blocco spagnolo, le giocatrici più importanti sono le sorelle Caicoya, Maria e la giovane Carmen, più l'altro slugger Estibaliz Alvarez Urquizu, che gioca esterno.

Sulla carta è un'ottima formazione, profonda in attacco e ben assortita in pedana. In campo le cose sono andate diversamente, con le due Ramirez che si sono prese la "manifesta" da Olympia e da Bollate, e l'attacco che si è sfogato contro le elvetiche, ma è rimasto sotto standard nei due incontri persi.
E sebbene le due sconfitte abbiano pregiudicato il cammino delle iberiche verso l'oro, è impensabile che per questo Forlì le trovi arrendevoli. Poiché Annabelle ha lanciato ieri sera con Bollate, il line up romagnolo dovrebbe trovarsi contro l'altra Ramirez, Anybell, che tanti grattacapi gli aveva dato a Buttrio; altrimenti c'è Gonzales che ha tirato solo con le elvetiche. Quanto a Forlì, con Azevedo logicamente indisponibile, Juni Francisca manderà nel cerchio Kellie White, forse in staffetta con Cacciamani.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 / 🌟 🌟 🌟
In sintesi: il line up è profondo e ha un battitore come Clarke che è veramente forte, ma anche Edwards è un lead off di qualità. Nelle due sconfitte, a mancare è stata la pedana.

"Manifesta" contro le francesi

Ancora vittoria; non facile né spettacolare, ma è vittoria.

La terza giornata si apre con il 9-0 contro Les Comanches St. Raphael. La "manifesta" è arrivata, ma senza botti e lazzi come contro le tedesche. L'interruzione è arrivata al 6° inning, dopo che per i cinque precedenti le forlivesi avevano sbattuto contro la fiera resistenza delle transalpine, e anche contro la propria idiosincrasia verso le partite mattutine.

Juni Francisca ha dato un turno di riposo a Vigna e Cerioni, mentre Laura Wissink ha giocato solo come "designato", lei che di certo dovrà ricevere nel match successivo contro le spagnole. Dentro quindi Marchini e Maroni, e Veronica Onofri spostata all'esterno destro.

Contro la quarta lanciatrice delle francesi, De Ridder (un prestito dal BAT Parigi), il line up romagnolo è rimasto a digiuno per i primi due inning, incapace di adeguarsi alle traiettorie dell'avversaria, o forse semplicemente di gestire l'impazienza. Se non altro, il ghiaccio si è rotto al terzo turno grazie a Ricchi, la cui legnata andava a stamparsi contro il tabellone segnapunti. Era l'home run del 3-0, e in sostanza era tutto quel di cui aveva bisogno Ilaria Cacciamani per vincere: l'azzurra lasciava al piatto 12 avversarie, non concedeva basi ball, accusava quattro valide sporadiche di cui una soltanto veramente pulita. In sostanza, neutralizzava quasi da sola le mazze francesi.

Quanto alle mazze forlivesi, si incartavano per un altro paio di turni, per poi trovare sfogo al sesto inning. Il rilevo Brink perdeva controllo e la Poderi dal Nespoli la puniva con cinque valide (doppi per Brookshire e Wissink) e i sei punti del definitivo 9-0.

Nulla importa a questo punto se la partita è stata poco spettacolare. A win is a win, una vittoria è una vittoria, e adesso il pensiero può andare alla partita con le spagnole.
Ben accreditato alla vigilia, il Rivas Madrid ha già perso due partite e con una terza sconfitta sarebbe estromesso dalla corsa verso la Finale. Peraltro anche vincendo le sue chances restano basse, ma Forlì sa che troverà un'avversaria che non vuol perdere l'ultimo treno, quindi non solo difficile di suo, ma decisamente motivata. Si gioca alle 18; meteo permettendo (le previsioni sono raccapriccianti) nel cerchio andrà Kellie White.

Le avversarie di Forlì (4): Les Comanches St. Raphael

(i precedenti post su Les Comanches sono qui, qui e qui)

I post pregressi su Les Comanches erano pieni di non-notizie, nel senso: la squadra ha vinto questo, ha rivinto quest'altro, la giocatrice di riferimento è Lassaigne, e via discorrendo. E' una certa sorpresa, dunque, scoprire che stavolta le notizie ci sono. La prima è che quest'anno les Raphaëloises non hanno vinto il Challenge de France (la Coppa nazionale), che è andata al Grenoble, capace di punirle con un bombastico 20-3.
Non solo: Les Comanches hanno perso anche tre partite di campionato, una ancora con Grenoble, una con Clapier-Jacou (praticamente Montpellier), e una con Evry: da segnare negli almanacchi. E così la stagione regolare l'hanno chiusa in testa proprio Les Pharaonnes d'Evry. Per una squadra che dal 2008 vince ininterrottamente lo scudetto, e che quasi sempre ha concluso la stagione senza sconfitte (nel 2017 vinse tutte le partite di campionato per "manifesta"), ha il sapore di una rivoluzione.

A dar prova che la pagina è stata voltata in via definitiva, va citato il ritiro ufficiale di Celine Lassaigne, la giocatrice francese più forte di tutti i tempi, che ha festeggiato il "pensionamento" sportivo durante le finali del 2021. E s'è detto abbastanza.

Dopo il ritiro di Lassaigne, a fare la manager è stata chiamata Raina Hunter, che ha giocato esterno fino allo scorso anno, e la ricordiamo anche a Buttrio 2021. Le giovani più promettenti continuano a studiare e giocare negli Stati Uniti, ma di loro almeno il Seconda base Sellam è tornata a metà maggio.

La spina dorsale del line up sono le nazionali Prade e Haudiquer. L'Interbase Pauline Prade è il lead off: anche se destra, batte mancina e batte in corsa con un .583 impressionante anche per la Ligue de France; inoltre cerca e trova sempre la "rubata". L'esterno centro Inés Haudiquer, un'altra destrimane che batte di mancino, la segue sovente nell'ordine di battuta (altrimenti c'è Sellam) ed è dichiaratamente uno slugger, con il suo .581 condito da 4 doppi, 3 tripli, 2 fuoricampo e 24 punti battuti a casa.

In pedana, il primo pitcher della rotazione è Farah Saidi, che ha giocato (ma poco e male) anche agli ultimi Europei. Il resto degli inning se lo dividono Barel e soprattutto Mounier, una che fino al 2018 giocava in 2a Divisione con gli "storici" Meyzieu Cards, società che è una sorta di fossile del softball transalpino, e che vinse due scudetti nei primi anni '80 prima che le squadre della Côte d'Azur, nella fattispecie Nizza e Tolone, si impadronissero della scena.

Per la Coppa a rinforzare la pedana è stata chiamata di nuovo l'olandese Lisa Brink, lanciatrice niente affatto da buttare visto che si tratta del secondo partente delle Tex Town Tigers, a fianco di Lindsay Meadows; Brink aveva giocato la coppa con Les Comanches anche nel 2021, con poca fortuna.

Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: ha ringiovanito molto attorno alle veterane Prade, Saidi e Barel. Per riconquistare il titolo francese probabilmente basterà (Grenoble permettendo); per farsi strada in Coppa Campioni probabilmente no.

martedì 16 agosto 2022

Super Marta Grandi Slam

Gasparotto mette a segno il secondo Grand Slam

Ci sono quelle partite talmente sproporzionate nel divario e nel risultato, talmente depauperate di interesse, che alla fine non ti ricordi nulla, a volte nemmeno il punteggio. Battitori che girano, mazze che fischiano, il tempo che passa sperando che la fine arrivi presto.

Nonostante il 14-0 in appena quattro inning, Forlì - Wesseling non rientrerà in questa categoria.

A rendere memorabile la vittoria ai danni delle campionesse di Germania ci ha pensato Marta Gasparotto. La friulana (anzi: la bisiàcca) ha sparato fuori dalla recinzione due Grand Slam, due fuoricampo a basi cariche. Due nella stessa partita per mano dello stesso giocatore: evento letteralmente unico non solo nel softball, ma anche nel baseball. Gasparotto ha atteso tutta la stagione di terminare la riabilitazione dopo un pesante intervento, e di fatto ha ricominciato a giocare con continuità proprio questa settimana in occasione della Coppa. Wesseling ha fatto le spese della sua voglia agonistica.

Alla festa della legnata non ha voluto mancare Bea Ricchi, autrice del primo fuoricampo di giornata, un homer da tre punti che ha sbloccato il risultato e indirizzato subito il match nella direzione voluta da Forlì.

Dei dettagli del match non mette conto parlare. L'attacco ha dettato legge fin dall'inizio sulla lanciatrice delle tedesche Kramer (poveraccia, dal Forlì se ne era già presi 12 tre anni fa con il Terrasvogels, rischiando anche la pelle); la difesa non si è mai distratta neanche a vittoria ampiamente consolidata; in pedana di lancio è andata Ilaria Cacciamani la quale, all'esordio in Coppa, ha tirato una partita di sostanza, senza concedere niente alle mazze tedesche, che pure non erano da sottovalutare in sede di pronostico.

Per il mercoledì, il calendario riserva alla Poderi dal Nespoli un altro doppio impegno. Al mattino ci sono Les Comanches francesi, nel pomeriggio il Rivas Madrid. Quest'ultima è partita difficile: le iberiche si sono rinforzate per la Coppa e costituiscono un ostacolo temibile.

Le avversarie di Forlì (3): Wesseling Vermins

(i precedenti post su Wesseling sono qui e qui)

Era da un po' che Forlì non incrociava le mazze con le renane di Wesseling, per l'esattezza dalla Coppa Coppe 2017, quella giocata a Caserta. Ma è stata solo questione, appunto, di incroci: le Vermins non sono affatto sparite dall'orizzonte della "palla soffice", tutt'altro: vincono la Bundesliga ininterrottamente dal 2018, e con il poker 2012-15 siamo a otto titoli negli ultimi dieci anni. Se mettiamo sul piatto anche qualche successo nella Deutschland-Pokal, la Coppa nazionale, possiamo tranquillamente parlare del club più titolato di Germania dei tempi recenti.

Quest'anno le renane dividono i favori del pronostico con i Bonn Capitals, solida società di baseball che dopo aver aggiunto una sezione di softball ha iniziato a scalare le gerarchie nazionali della disciplina: Bonn e Wesseling quasi certamente finiranno per disputarsi il titolo, lasciandosi alle spalle le pur quotate Neunkirchen e Amburgo.

Concreta in attacco e in difesa, quella tedesca è la classica squadra che se glielo lasci fare ti mette in difficoltà. Annovera un corposo gruppo di nazionali, a cominciare dalla lanciatrice Hannah Held (prima in campionato sia per inning disputati sia per media strike out); l'altra lanciatrice della Nazionale, la veterana Claudia Volkmann, non è venuta in Coppa per lasciare spazio alle due straniere Kramer e Pickett.

Dando uno sguardo all'attacco, quest'anno con Wesseling ci sarà anche Katharina Szalay, che da anni è il miglior giocatore della Bundesliga, ma che in passato, avendo il doppio tesseramento con il Terrasvogels, usualmente andava a disputare le coppe con quest'ultima squadra: sciolto il Terrasvogels, Szalay il doppio tesseramento l'ha fatto lo stesso ma con il Tex Town, che quest'anno le coppe invece non le fa. E così la tedesca di ascendenza magiara potrà finalmente disputare la Premiere Cup con il suo club d'origine.
Le statistiche di Szalay sono eccellenti sotto tutti i profili: in difesa gioca (bene) nel ruolo di Interbase, batte leadoff  e tiene una media di .532 con un Ops di 1.308. L'unica altra con cifre simili è il catcher Bottger.

Nel roster ci sono anche due americane, i due interni Brittany Barnes e Kathleen Clifton. Solo per la Coppa si è aggiunta Audrey Pickett, una lanciatrice destra da Louisiana Tech che nel 2022 ha messo insieme cifre interessanti, e si prospetta come un utile rinforzo.

Solo per la Coppa, e di certo grazie ai buoni uffici di Szalay, è presente la batteria delle Onze Gezellen di Dutch Golden League, costituita dalle due olandesi Roos-Marijn Kramer (lanciatore) e Masha Meloni. Le tre si conoscono perché fino al 2019 hanno giocato insieme nel Terrasvogels, dopo il cui scioglimento la maggior parte delle tesserate sono confluite appunto nelle Onze Gezellen, altro club di Haarlem. Per chi se lo ricorda, la Kramer lanciò in quel Forlì - Terrasvogels di Coppa Coppe 2019 che finì 12-0 per le romagnole.

Qualità dell'avversario: 🌟 / 🌟 🌟
In sintesi: Pickett è un lanciatore di qualità: con lei in pedana e una difesa senza errori, Wesseling può rivelarsi un avversario complicato.

Ha da passà 'a nuttata

(questo post è stato aggiornato dopo la prima pubblicazione)

La partita più bella di Forlì degli ultimi due mesi, e un successo di importanza capitale nel cammino di Coppa. Ma tutto questo la squadra non se lo può godere, non in questo momento.

Partiamo dalla fine. Sesto inning, Forlì è in difesa e ha appena segnato i punti che l'hanno issata sul 3-0. E' praticamente una polizza sul risultato, visto che nel cerchio Holly Azevedo sta navigando in sicurezza attraverso i battitori dell'attacco bollatese. E poi.
E poi va in battuta Peckova, che colpisce una linea, che colpisce Azevedo sulla mano del guantone. Azevedo fuori con la mano gonfia, entra a rilievo Kellie White, splendida, che dopo l'ottantina di lanci tirati alla mattina contro lo Joudrs, ne scaramella altri ventuno e mette a segno gli ultimi quattro out. Con la difesa che l'aiuta a dovere: la partita infatti si conclude su un doppio gioco che impedisce alla situazione di evolversi in maniera perniciosa.

Finisce dunque 3-0, con una prestazione da elogio per la squadra forlivese. Ma invece di celebrare peana, i pensieri sono tutti per Holly. Ne sapremo di più nella mattinata di martedì: deve passare questa notte.

La Poderi dal Nespoli era arrivata fin lì facendo valere le sue qualità. Fin dall'inizio. Il ghiaccio era rotto già nell'inning di apertura: singoli di Vigna e Ricchi, e doppio di Veronica Onofri: Vigna era salva a casa, Ricchi purtroppo no.
Con l'alternarsi degli attacchi, il punteggio non variava e andava anche stretto a Forlì; veniva quasi voglia di rimpiangere l'out a casa su Ricchi. E invece l'1-0 era tutto ciò di cui Azevedo aveva bisogno. Strike dopo strike, inning dopo inning, Holly accusava qualche valida sporadica, concedeva una base, ma impilava eliminati. L'attacco le dava una robusta mano con una bella fiammata al quinto turno: triplo di Fama (l'azzurra ci teneva da matti a questa partita, e con lei ha giocato molto bene l'altra ex di giornata Gasparotto), volata sacrificale di Vigna per il 2-0, poi ancora singolo di Ricchi e gran doppio in fondo al campo di Brookshire, su cui Spiotta (sostituto corridore) si fiondava a casa e pestava il 3-0.

E poi arrivava il sesto inning alto, e la battuta di Peckova.

* * *

16/08/2022 08.15. Niente di rotto. Holly Azevedo sta bene. Forte botta, ma la sua vicenda sportiva con la maglia di Forlì non è in pericolo. Per la lanciatrice americana si tratta di ora di portare una fasciatura rigida, e osservare un periodo di riposo che potrebbe durare anche qualche giorno. Inutile per il momento fare altre congetture sulla prossima partita in cui potrà scendere in campo.

lunedì 15 agosto 2022

Le avversarie di Forlì (2): Mkf Bollate

(l'unico post precedente su Bollate è qui)

In campionato, Bollate ha subito una sorte abbastanza simile a quella della Poderi dal Nespoli: dopo aver guidato agevolmente il proprio girone fin dal principio, ha inanellato una serie di sconfitte che ne hanno compromesso il primato, sei sulle ultime sette disputate se si inizia a contare da garadue contro Forlì dell'11 giugno scorso: sono arrivati quindi lo 0-2 con Collecchio, il pari con Pianoro e il recente 0-2 nello scontro diretto con Saronno, grazie al quale le varesine si sono issate in vetta e adesso appaiono lanciatissime verso la conquista del primo posto nel girone A (cosa che -per inciso- sta apparecchiando la tavola per un nuovo incrocio Forlì - Saronno nei prossimi playoff scudetto).
In tutto questo un ruolo importante lo ha avuto l'assenza di Veronika Peckova, che proprio a giugno ha dovuto lasciare le compagne per riunirsi alla propria Nazionale; ma era previsto che tornasse a indossare la maglia di Bollate in concomitanza con questa Premiére Cup.

Peckova è una delle conferme del Bollate che giocò in Coppa lo scorso anno. Ma ad essere più evidenti sono le differenze: la squadra milanese ha perso Greta Cecchetti (prima il Giappone e adesso le Athletes Unlimited, stesso percorso di Piancastelli), ha perso Gasparotto che è passata a Forlì, e anche Fama disputerà la Coppa con le romagnole, anche se in campionato gioca con Nuoro; non sono tornate nemmeno Arnold (anche lei nel "giro" delle Athletes Unlimited) né Van Dalen (fa la Coppa Coppe con le Sparks).
Non è poco, ma Bollate sembra aver ben compensato. Dalla Rhea Caronno che guida il girone B di A1 sono arrivate la lanciatrice cubana Tornes e quel formidabile battitore che è la venezuelana Alicart; c'è anche Melany Sheldon, che però non è una novità visto che in Coppa con Bollate c'era anche a Buttrio 2021. La difesa in diamante sarà governata dalla sempre temibile Logan Moreland, che quest'anno gioca in Olanda con il Roef!. Come anticipato, ci sarà la nemesi forlivese Peckova e con lei la connazionale Gabriela Slaba, una mancina che gioca nel Sokol nel ruolo di interno e ha buoni numeri con la mazza.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: Bollate non ha punti deboli evidenti. Nel cerchio dovrà assorbire la perdita di Greta Cecchetti, dopo tante stagioni e tante vittorie, ma il tandem Tornes - Peckova è in grado di gestire qualunque situazione. L'attacco è bilanciato anche se non profondissimo come quello dell'Olympia Haarlem. Alla fine della fiera, la qualità migliore potrebbe essere una difesa che finora è stata la meno fallosa della A1.

Partite come queste

Forlì prima di un inning difensivo
(photo courtesy: Softball Europe)

E' anche da partite come queste che passa il cammino verso il traguardo più lontano.

Contro lo Joudrs è andata come doveva andare e finita come doveva finire negli auspici della vigilia. La Poderi dal Nespoli vince 3-2 e si scrolla di dosso i fantasmi che da sempre infestano il match inaugurale. E' anche stata una gara bella, senz'altro di lanciatori piuttosto che di attacco, che Forlì ha fatto sua con due fiammate del suo line up, due fiammate peraltro occasionali visto che per tutto il resto dell'incontro il pitcher delle céche, Zoulova, ha messo la museruola alle mazze romagnole.

E, pitcher per pitcher, va dato rilievo alla prestazione di Kellie White, scelta da Juni Francisca come partente, che ha fornito una prova davvero concreta e convincente. Sui suoi effetti, soprattutto sul suo "cambio", lo Joudrs ci ha capito poco o niente, e quando le boeme hanno iniziato a leggerlo meglio, erano già passati quattro inning, le sorti del match già pendenti in favore di Forlì. Col punteggio stretto, al settimo turno è arrivata quasi ineluttabile la decisione di spendere Azevedo per la salvezza. Che è arrivata, sia pur con qualche ulteriore patema inatteso.

Statisticamente, lo Joudrs ha fatto senz'altro più gioco, battendo più valide e scialacquando corridori in diamante. Forlì le sue cose le ha fatte meglio. Come al secondo inning, con il solo homer di Veronica Onofri; o come al turno successivo, con singolo di Vigna e altra bastonata oltre le barriere, questa volta di Brookshire. Sembrava promettente, purtroppo il fuoco romagnolo si è di fatto spento lì; in seguito arriverà infatti solo un altro singolo di Cerioni e nulla più, mentre Zoulova continuava a servire lanci difficili e l'attacco Joudrs iniziava a capire meglio le traiettorie di White e a colpirla.

Con un punto da difendere, era il momento per l'esordio di Azevedo. La californiana incassava due singoli, le céche arrivavano in Terza e Seconda, ma la pericolosissima Klimplova andava out in diamante e Forlì poteva tirare il canonico sospirone.

In serata è di scena Forlì - Bollate, partita che potrà dire qualcosa di decisivo sulle condizioni e sul futuro immediato di entrambe le squadre.

domenica 14 agosto 2022

Le avversarie di Forlì (1): Joudrs Praga

(i precedenti post sullo Joudrs sono qui, qui, qui e qui)

Vinto il campionato 2021 battendo in finale le Arrows Ostrava, lo Joudrs si sta ripetendo nella corrente stagione. Senza cambiare di una virgola il proprio organico, le praghesi di Tomàs Kusy comandano la Extraliga con appena due sconfitte al passivo, tallonate a una sola lunghezza dal sorprendente Tempo Praga e, poco più indietro, dalle storiche rivali del Sokol.

Merito principale del successo va alla pedana, dove Adela Linkova e Anna Zoulova, con un anno in più di esperienza, sono i due lanciatori più efficaci del campionato. Le loro cifre sono simili (1.20 di Era, .250 di arrivi in base concessi), e quindi è probabile che per affrontare Forlì nel match inaugurale della Coppa venga scelta l'imbattuta Linkova, che si fa preferire per la velocità delle palline e per una maggior propensione allo strike out.

Quanto all'attacco, da tener d'occhio come anno scorso il terzetto Simunkova (lead off) - Klimplova - Furkova. E' in dubbio Coufalova, che non gioca da giugno e nemmeno è andata agli Europei (possibile infortunio: è nel roster ma non è detto sia presente in Coppa), e dunque il posto di clean up hitter è passato al Prima base Jana Furkova, che batte switch; prima di lei tocca a Veronika Klimplova, la Terza base della nazionale, che batte mancina. Buone le medie della nuova promessa Molentova, la seconda nell'ordine di battuta, un esterno in grado di trovare facilmente il contatto e che una volta in diamante diventa alquanto pericolosa (dieci "rubate" in stagione, la migliore della Extraliga).

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: buone mazze, buoni fondamentali di difesa, lanciatori migliorati rispetto alla passata stagione. Per lo Joudrs vale il discorso fatto in uno dei post precedenti: hanno il potenziale per sorprendere chiunque, così come per farsi battere da chiunque. Uno dei peggiori clienti da affrontare nella partita inaugurale.

Holly Azevedo

Holly Azevedo al "Buscherini"
 

Holly Azevedo, nata nel 1998 a San José in California, è la nuova lanciatrice del Softball Forlì per la parte finale della stagione. Avrebbe dovuto esordire nel match di campionato contro Caronno, ma la Fibs ha sollevato un problema nel perfezionare il tesseramento. La società romagnola ha fatto subito ricorso, ma la presenza di Azevedo in campionato per il momento è stata rimandata. Ovviamente nelle coppe europee le regole FIBS non valgono, e a Bollate la californiana sarà regolarmente in campo.

Lanciatrice destra, Azevedo ha disputato la sua carriera universitaria con la iconica maglia azzurro e oro di Ucla. Alle Bruins rivestiva il ruolo di secondo pitcher, poiché quello principale era occupato da due autentiche fuoriclasse della pedana, prima Rachel Garcia e poi anche Megan Faraimo. Ma la stoffa di Azevedo c'era, bisognava solo tirarla fuori: e a farlo ci ha pensato il suo pitching coach, vale a dire Lisa Fernandez, una autentica leggenda vivente, probabilmente la più forte giocatrice di softball di tutti i tempi. Sotto la sapiente guida di Fernandez, Azevedo ha sviluppato un bagaglio completo di lanci, andando a completare un ideale "tridente": gli effetti di Faraimo, la velocità di Garcia e il controllo di Azevedo hanno reso quella di Ucla una pedana interscambiabile e virtualmente ingestibile per qualunque avversario durante il quadriennio 2019-22.

I risultati sono visibili a tutti. In questo periodo di eccellenza, le Bruins hanno conquistato vittorie su vittorie e sono arrivate sempre alle World Series, conquistando il podio più alto nel 2019 e la semifinale sia nel 2018 sia nel 2022.
A livello personale, Holly Azevedo ha chiuso la carriera universitaria con un record di 63 vittorie e 5 sconfitte, con 402 strike out in 443 inning lanciati, statistica eccellente, tenuto conto che è stata ottenuta nella Pac-12, la conference più dura dell'intera Ncaa. La media battuta concessa in carriera è di .206; ha anche fatto registrare due partite no-hit, entrambe nella stagione 2022. Ha avuto una sequenza di 15 vittorie consecutive, la seconda migliore del college californiano dopo l'inarrivabile 29-0 con cui Lisa Fernandez chiuse la stagione 1992.


sabato 13 agosto 2022

Chi torna e chi arriva

Di Holly Azevedo, che dovrà essere la lanciatrice per la fase finale di campionato e per i playoff scudetto, si parlerà più ampiamente nel prossimo post. Oltre a lei, Forlì si è assicurata la presenza di altre quattro giocatrici di qualità, tesserate solamente per giocare durante la manifestazione continentale.

Brookshire a Buttrio 2021

Sarà un piacere senza eguali ridare il benvenuto a Suzannah Brookshire, la "Rossa" di Gilroy che tanta importanza ha avuto nel 2021 vincente di Forlì. Brookshire quest'anno è stata impegnata con una nuova squadra, le SMS Vipers, che disputano una lega Pro indipendente denominata WPF, Womens Professional Fastpitch. Appena nata, di fatto si tratta di una lega itinerante composta di due sole squadre che a volte giocano in esibizione fra loro, a volte organizzano mini-tornei contro altri avversari, e tenta di ritagliarsi un suo spazio in un mercato che sembra avere margini di espansione.
Suzie è un battitore più che affidabile, in grado di fornire sempre un buon contatto con la pallina ma anche di depositarla oltre le barriere. Come giocatrice di posizione, è una utility che sa coprire ogni punto del campo, e non è un modo di dire: sa giocare bene in diamante (Seconda e Terza base sono i ruoli preferiti), sa pattugliare l'esterno, sa accovacciarsi dietro al piatto a ricevere, e soprattutto questo la rende un inserimento preziosissimo.

Kellie White
(photo courtesy LBU)

Nel 2021, prima di venire a Forlì, Brookshire aveva disputato una stagione con Long Beach University, dove ha giocato assieme a Kellie White, lanciatrice nata nel 1997, che a sua volta vestirà la maglia della Poderi dal Nespoli: quasi superfluo precisare che proprio Brookshire si è espressa con favore sulle qualità della ex compagna di squadra al college.
White è un pitcher destro, e non batte; non è di quelle lanciatrici che ti vince la partita da sola, e infatti nelle sue statistiche ci sono pochi strikeout. Però muove bene la palla, sa tirare gli effetti e i cambi di velocità, e insomma è uno di quei pitcher che risulta problematico da decodificare senza aver fatto almeno un paio di turni di battuta. Con Long Beach ha avuto un buon record, è arrivata due volte ai Regionals (la seconda fase del campionato Ncaa) e ha sempre tenuto una media pgl bassa. In sintesi, un lanciatore che ha buon controllo e fa battere male, anche se poi ha bisogno di essere sostenuta dalla difesa.

Wissink nella Coppa 2021

Un altro piacevolissimo ritorno è quello di Laura Wissink, vista anche lei a Buttrio 2021. La giovane olandese quest'anno ha cambiato squadra, passando dal Quick Amersfoort (peraltro disciolto) al Tex Town di Enschede, formazione che per il momento comanda la Dutch Golden League davanti all'Olympia Haarlem. Il manager forlivese, Juni Francisca, l'ha fortemente voluta per dare una mano nel ruolo di catcher, ma va detto che quest'anno Wissink sta giocando perlopiù esterno destro, poiché nel Tex Town è un po' chiusa da Dinet Oosting (che a sua volta fa la coppa con l'Olympia Haarlem).
La peculiarità di Laura Wissink è di essere un corridore veloce sulle basi, anche se incline a qualche "leggerezza"; nel box è sempre un pericoloso battitore, che in Golden League viaggia a una media di .381 con 7 doppi e 6 fuoricampo, e cerca più spesso la bastonata che non il "contatto" tant'è che, se un rimprovero le si può muovere, è quello di incassare qualche strike out di troppo. Ai recenti europei, con la Oosting a proteggere il cuscino di Prima, Wissink è stata il ricevitore titolare ed ha contribuito non poco all'oro conquistato dalla sua Nazionale. Nel match contro le azzurre la ricordiamo aver battuto la valida che ha rimesso i giochi in parità al secondo inning.

Amanda Fama in maglia azzurra
(photo courtesy Fibs.it)

Il quarto ed ultimo inserimento in vista della coppa è quello di Amanda Fama.
Californiana nata ad Anaheim, Fama gioca nel nostro campionato dal 2013, portata in Italia dal La Loggia: furono lei e Beatrice Ricchi a far fare il salto di qualità a quella squadra, due scudetti consecutivi e la Coppa Campioni 2014 (con le torinesi c'era anche la ex forlivese Avanzi). Dopo una parentesi con Nuoro, e un infortunio che l'ha tenuta ferma a lungo, dal 2017 Fama è passata a Bollate con cui ha vinto un altro scudetto, la Coppa Coppe 2018 e la Coppa Campioni 2019, i primi due trofei continentali della società milanese. Nel frattempo ha acquisito il passaporto italiano e vestito la maglia azzurra: è stata oro a agli Europei di Ostrava 2019, e ha giocato le Olimpiadi a Tokyo nel 2021. Durante la stagione corrente è stata tesserata per una seconda volta dal Nuoro; ha preso parte ai recenti Europei disputati in Spagna, in cui le azzurre hanno vinto il bronzo.
Fama è un battitore destro di qualità e potenza; non sarà più quella della stagione 2015 con La Loggia, chiusa con .492 di media e 12 fuoricampo, ma rimane un leadoff ad alta percentuale di arrivo in base e la bastonata lunga nelle braccia, oltre ad essere un ottimo difensore sul lato sinistro del diamante.

Informazioni pratiche: formula, squadre, calendario

(questo post è stato aggiornato dopo la prima pubblicazione)

Le squadre iscritte sono rimaste otto. Mancheranno le russe, per ragioni su cui è inutile dilungarsi. Nemmeno iscritto quel Bratislava che tanto bene aveva fatto lo scorso anno con il suo quinto posto (la rappresentante della Slovacchia era poi rientrata dalla porta di servizio iscrivendosi alla Poule B, ma poi si è ritirata anche da quella competizione).
Con le otto iscritte rimanenti, si farà un totale di 32 partite, ventotto di fase regolare più le quattro che decideranno i piazzamenti finali. Sì, perché la piccola novità della edizione 2022 è che ci saranno anche i due match per assegnare il quinto e il settimo posto. Questo impedirà che le squadre che non lottano per una medaglia facciano le valigie e tornino a casa già il venerdì sera: che sia un bene o un male, dipende dai punti di vista, ma se non altro ci sarà softball giocato anche per tutta la giornata di sabato.

La formula è quella ormai codificata dalla Federazione Europea, con girone unico "all'italiana", e tutti contro tutti. Niente più page system, sarà la classifica del venerdì sera a dire quali saranno le partite del sabato: le prime due giocano per l'oro, terza e quarta per il bronzo, e così via, La finalissima è in programma sabato 20 alle ore 17.30.

Delle sette avversarie di Forlì, Les Comanches St. Raphael, Zurich Challengers e Wesseling Vermins appaiono quelle meno attrezzate per inserirsi nella lotta per il podio, sebbene le transalpine abbiano un potenziale da non sottovalutare. Per loro il problema-salvezza non sussiste, poiché la Slovacchia con la rinuncia si è collocata d'anticipo in Poule B (quanto alla Russia, è un discorso diverso): e quindi tedesche, elvetiche e francesi potranno permettersi il lusso di giocare senza patemi.

Le due outsiders sono lo Joudrs Praga e soprattutto il Cbs Rivas Madrid. Queste ultime sono la punta di un movimento che cresce da anni, e la Spagna fa le cose sul serio: la Coppa Coppe quest'anno si gioca a Viladecans, presso Barcellona, mentre Sant Boi (sempre in Catalogna) ha ospitato i recenti Europei per squadre nazionali, dove le "Furie Rosse" si sono piazzate quinte, che poteva essere un comodo quarto posto, non fosse stato per l'inattesa resurrezione della Gran Bretagna. La Spagna insomma aspira ad un posto a fianco della consolidata Trimurti Europea, Italia-Olanda-Repubblica Céca, e glielo auguriamo di cuore per il bene di uno sport che ha bisogno di allargare i propri orizzonti. Con sei atlete della Nazionale, le due straniere del Nuoro e l'azzurra Sarah Edwards, il Rivas è molto più che un avversario da guardare con curiosità.
Quanto alle céche, il discorso è quello solito: sono giovani, atletiche e preparate nei fondamentali. Niente straniere, e forse per questo a loro è precluso il salto di qualità, ma hanno il potenziale per sorprendere chiunque, così come per farsi battere da chiunque. E in panchina c'è sempre Tòmas Kusy.

Per il podio dovrebbe esserci il solito affaire Italia-Olanda. A tentare di impedire un bis della finale 2021, i Paesi Bassi schierano l'Olympia Haarlem, per il quale non sarà vano spendere l'appellativo di "corazzata". Di fatto, si tratta della nazionale del Regno dei Paesi Bassi, un misto fra l'Olympia vincitore del titolo 2021 rinforzato con il meglio di quel Tex Town Enschede che sta conducendo la corrente edizione della Dutch Golden League. Più che un semplice rinforzo, un letterale poker d'assi: Clarijs, Meadows, Oosting e Vonk.
Bollate non è rimasto a guardare: rispetto allo scorso anno ha perso Greta Cecchetti, Fama, Gasparotto, Arnold e Van Dalen, ma sembra aver ben compensato pescando dal Caronno che guida il girone B di A1 (Alicart, Tornes e Sheldon), inserendo la sempre temibile Moreland (quest'anno al Roef!), e avrà Peckova.

* * *

Il sorteggio del calendario è un po' strampalato, nel senso che (per quel che può contare) Forlì giocherà da squadra in trasferta in casa le prime tre partite, e da squadra di casa in trasferta le ultime quattro. Ma questa è più che altro una nota di colore.

Più concretamente, è la collocazione delle partite che risulta particolarmente severa per le romagnole. La Poderi dal Nespoli passerà il lunedì di Ferragosto, prima giornata, giocando al mattino presto con le praghesi quella che de facto è la partita inaugurale della manifestazione, e per la serata si è vista appioppare il big match contro Bollate (il quale, come di consuetudine per la squadra ospitante, giocherà sempre la partita delle 20.30).
Il torneo delle romagnole proseguirà martedì con un impegno soltanto, contro le tedesche, ma sotto il sole del pomeriggio agostano. Due incontri mercoledì 17: tarda mattinata contro Les Comanches, tardo pomeriggio contro le iberiche. Ventiquattr'ore di sosta, e poi l'unico match del giovedì, contro le rossocrociate Challengers. Dopo altre ventiquattr'ore Forlì conclude la propria fase regolare contro le olandesi.
Il sabato è il giorno delle finali: si parte alle 10 con il match valevole per il settimo posto, e si finisce alle 17.30 con l'incontro che assegnerà la Coppa Campioni 2022.

Questo il calendario delle romagnole:
Lunedì 15: Forlì - Joudrs Praga (10:00); Forlì - Bollate (20:30)
Martedì 16: Forlì - Wesseling (15:45)
Mercoledì 17: Les Comanches - Forlì (11:15); Cbs Rivas - Forlì (18:00)
Giovedì 18: Zurich Challengers - Forlì (18:00)
Venerdì 19: Olympia Haarlem - Forlì (18:00)

venerdì 12 agosto 2022

Forlì e la Coppa 2022

La Premiere Cup 2022 di softball sarà la numero 44 e si giocherà dal 15 al 20 di agosto. La Poule A viene ospitata a Bollate ad appena tre anni di distanza dall'edizione precedente, la numero 42, ultima in era pre-Covid, che fu vinta dalla squadra organizzatrice nella finale tutta italiana contro Bussolengo.
Tutte le partite si disputeranno sul diamante principale di Ospiate, per intenderci quello che ospita le partite casalinghe di campionato del Bollate, e il calendario è a dir poco ipercompresso: si gioca tutti i giorni dal mattino presto fino alle 20.30, cinque o sei partite distanziate di due ore. Inutile sottolineare che basterà un match che finisce agli extra-inning, oppure un temporale estivo, per mandare tutto a carte quarantotto; in tal caso sarà inevitabile il ricorso al secondo campo, quello non illuminato che si trova adiacente a quello primario.
La Poule B, per la cronaca, si gioca sempre in Italia, ad Avigliana in provincia di Torino, e metterà in palio due promozioni nel gruppo elite (probabili favorite, così a sentimento, belghe e svedesi).

La Poderi dal Nespoli detentrice del trofeo ha cercato di non farsi mancare niente. C'è il nucleo "storico", e per qualcuna (Cacciamani, Cerioni, Laghi, Carlotta Onofri) si tratta della ottava presenza consecutiva nelle manifestazioni continentali a partire dalla Coppa Coppe di Porpetto 2014. Cacciamani e Vigna hanno alle spalle una stagione particolarmente lunga e stressante, avendo preso parte anche agli impegni della Nazionale maggiore, mentre Mambelli prima di infortunarsi ha vinto l'oro agli Europei Under22, dove è stata il miglior battitore azzurro. Tre le americane, inclusa Brookshire che ha il doppio passaporto messicano e statunitense.

Ancora una volta non ci sarà Piancastelli, il cui 2022 si è diviso fra Giappone e Stati Uniti. Anche senza di lei, l'atout migliore resta il line up, che è profondo e di qualità, con nomi come Ricchi, Fama, Vigna, Gasparotto, Brookshire, Wissink, Cacciamani, Veronica Onofri.

Le ragazze di Coppa dunque sono:
Lanciatori: Holly Azevedo (USA), Ilaria Cacciamani, Kellie White (USA).
Ricevitori
: Beatrice Maroni, Laura Wissink (OLA).
Interni: Miriana Cerioni, Amanda Fama, Marta Gasparotto, Martina Laghi, Adele Marchini, Alice Spiotta, Virginia Mambelli.
Esterni: Veronica Onofri, Beatrice Ricchi, Laura Vigna.
Utility: Suzannah Brookshire (MEX), Carlotta Onofri.

Al timone c'è "Juni" Francisca, confermatissimo manager del 2021 vincente. Lo affianca Giulio Brusa che festeggia le Nozze d'Argento con il Softball Forlì: il bolognese approdò in Romagna nel 1998 come assistente di Giacomo Livi, e fatti i conti è arrivato alla stagione numero venticinque. Quest'anno si è anche meritato la chiamata a coach della Nazionale.

La memoria e il desiderio

«Il desiderio,
muovendo sempre verso ciò che ci è più contrario,
ci costringe ad amare quel che ci farà soffrire
»
Marcel Proust

Con venti partecipazioni alle coppe europee dietro alle spalle, guardarsi indietro dà un piccolo senso di vertigine. Piacevole, innanzitutto.

Per il Softball Forlì si tratta infatti della ventunesima partecipazione ai tornei continentali, l'ottava consecutiva dal 2014 a oggi (nel 2020 le Coppe non furono disputate a causa della pandemia da Covid).
In Coppa Campioni, con quella di quest'anno la Poderi dal Nespoli raggiunge la dodicesima presenza. Le vittorie sono state quattro: nel 1997, nel 2002, nel 2007 e l'anno scorso, sul diamante di Buttrio. Sommando le nove volte in Coppa Coppe, con sei successi, si dà una dimensione matematica, fors'anche pedestre alla piccola vertigine.

Quello che i numeri non potranno mai raccontare è l'emozione tutta particolare legata a questo periodo della stagione. Una emozione fatta delle cose pensate, sofferte e godute, che tutte insieme danno il vero senso all'esperienza vissuta. La memoria come bagaglio, o fardello costante della vita umana.
E' una emozione che come elemento speculare si fa guidare dal desiderio di qualcosa che porterà sofferenze, in maniera inevitabile; e che tuttavia alimenta il motore che spinge in avanti gli esseri umani.

Nel loro piccolo, anche un evento ai più trascurabile come le Coppe contengono tutto questo. Sappiamo che ci sarà da soffrire. Ma ogni volta, anno dopo anno, non vediamo l'ora di cominciare. Per quello che è stato e per quello che sarà.