Non si può parlare dello Joudrs Praga senza partire da Tomàs Kusy, manager storico della squadra boema. C'era già lui nel dug out ad agosto 2005 quando Forlì e Joudrs si sono affrontati per la prima volta, e da allora sono passati tanti anni e tante sfide, quasi sempre vittorie forlivesi tranne in un caso, Coppa Campioni di Ronchi 2016 quando lo Joudrs-corretto-Peckova ruppe il sortilegio e superò la Poderi dal Nespoli per volare in finale. Ma non è questo il punto.
Con il tempo, Kusy è diventato assistent coach della Nazionale, e in occasione del torneo di qualificazione olimpica ha fatto un numero da fuori di testa, come ben raccontato da Mario Salvini sul suo blog della Gazzetta dello Sport.
In quella partita c'erano parecchie giocatrici che rivedremo in campo oggi: da una parte le "nostre" azzurre Ilaria Cacciamani, Erika Piancastelli e Beatrice Ricchi; e dall'altra, con la maglia arancione dello Joudrs, Coufalová, Jakešová, Rendlová, Weissová, e c'era anche Klimplová che però è infortunata.
Le nazionali dello Joudrs occupano la parte alta del line up e costituiscono un ordine di battuta più che valido. La Seconda base Jakešová fa il leadoff da una vita, seguita nell'ordine dal Prima base Weissová e dal battitore più esperto, Eva Rendlová, ex Macerata degli anni belli, la quale giocava esterno centro e adesso fa il dp: dopo quattro giornate di torneo ha la miglior media battuta della Coppa, davanti a Piancastelli e Tuk, per dire. Julie Coufalová è la quarta del line up ed insieme a Rendlova è quella con la legnata forte, quella cui prestare maggiore attenzione.
Per la coppa sono state inserite nel roster due comunitarie: l'olandese Lorraine Kieft, catcher del DSS Haarlem (Forlì l'ha incontrata nella Coppa Coppe 2017, a Caserta), buon ricevitore ma con basse percentuali nel box; e la giovane lanciatrice Katelyn Humhej, praghese che però studia e gioca a Long Island University, è tornata per disputare Europei e Qualificazioni Olimpiche, ed è rimasta anche per la Coppa Coppe.
La rotazione dei lanciatori include Adela Linkova, seconda solo a Peckova nelle statistiche della Extraliga žen, e la cara vecchia Lucie Zappova.
Ma se c'erano delle aspettative, sono andate completamente disattese. Già lo Joudrs è uscito dalla prima fase passando per un buco stretto, grazie a un successo all'ultimo respiro contro il Moskovia. Le praghesi hanno restituito il credito con la fortuna nel match con il Rivas, dilapidando nel finale un vantaggio di 6-1 e buttando nel wc agli extra inning un successo fatto e finito. L'umiliante 0-10 subito dal Sokol ha soltanto aggiunto sale sulle ferite di una squadra apparsa in fase declinante.
Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: forte in attacco ma i lanciatori, buoni sulla carta, in coppa sono stati disastrosi
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venerdì 23 agosto 2019
La finale è con il Terrasvogels
Alla fine il verdetto è stato quello più pronosticato. La finale di Coppa vedrà in campo Forlì contro il Terrasvogels, che ha superato il Rivas Vaciamadrid con il punteggio di 5-4. Non è stata però una passeggiata di salute per le olandesi.
E' stata una partita divertente e ricca di emozioni. Le due squadre si sono prese a mazzate, nel senso buono del termine: al vantaggio iniziale delle iberiche ha risposto un fuoricampo interno di Szalay (oppure una maialata dell'esterno sinistro del Rivas, dipende dai punti di vista). Rivas di nuovo avanti al terzo con solo homer di VanGurp, e controsorpasso immediato del Terrasvogels con una raffica di valide. Le olandesi allungavano con un'altra smazzolata oltre la rete di Starrenburg e una battuta di Tuk che passava sotto le gambe di VanGurp.
Pronta era la replica iberica con un fuoricampo da due punti di Sprengers, ma la rimonta si fermava lì. Un ultimo sussulto all'ultimo attacco portava le spagnole con i corridori agli angoli ma Sprengers batteva un innocuo pop in diamante e i sogni del Rivas si spegnevano.
Nota che può essere interessante: il Terrasvogels ha alternato le due lanciatrici americane: la partente Bandimere è stata rilevata dopo 54 lanci da Sertic, che a sua volta ne ha effettuati 60. Per la finale contro la Poderi dal Nespoli a questo punto è quasi certo che inizi di nuovo Bandimere, cui è stata risparmiata una fatica supplementare.
E' stata una partita divertente e ricca di emozioni. Le due squadre si sono prese a mazzate, nel senso buono del termine: al vantaggio iniziale delle iberiche ha risposto un fuoricampo interno di Szalay (oppure una maialata dell'esterno sinistro del Rivas, dipende dai punti di vista). Rivas di nuovo avanti al terzo con solo homer di VanGurp, e controsorpasso immediato del Terrasvogels con una raffica di valide. Le olandesi allungavano con un'altra smazzolata oltre la rete di Starrenburg e una battuta di Tuk che passava sotto le gambe di VanGurp.
Pronta era la replica iberica con un fuoricampo da due punti di Sprengers, ma la rimonta si fermava lì. Un ultimo sussulto all'ultimo attacco portava le spagnole con i corridori agli angoli ma Sprengers batteva un innocuo pop in diamante e i sogni del Rivas si spegnevano.
Nota che può essere interessante: il Terrasvogels ha alternato le due lanciatrici americane: la partente Bandimere è stata rilevata dopo 54 lanci da Sertic, che a sua volta ne ha effettuati 60. Per la finale contro la Poderi dal Nespoli a questo punto è quasi certo che inizi di nuovo Bandimere, cui è stata risparmiata una fatica supplementare.
Credevo acqua, ma non tempesta
Il terzo inning tirava avanti già da più di 20', e la partita non aveva più storia già da un po', Forlì avanti 9-0 e Terrasvogels alla deriva. Courtney Gano in battuta sparava un missile che non solo valeva il 10-0, ma che per poco non faceva la pelle al lanciatore avversario.
A quel punto un anonimo spettatore si lasciava sfuggire "misericordia". La sintesi della partita era lì.
Finiva poi 12-0, per la cronaca, e a memoria si tratta del successo più largo di una squadra italiana contro una olandese nelle coppe europee. La Poderi dal Nespoli approda in finale, se la merita proprio: troverà forse le olandesi, forse le spagnole, Rivas e Terrasvogels si daranno battaglia venerdì pomeriggio e resta tutto da vedere se la scoppola presa da Forlì lascerà degli strascichi negli umori delle pluricampionesse dei Paesi Bassi.
Ma tutto questo a Forlì importa il giusto: le romagnole si godono la finale ritrovata quattro anni dopo Praga 2015, e nel mezzo tanti bocconi amari.
Poderi dal Nespoli - Terrasvogels ha avuto storia e senso per i primi due inning. Le olandesi, maestre di tatticismi, non si sono nascoste ed hanno mandato in campo le titolari. C'era giusto il terzo lanciatore, Roos-Marijn Kramer, ma questo è dipeso dalla rotazione delle partite precedenti: Forlì l'ha gestita in modo da arrivare a schierare Sarah Pauly fresca e riposata. E Pauly ha disposto del line up avversario in 44 lanci, lasciando al piatto sette battitori e concedendo appena una valida. Valida su cui si è vista la più bella azione della serata, sassata rasoterra di Starrenburg e tuffo di "Coco" Gano che bloccava la pallina e per poco non faceva l'out in Prima.
Al cambio di turno, l'attacco forlivese marcava il territorio con quattro ball a Maulden e home run di Vincent. Sul 2-0 si arrivava al terzo turno: e quando Lisa Maulden iniziava depositando oltre la recinzione la sua classica battuta in corsa, si è capito che non sarebbe stata una sera normale. Da quel momento per le olandesi iniziava una sofferenza senza fine, una mezz'ora da incubo in cui tutte ma proprio tutte le forlivesi, dalla prima all'ultima del line up, colpivano una valida o battevano a casa un punto.
C'è ancora da giocare una partita, di nuovo alle 20.30 sotto i riflettori contro lo Joudrs. Il match non cambierà di una cippa il destino di entrambe: le boeme sono state bastonate anche dal Sokol nel derby praghese, finiranno ultime nel girone e disputeranno la finalina per il quinto posto. Sono sembrate una squadra al crepuscolo.
A quel punto un anonimo spettatore si lasciava sfuggire "misericordia". La sintesi della partita era lì.
Finiva poi 12-0, per la cronaca, e a memoria si tratta del successo più largo di una squadra italiana contro una olandese nelle coppe europee. La Poderi dal Nespoli approda in finale, se la merita proprio: troverà forse le olandesi, forse le spagnole, Rivas e Terrasvogels si daranno battaglia venerdì pomeriggio e resta tutto da vedere se la scoppola presa da Forlì lascerà degli strascichi negli umori delle pluricampionesse dei Paesi Bassi.
Ma tutto questo a Forlì importa il giusto: le romagnole si godono la finale ritrovata quattro anni dopo Praga 2015, e nel mezzo tanti bocconi amari.
Poderi dal Nespoli - Terrasvogels ha avuto storia e senso per i primi due inning. Le olandesi, maestre di tatticismi, non si sono nascoste ed hanno mandato in campo le titolari. C'era giusto il terzo lanciatore, Roos-Marijn Kramer, ma questo è dipeso dalla rotazione delle partite precedenti: Forlì l'ha gestita in modo da arrivare a schierare Sarah Pauly fresca e riposata. E Pauly ha disposto del line up avversario in 44 lanci, lasciando al piatto sette battitori e concedendo appena una valida. Valida su cui si è vista la più bella azione della serata, sassata rasoterra di Starrenburg e tuffo di "Coco" Gano che bloccava la pallina e per poco non faceva l'out in Prima.
Al cambio di turno, l'attacco forlivese marcava il territorio con quattro ball a Maulden e home run di Vincent. Sul 2-0 si arrivava al terzo turno: e quando Lisa Maulden iniziava depositando oltre la recinzione la sua classica battuta in corsa, si è capito che non sarebbe stata una sera normale. Da quel momento per le olandesi iniziava una sofferenza senza fine, una mezz'ora da incubo in cui tutte ma proprio tutte le forlivesi, dalla prima all'ultima del line up, colpivano una valida o battevano a casa un punto.
C'è ancora da giocare una partita, di nuovo alle 20.30 sotto i riflettori contro lo Joudrs. Il match non cambierà di una cippa il destino di entrambe: le boeme sono state bastonate anche dal Sokol nel derby praghese, finiranno ultime nel girone e disputeranno la finalina per il quinto posto. Sono sembrate una squadra al crepuscolo.
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