SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA ITALPOSA FORLI'


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lunedì 21 agosto 2017

Il piede sbagliato

Il cammino in coppa di Forlì inizia con il piede sbagliato. Nel match di esordio contro Ledenice, la Poderi dal Nespoli Forlì subisce uno 0-2 inatteso. Per la statistica: nelle coppe europee Forlì aveva perso al debutto soltanto altre due volte, ambedue ad Haarlem (Campioni 2001; Coppe 2010), ed in entrambe le occasioni è poi arrivata in finale. Questo per sottolineare che niente è pregiudicato: come conseguenza immediata il cammino si complica un po', Forlì porterà la sconfitta nella classifica della seconda fase, tuttavia nulla cambia in vista dell'obiettivo finale. Semmai, è inevitabile che partite del genere facciano nascere dei punti interrogativi, di quelli che se risolti ti aiutano a crescere. La sconfitta come occasione di miglioramento: la lezione principale dello sport.

E la sconfitta è stata meritata. Forlì le sue colpe le ha, prima fra tutte non aver approfittato della timidezza degli avversari, che avevano messo a lanciare Lackner per tenere a riposo Peckova. Lackner è un pitcher molto più vulnerabile: nei due inning in cui è rimasta nel cerchio, l'attacco forlivese doveva creare occasioni, segnare, magari fare bottino grosso. La partita sarebbe finita lì. Visto invece che Forlì stentava, il manager del Ledenice deve aver fiutato la possibilità del "colpaccio" e ha messo a lanciare la sua giocatrice migliore. Trovati i punti del vantaggio, Peckova ha assolto alla perfezione il compito di difendere il risultato, e Forlì non ha saputo reagire, non c'è proprio riuscita.

Per la Poderi dal Nespoli è andata in pedana Cacciamani, che ha anche giocato bene ma ha pagato a prezzo salato un lancio sbagliato, facile da colpire per Regnerova che difatti l'ha spedito oltre la recinzione: con una compagna in base su ball, il fuoricampo è valso il 2-0 che non è più cambiato fino al termine.
Bene la difesa, che per tutto il campionato è stata un tallone d'Achille e che invece contro Ledenice è stata inappuntabile. Da qui deve ripartire la Poderi dal Nespoli, e poi trovare potenza e continuità in attacco: Peckova-o-non-Peckova, sono le mazze forlivesi a doversi mettere in mostra.

Gli appuntamenti del martedì sono due. Al mattino alle 9.00 Forlì gioca contro le polacche di Wroclaw, che da quel pochissimo che si è visto sembrano la formazione più debole di tutta la Coppa; è l'occasione ideale per tenere a riposo le acciaccate e giocare a mente libera.

Altra musica nel pomeriggio: l'avversario delle 18.15 è il DSS Haarlem, una delle due olandesi. La Poderi dal Nespoli avrà finalmente anche Sierra Hyland, il suo nuovo lanciatore statunitense, e se non sarà annichilita dal viaggio aereo dovrebbe essere proprio lei il pitcher partente contro DSS.

Le avversarie di Forlì (1): Zraloci Ledenice


La prima avversaria di Forlì è anche una debuttante assoluta nelle competizioni europee. Ma lo Zraloci Ledenice potrebbe non recitare una parte di secondo piano.

Nella stagione 2016 lo Joudrs Praga ha vinto sia lo scudetto sia la Coppa Cèca, e come da regolamento europeo ha dovuto scegliere il torneo Esf più importante, la Premiére Cup: così, il diritto alla Coppa Coppe l'ha guadagnato il Ledenice grazie al secondo posto nella ceské Extraliga.

A onor del vero, è già da un paio di stagioni che gli "Squali" (Zraloci) di Boemia si sono affacciati fra i top club della Repubblica Cèca. La ragione di questo exploit ha un nome e un cognome: Veronika Peckova.
Peckova è una delle lanciatrici più forti d'Europa, ha appena vent'anni ma è una giocatrice ormai familiare alla Poderi dal Nespoli, che l'ha affrontata due volte nelle ultime esperienze europee, quando il Ledenice l'ha prestata allo Joudrs per il torneo del momento: vittoria e trionfo forlivese nell'edizione 2015 di Coppa Coppe, rivincita delle céche lo scorso anno in Coppa Campioni.

Lo Zraloci quest'anno ha arruolato altre due esperte giocatrici in uscita dallo Joudrs, vale a dire Petraskova e la saettante Pfeiferova, e nel roster è presente anche la nazionale Halakucova, che quest'anno si è vista in Italia per una partita con la casacca del Legnano.
In pedana a dare il cambio alla Peckova c'è un'altra vecchia conoscenza forlivese, l'austriaca Martina Lackner. Ma gira che ti rigira, alla fine della fiera dipenderà tutto da Peckova e dalla resistenza del suo braccio. C'è da attendersi che il suo utilizzo sarà dosato col bilancino: nella Première Cup 2016 il manager dello Joudrs la risparmiò per tutta la prima fase, la fece arrivare fresca al Page System, e il resto della storia Forlì lo conosce bene.

A parte questo, del Ledenice non si sa nient'altro. Seguendo la tradizione cèca, dovrebbe comunque trattarsi di una squadra in generale disciplinata e poco incline agli errori, con un attacco che cerca di mettere il più possibile in gioco la palla.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: con Peckova in pedana è da prime quattro

Vigilia di coppa

La Poderi dal Nespoli trascorre una vigilia tranquilla e si prepara a scendere in campo per la prima partita di Coppa Coppe, contro il Ledenice di Veronica Peckova. Pazienza se l'avversario è difficile, tanto prima o poi le migliori bisogna affrontarle: però sarebbe stato meglio avere a disposizione anche Sierra Hyland, e invece la lanciatrice statunitense potrà unirsi alle compagne soltanto dalla serata di lunedì e deve saltare il match inaugurale.
Stando così le cose, il manager Soça sceglierà il lanciatore partente fra Karla Claudio e Ilaria Cacciamani. Play ball alle 11.15 e occhio alle temperature: è prevista una giornata alquanto calda, e si dice sia solo la prima di una settimana ferocemente torrida.

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Al gruppo forlivese si è aggiunto Flavio Arena, il tecnico di Cairo Montenotte conosciuto e apprezzato in tutto l'ambiente del "batti e corri". Arena è ricordato per il suo lavoro a La Loggia, e in campo continentale ha fatto a lungo parte del Dornbirn Sharx, club austriaco che alla fine del decennio scorso conquistò tre podi in Coppa Campioni, compresa la storica vittoria nell'edizione di Legnano 2009 (Forlì arrivò terza).
Arena collaborerà con lo staff tecnico romagnolo, e il suo lavoro non può che essere il benvenuto in un torneo così difficile e complicato.