SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA ITALPOSA FORLI'


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mercoledì 18 agosto 2021

Crudele, questo sport

Forlì - Roef! era una partita attesa. Era l'ennesima replica della storica rivalità fra Italia e Olanda; era uno scontro diretto per l'accesso alle finali di Premiere Cup; era un match fra squadre di qualità; era tutto questo e tante altre cose ancora. Non ha tradito le aspettative. Macché tradite: le ha superate tutte.

La Poderi dal Nespoli è stata avanti e poi indietro, ha rischiato di essere travolta ed è rimasta in piedi, ha inseguito a lungo, ha pazientato, ha sorpassato ed è stata a un soffio dal vincere una prima volta; ha rischiato di gettare alle ortiche il risultato, non in una ma in due circostanze, si è trovata con le spalle al muro, e poi ha acciuffato prima di nuovo il pari ed infine il successo con le ultime gocce di energia.

Si è visto di tutto: legnate profonde, un fuoricampo da infarto, un'espulsione, giocate splendide e sciocchezze banali. E si è vista l'essenza del softball, uno sport dove la partita non puoi mai darla per finita.
Forlì - Roef! è stata una partita emotivamente incredibile, palpitante, commovente, feroce, spietata, isterica. E crudele, perché alla fine qualcuno ha dovuto perdere: e per fortuna di chi scrive e di chi legge, stavolta sono state le romagnole a trovarsi dalla parte giusta.
Una delle più belle partite della lunga storia di Forlì. Che, almeno stavolta, può godersela.

Finisce dunque con una vittoria della Poderi dal Nespoli agli inning supplementari, 6-5. E' un successo che mantiene Forlì ancora in corsa per le prime piazze, ma che neppure elimina le olandesi: però a questo punto tutto può ancora succedere, e a due giorni dalla conclusione della fase preliminare tutte le combinazioni sono ancora aperte.

Troppe cose sono successe per raccontarle tutte. Meglio saltare l'inizio, un inizio in cui la Poderi dal Nespoli era passata per prima in vantaggio e aveva poi subito le folate del Roef!: e questa sarebbe la quinta classificata del campionato olandese? e questa sarebbe la squadra da 36 errori difensivi?
Sotto 1-3, Forlì aveva il grande merito di non sbandare e di pazientare. E al 6° inning aveva la sua chance: singolo di Brookshire, triplo di Ricchi e 2-3. Poi Wissink faceva una sciocchezza imperdonabile e nel contestare platealmente una chiamata arbitrale si faceva cacciare fuori. Hyland nel box, il manager del Roef! sceglieva di regalarle base per giocarsi Cacciamani... che lo ripagava con un doppio a sinistra che portava Forlì avanti 4-3. Ed eravamo solo all'inizio.

Settimo inning, turno alto, attacco olandese, subito Forlì fa due out veloci, tocca al catcher Snow che incassa due strike: ne basterebbe un altro per chiudere la contesa, ma Snow è brava a "lavorarsi" la lanciatrice forlivese, e infine spedisce oltre la recinzione il fuoricampo del 4-4. Innervosita, Hyland colpisce Verdaasdonk e la manda in base, e il Roef! subito punisce con la battuta di Los per il vantaggio.
Sotto, 4-5. Forlì ha le spalle al muro: ma Cerioni trova un bel singolo a destra e semina il panico fra le olandesi: cambio lanciatore, entra Merkx per l'americana Littlejohn (alias Watkins), fin lì eccellente. Non basta: singolo di Vigna, singolo di vanGurp, Forlì pareggia 5-5 ed ha di nuovo l'occasione per chiudere, ma stavolta sono brave le avversarie. Inning supplementari.

Tocca prima al Roef!, che avanza i corridori in Seconda e Terza, ma una titanica Hyland lascia al piatto Litgvoet (miglior battitore della Nazionale e del campionato olandese, non va dimenticato), e poi la difesa fa il terzo out.
Tocca alla Poderi dal Nespoli. Hyland per regola è il corridore che parte dal cuscino di seconda, nel box va Cacciamani. Per Ilaria è la giornata del destino: pochi minuti prima aveva già salvato Forlì, adesso le regala la più dolce e sofferta delle vittorie: singolo profondo al centro, Hyland corre a segnare, le compagne pazze di gioia sommergono la lanciatrice azzurra, sugli spalti e a bordo campo il tifo e il delirio sono immensi, è un comune sentire. Ci si rende conto di aver visto una partita speciale.

Domani è già un altro giorno. Per giovedì 19 il calendario prevede alle 15 le francesi del St. Raphael, uniche ancora a secco di vittorie; e in serata il Bollate detentore della Coppa, unica squadra a non aver ancora perso e grande favorito dai pronostici.

Le avversarie di Forlì (5): Roef! Moergestel

Non fosse per il RusStar, il premio "Sorpresa 2021" andrebbe di diritto al Roef!, squadra che rappresenta i Paesi Bassi grazie alla vittoria nella Dutch Golden League 2019.
Il Roef! (rigorosamente con il punto esclamativo) è di Moergestel; si trova nel Brabante, siamo quindi dalle parti di Eindhoven, s'Hertogenbosch e Oosterhout. Del tutto fuori dal solito circuito: il Roef! è solo la quinta squadra che non giochi ad Haarlem a vincere il campionato, e per gli olandesi è una notiziona.
Per la cronaca, le altre scudettate non-Haarlem sono state l'Alkmaria Victrix (2012), il Tex Town di Enschede (2008 e 2009), le Gambro Twins di Oosterhout ('94), ed il glorioso Bussum (parecchie volte).

Quella del Roef! è una polisportiva che ha anche la palla soffice; ma fino a due anni fa il fiore all'occhiello era la squadra di pallamano femminile, che gioca in serie A. Il softball invece ne ha dovuta fare di gavetta: ancora nel 2007 retrocedeva dalla 2. alla 3. Klasse (tipo: dalla C alla D), ma subito si rialzava, e iniziava a pensare più in grande. Nel 2010 ha vinto uno spareggio con Onze Gezellen ed è salito in Silver League (la A2), dove è rimasto fino al 2016, quando è passato il treno giusto: allargamento della Golden League, viene organizzato un mega-playoff-promozione a sei squadre (con tante vecchie conoscenze: Bussum, Amsterdam Pirates, le Centrals...), e nel match decisivo, contro l'Utrecht, il Roef! passa per un buco stretto e si piglia la A1.

In Golden League il Roef! ha preso tempo per assestarsi, e nel 2019 gli astri si sono allineati una seconda volta: ai playoff la squadra si rinforzava con Logan Moreland e andava a vincere la finale contro un Olympia Haarlem che in pochi giorni aveva perso i due lanciatori migliori, prima Voortman (Giappone) e poi Andringa (infortunata).

L'anno scorso il Roef! ha ribadito la propria qualità, correndo testa a testa con l'Olympia per tutta la stagione prima che il campionato venisse annullato. Quest'anno invece la flessione è palpabile: quinto posto in Golden League, Sparks e Olympia sono lontane, e la qualificazione ai playoff per niente probabile. Le brabantine pagano i pochi alti e molti bassi dei propri lanciatori, un tandem formato dalla nazionale Merkx e dall'australiana Tolmie; quest'ultima soprattutto è venuta meno alle attese, mentre almeno Merkx, al di là di innegabili problemi di controllo (molte basi ball, molti "colpiti") ha una alta percentuale di strike out e concede poche valide. Merkx, o piuttosto la sua brutta copia, la ricordiamo anche due anni fa in Coppa Coppe con le francesi, Les Pharaons d'Evry; sa cavarsela senz'altro molto meglio.

Di contro, il Roef! è una squadra con una vocazione senz'altro maggiore per l'attacco. L'esterno Vies Ligtvoet brilla di luce propria: primo battitore della Golden League (.541), è fra le migliori anche per basi rubate, percentuale di arrivi in base e media "bombardieri". Batte mancino ed è l'indiscusso lead-off dell'ordine di battuta, in cui è seguita dagli altri due battitori più incisivi della squadra, l'Interbase den Duijn e la Prima base Donkers (altra mancina). Tutte giocatrici pazienti ed esperte che sanno guadagnare basi su ball e vanno strike out raramente.
L'attacco in generale è costituito da battitori di contatto, pericolosi dal primo all'ultimo, con l'eccezione del Terza base Verdaasdonk, che si potrebbe definire l'unico slugger.

Oltre a Tolmie, per il campionato è tesserata un'altra straniera, il catcher americano Snow, che dietro al piatto si alterna con Drijvers; per la sola Premiere Cup è arrivato anche un altro pitcher, Sidney Littlejohn (cognome da sposata, Watkins), brillante carriera con Alabama University fino al 2017, attualmente fa il pitching coach in proprio.
Tra i rinforzi in elenco c'è anche Nadine Marinus, una vita con il Tex Town, storica Prima base della nazionale, che aggiunge qualità ad un line up che già ne possiede in abbondanza.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: gli inserimenti di Marinus e soprattutto Littlejohn vanno ad aggiungere ulteriore profondità alla pedana e all'attacco. Se si eccettua una difesa da 36 (!) errori stagionali, l'unica possibile debolezza potrebbe essere il fattore umano e psicologico: il Roef! è al debutto europeo, bisogna vedere come saprà gestire le variabili di una settimana così fuori dal normale.

Insidia scansata

Un'esplosione dell'attacco ci voleva proprio. In attesa del big match pomeridiano contro il Roef!, la Poderi dal Nespoli scansa l'insidia praghese e si sbarazza dello Joudrs a suon di valide. Finisce 13-4, con sospensione per "manifesta" a fine 5°.

La lettura pre-partita si è confermata esatta: buono in attacco, lo Joudrs ha seri problemi in pedana di lancio, e Forlì non ha fatto altro che evidenziarli. Si sono ruotate in tre, e ciascuna è stata "benedetta" da un fuoricampo: la partente Chaloupkova è durata un eliminato e 17 lanci, e già il tabellone diceva 3-0 con solo homer di Vigna; un po' meglio Zoulova, rimossa dal cerchio dopo una bastonata da tre punti di vanGurp. Ha chiuso Linkova, alla quale è toccato il Grand Slam di Brookshire, il momento più spettacolare del match.

L'attacco delle forlivesi è dunque esploso in tutto il suo potenziale, tredici valide in cinque riprese di gioco sono tanta roba. Tutta la squadra ha battuto, e la difesa ha contenuto bene i pur temibili battitori céchi. Anche la pedana romagnola ha fatto una rotazione a tre: partente è stata Leonella Elizabeth, recuperata all'ultimo momento, ma l'olandese ha sofferto pure troppo e concesso tre punti in avvio quando ha dovuto affrontare la parte migliore del line up Joudrs. L'ha rilevata dopo due riprese Sheeley, che ha mosso molto la palla, la difesa ha pensato al resto.
Chiusura per Sierra Hyland, che Juni Francisca ha spedito nel cerchio per gli ultimi tre eliminati. E' appena arrivata, e prima si abitua al clima di Coppa, meglio è.

E ora sotto con le olandesi. Si gioca alle 15, il Roef! è temibile in battuta e solido in pedana di lancio. E' scontro diretto sulla strada verso la finalissima.

Le avversarie di Forlì (4): Joudrs Praga

Due anni fa avevamo lasciato uno Joudrs in disarmo, sesto in Coppa Coppe e preso a smazzolate dal Sokol nel piccolo derby interno al torneo. E adesso lo ritroviamo in Premiere Cup, meritevole vincitore della Extraliga 2020; già, perché (salvo smentite) la Repubblica Céca è praticamente l'unica nazione europea in cui il campionato di softball si è svolto regolarmente. Le neroarancioni si sono rinnovate e riarmate, e si pensava che a Buttrio potessero dire la loro nella lotta per le medaglie. Senonché.

Senonché l'esordio è stato poco incoraggiante. Prima partita, con le russe, lo Joudrs inizia l'ultimo attacco indietro 1-3, e chiude 7-3. Seconda partita, con le Barracudas Zurigo, boeme nella stessa situazione ma il margine stavolta è di cinque lunghezze, 7-12: e il match termina con un surreale 21-12, grazie ai 14 punti segnati nel 7° inning. Terza partita, con gli ex connazionali dell'Apollo Bratislava, lo Joudrs arriva sotto 3-5... e stavolta non c'è redenzione, vincono le slovacche, e lo Joudrs sa che, con Forlì, Bollate, Roef! e Rivas ancora da affrontare, il suo orizzonte rischia di essere limitato.

Premesso che il rinnovamento non vale per la panchina, visto che c'è ancora Tomàs Kusy (il primo Forlì-Joudrs si giocò sul diamante di Ronchi dei Legionari per la Coppa Coppe 2005. Lui c'era), il gruppo delle giocatrici che abbiamo imparato a conoscere ormai è completamente cambiato, anche solo rispetto a 5-6 anni fa. Nello Joudrs che si è presentato a Buttrio è stata ammainata anche l'ultima bandiera: non c'è più infatti Eva Rendlova, per anni la giocatrice-simbolo della squadra. Non c'è più nemmeno la storica Prima base Weissova; anche Jakesova si è fatta un po' da parte, nel senso che ha giocato appena cinque partite, e addio anche a Zappova.

Delle nuove leve, la giocatrice da "cerchietto rosso" è Julia Coufalova, che non è andata agli Europei nonostante con il suo .547 di media sia il miglior battitore della Extraliga. Nel line up praghese batte quarta, è dunque il clean up hitter, il battitore che porta a casa i punti, e infatti è incaricata di chiudere un filotto formato solitamente da Simunkova, Klimplova e Furkova, che sono rispettivamente il terzo, il secondo e il quarto miglior battitore del campionato. Jana Furkova è la nuova Prima base titolare della nazionale, e può battere switch; Klimplova invece, pure lei titolare della Terza base sia nella nazionale che nello Joudrs, batte di mancino pur essendo destra.

E' dunque uno Joudrs tutto dotato per l'attacco, che però in campionato sta pagando dazio causa un parco lanciatori non altrettanto efficace: le praghesi al momento sono prime, ma il Ledenice ha diverse partite da recuperare e può operare un facile sorpasso.
Nel cerchio si spartiscono gli inning Adela Linkova e Anna Zoulova, tutte e due giovanissime, due millennials, e mentre Linkova non ha saputo ripetere la prestazioni degli anni passati (nel 2019 le sue statistiche sono state inferiori soltanto a quelle di Peckova), Zoulova sta avendo una stagione così positiva che le è valsa la chiamata agli Europei, dove però ha lanciato poco.
Solo in Coppa, è al loro fianco l'americana Taylor Ann Ewards, pitcher da Illinois University con cifre non proprio mirabolanti.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: la prima metà del line up può mettere a disagio chiunque; au contraire, i lanciatori sono il chiaro punto debole della squadra. Due stelle che in realtà valgono una e mezzo