SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA ITALPOSA FORLI'


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lunedì 20 agosto 2018

Giorno di festa

Non avrebbe senso per Forlì montarsi la testa dopo il 10-0 d'esordio con le svizzere, ne ha ancor meno per la strapazzata rifilata alle Hoboken Pioneers, annichilite con un primo inning da 11 punti. La partita si è poi trascinata fino al 13-0 finale, parecchi cambi e un po' di stanchezza mentale, tanto non si poteva giocare al massimo.

E una precisazione immediata: le Pioneers di questa sera non erano neanche l'ombra di quelle che dodici mesi fa diedero a Forlì un solenne dispiacere. Squadra molto diversa, non solo senza Meadows ma anche senza le lanciatrici americane, che il manager delle Pioneers aveva "speso" nel pomeriggio, ahilui inutilmente vista la netta sconfitta contro Les Comanches di Eva Trevisan.
Quindi niente Gilham, niente Lindgren, è rimasta nel dug out anche la Snow che è un ottimo battitore: quello che ha giocato contro la Poderi dal Nespoli non era insomma il miglior Belgio possibile. Va tenuto presente.

Però Forlì non ha fatto sconti. Evelyn de Wolf, questa la sventurata partente delle Pioneers, oltre ad avere seri problemi di controllo (cinque basi ball, due delle quali a diamante carico) è stata fatta a brandelli dall'attacco romagnolo. Un doppio di Aldrete e un triplo di Vincent stampatosi sulla barriera esterna sono stati i lampi serali di un line up nuovamente in doppia cifra di valide e di segnature.

Al netto dei facili entusiasmi, è stato un bel modo di chiudere la giornata inaugurale di coppa e far felice un pubblico folto fin da subito. Gli spalti erano gremiti e la cerimonia inaugurale è stata semplice e perfetta. C'è stato tifo, le ragazze della Poderi dal Nespoli senz'altro ne hanno avuto e ne avranno solo da guadagnare. Una bella serata in una bella cornice di gente e di autorità.

Domani è veramente un altro giorno. Forlì se la vede al pomeriggio con le tedesche di Mannheim (campo 2, attenzione) e in prime time serale con Peckova e il suo Ledenice, campionesse céche.
Sale il livello.

Le avversarie di Forlì (2): Hoboken Pioneers

Gli avversari forlivesi della prima giornata hanno una cosa in comune: sia Therwil che Hoboken si sono laureati campioni sia nel softball che nel baseball.

Le similitudini finiscono qui. Gli Hoboken Pioneers, polisportiva con sede ad Anversa, hanno una lunga tradizione soprattutto nel baseball, mentre la sezione di softball è relativamente recente. Tre i titoli nazionali vinti (2014, '15 e '17), e anche quest'anno le Pioneers stanno menando le danze: sono approdate ai playoff vincendo la regular season e nel momento della pausa estiva stanno guidando la poule scudetto.
A livello continentale il miglior risultato è arrivato nella Coppa Coppe dello scorso anno, quando le belghe riuscirono a entrare nelle prime quattro sbattendo fuori proprio Forlì. Sconfitta dolorosa e meritata, tuttavia piace pensare sia servita da lezione.

Stavolta però è un altro giorno, un'altra coppa, un altro discorso. Diversa è Forlì, diverse soprattutto sono le Pioneers, se non altro perché manca il carnefice della Poderi dal Nespoli, vale a dire Lindsey Meadows, la lanciatrice americana (naturalizzata olandese) che è infortunata e ha saltato i recenti Mondiali; e non c'è più il catcher olandese Laura Wissink, l'anno scorso miglior battitore delle Pioneers, rientrata in patria per giocare con il Tex Town. Non c'è nemmeno Jana Wouters, che nel campionato fa parte della rotazione principale dei lanciatori; non convocata, semplicemente.
Il gruppo restante è composto da veterane: Goosen e Lindgren, nate nel 1982, van der Meiren che è del 1983, Gwendy deJaegher, 43 anni appena compiuti.

Sui rinforzi di Coppa il discorso si fa interessante. Intanto c'è Kelly Sheldon, che in campionato gioca con Bussolengo e che quindi in questa manifestazione scenderà in campo contro le sue compagne di squadra. Anche qui, facciamoci delle domande.
Per la coppa è arrivata anche una batteria made in Usa: Haley Gilham, lanciatore da Chico State (Sacramento), ed Elizabeth Snow, già catcher per Albany University. Le due hanno avuto buone cifre durante la carriera al college, e continuano ad averle ora che giocano in Olanda con il Roef!, società di Morgestel, attuale terza forza della Golden League olandese, probabilmente l'unica squadra al mondo con un punto esclamativo nel nome.

La rotazione dei lanciatori alternerà proprio Gilham e l'americana Andrea Lindgren, una carriera fra Belgio e Olanda (soprattutto Osterhout Twins, ma la ricordiamo in Coppa Coppe con le Borgerhout Squirrels tanti anni fa).

Ricordiamo i precedenti. Pioneers e Forlì si sono già incontrati tre volte nelle competizioni continentali: nel 2010, Coppa Coppe di Haarlem, le romagnole vinsero 11-0; nel 2016, Premiére Cup, finì 10-0. L'anno scorso, come accennato, il match si chiuse 1-0 per le belghe agli extra inning.

Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: senza Meadows è un'altra squadra; da verificare la forza della batteria americana

L'esordio che ci voleva

Non è da una partita del genere che "si parrà la nobilitate" di Forlì. E tuttavia è sempre cosa buona e giusta iniziare l'avventura in Coppa con un successo rotondo e veloce. Soprattutto veloce, visto il feroce sole di agosto che picchiava sul diamante romagnolo.

La Poderi dal Nespoli si è sbarazzata delle Therwil Flyers in poco più di un'ora: è finita 10-0 con sospensione al quarto inning per "manifesta". E a parte alcune statistiche, non c'è tanto da dire: il divario tecnico fra le due squadre è apparso esagerato, le svizzere non hanno messo a segno nessuna valida. Undici invece le legnate romagnole; spiccano due fuoricampo, i primi del torneo, messi a segno rispettivamente da Emily Vincent (un solo homer al 2° turno) ed Erika Piancastelli (bastonata da due punti al 3°). Percorso immacolato per Veronica Onofri, 2/2 e 3 punti battuti a casa. Forlì ha chiuso il primo attacco sul 5-0, e già a quel punto il match era in cassaforte.
In pedana c'è stato l'atteso esordio di Carley Hoover: in batteria con Annie Aldrete, la lanciatrice americana ha lasciato al piatto 8 battitori sui 10 affrontati e ha lavorato in tutta sicurezza. Ovviamente andrà valutata contro avversari più consistenti.

La Poderi dal Nespoli torna in campo per la partita serale: dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione della Premiere Cup, le forlivesi affronteranno le belghe di Hoboken, che in mattinata sono state nettamente superate dalle francesi del Tolone. Play ball alle 20.30 sotto i riflettori.

Le avversarie di Forlì (1): Therwil Flyers

Per il battesimo di coppa, il calendario ha evitato alla Poderi dal Nespoli uno scontro diretto, e ha scodellato un avversario con il quale sulla carta il divario tecnico è ampio, vale a dire la rappresentante della Svizzera. Meglio così, la partita di esordio porta con sè tante di quelle sensazioni, tante di quelle variabili emozionali, che la metà basta per avere un approccio al match poco consono. E poi si gioca sul campo 2, quello con il diamante in erba, sul quale le rossocrociate sono già abituate a difendere, mentre Forlì dovrà ambientarsi un altro po'.

Le Therwil Flyers rappresentano una delle società più vecchie e titolate del softball elvetico, fondata nel 1985 e vincitrice di 12 scudetti. Il club Flyers ha anche una valida sezione di baseball, che a sua volta ha vinto una dozzina di titoli nazionali. Di più: nelle ultime due stagioni, Therwil ha fatto l'en plein in tutte e due le discipline.

Di solito il campionato svizzero di "palla soffice" è una questione proprio fra Therwil e Eagles Lucerna, una rivalità che procede pressoché ininterrotta dal 2000. Quest'anno al vertice si sono inserite le Barracudas Zurigo, un po' a sorpresa ma anche no: le Barracudas avevano monopolizzato il softball rossocrociato per tutti gli anni '90 (nell'edizione di Forlì 1998 c'erano loro, in poule B), ed il loro ritorno in auge è importante -come si suol dire- "per il movimento".

A guidare le Flyers, dentro il campo e fuori, è la basilese Adeline Glauser, neanche trent'anni, che riveste il ruolo di allenatore-giocatore; nel 2017 è stata l'Mvp del campionato svizzero. Gioca lanciatore, e ad affiancarla ed aiutarla ci sono due americane: Noelle Johnson, uscita nel 2016 da Utah State, tesserata solo per la coppa; e Manda Cash, mancina dell'Ohio con un ERA piuttosto alto per la SuperLiga SBSF, il campionato della Confederazione Elvetica. L'altra americana stagionale fissa è il catcher Lexi Goranson che ha giocato a Portland State ed è poi rimasta nell'ambiente del softball facendo l'assistent coach all'università di Texas El Paso; il suo head coach è Tobin Echo-Hawk, che nel 2003 fu Mvp del campionato italiano, giocava a Caronno.
A chiudere questo corto-circuito fra Svizzera. Usa e Caronno c'è la notizia che, per la coppa, le Flyers si sono assicurate i servigi di Melany Sheldon, interno della Rheavendors Caronno.

Quanto al resto, in squadra c'è ancora la veterana Melanie Wanner, classe 1976, già vista a Forlì con Therwil nell'edizione 2003 di Coppa Campioni; rimane tuttora il miglior battitore della SuperLiga. In squadra c'è anche l'altra quarantenne Nadine Hager, gioca esterno ed è titolare fissa.
Facciamoci pure delle domande.

Sono due i precedenti fra Therwil e Forlì: a uno si è appena fatto cenno, quello del 2003, che finì 8-3 per la Fiorini. L'altro è recente, risale alla Coppa Coppe 2015 e si chiuse 10-0 al 4o inning.

Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: ancora un passo indietro rispetto al softball europeo. Da ottavo posto.