SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA ITALPOSA FORLI'


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sabato 20 agosto 2016

Amarezza

Come uno di quei brutti sogni, così brutti che ti sembrano veri. Poi ti svegli e scopri che, sì, è tutto vero.

Forlì - Joudrs, pronti, via, e nei primi 10' è sembrato di rivivere la Coppa Coppe dello scorso anno. Ma al contrario.
Jessica Moore è in pedana, dopo i sette inning con le Sparks ha ancora benzina da spendere e lo staff preferisce tenere Emily Vincent per la eventuale finale con le olandesi. Ma le cose non vanno come sperato: Podzimkova singolo, Pfeiferova bunt (e primo out). Fin qui siamo nei canoni; poi però arrivano rapidamente i guai: Vyborna base ball, lancio pazzo, altra base ball a Jakesova, e diamante pieno. Lemberkova batte addosso a Moore ed è valido per l'1-0, altro singolo di Coufalova che si infila a sinistra fra gli interni ed è 2-0.
Le ragazze sono brave a chiudere senza ulteriori danni; e di lì in poi -anticipando le conclusioni- le céche non saranno più in grado di nuocere, anche se a prezzo di scombinare i piani tattici e spedire nel cerchio Vincent già a inizio di 3o inning, a rilievo di una Moore fuori partita; problemi di controllo e soprattutto di velocità la stavano rendendo un facile bersaglio per i battitori praghesi.

A quel punto però bisogna anche segnare, e qui le speranze della Poderi dal Nespoli si infrangono contro i lanci di Veronika Peckova che, alla faccia degli oltre cento lanci della sera prima, non mostra il minimo cedimento. Contro le sue palle veloci le forlivesi vanno in difficoltà: in totale riusciranno ad arrivare in base solo quattro volte, tre volte su singoli di Vincent e Montanari, più una base ball a Parrish. Forlì mai oltre la seconda base, e puoi avere pochi rammarichi in questo senso proprio perché la lanciatrice dello Joudrs e la sua difesa sono state più brave.

Finisce amaramente il ritorno di Forlì nella massima competizione europea. L'avvio fiammeggiante ci ha illuso tutti. Tre sconfitte in ventiquattr'ore: per due volte contro le olandesi c'è da fare il mea culpa, soprattutto nel match del venerdì sera che è il vero punto di svolta della coppa forlivese. Quanto a oggi, non devi avere recriminazioni contro un avversario che è stato più forte sul campo e perfino nella cabala: è infatti la prima volta in dodici anni che lo Joudrs batte Forlì. E' proprio una pagina che si volta.

La finale a sorpresa sarà dunque tra Harleem Sparks e boeme; fuori tutte e due le italiane, Non può leggersi come una bocciatura del movimento, semplicemente tutto quel che poteva andare male l'ha fatto.

Alla Poderi dal Nespoli non resta che serrare i ranghi e concentrarsi sul campionato. Nulla è perduto. A patto di smaltire le scorie velenose e dolorose di questo terzo posto.

Tafazzi

Tafazzi, ovvero: dell'autolesionismo.

Nei meandri della notte, il pensiero è comunque positivo. Andiamo, Forlì può cavarsela molto meglio di così.

Purtroppo, nel mondo reale, la Poderi dal Nespoli ha scelto il momento sbagliato per giocare la sua partita meno brillante: a parità di valide e in generale di occasioni-punto, sono stati gli errori difensivi a fare la differenza, ben 4 per le romagnole contro 1 solo delle avversarie, e in un match dal risultato stretto fa tutta la differenza di questo mondo. Altra cosa: dei cinque punti olandesi, solo due sono guadagnati su Moore. Ma non è una scusa: anche la lanciatrice americana ha seguito la corrente della squadra: decisamente meno brillante rispetto alla serata di grazia con Bussolengo. Jessie ha sofferto maledettamente i battitori avversari, molto aggressivi nel cercare il contatto con i suoi lanci e a correre sulle basi. Le Sparks hanno messo tanta, tanta pressione su lanciatore e difesa, che ha pagato ogni disattenzione, pagato caro e con gli interessi.

L'attacco di Forlì dal canto suo si è trovato in difficoltà contro le palle veloci di Leonella Elizabeth, sulla carta il quarto lanciatore delle olandesi, sul campo un brutto pesce per la Poderi dal Nespoli. Nel box prove maiuscole per Grifagno e Parrish (3/4 per entrambe); singoli anche per Laghi, Montanari e Moore, nove valide totali. Non è bastato.

Il ko non compromette il cammino in coppa, e nemmeno il pensiero positivo, ma costringe le ragazze a passare dalla strada più lunga: prima bisogna vincere il match cosiddetto di "ripescaggio", dove a sorpresa la Poderi dal Nespoli troverà lo Joudrs Praga, che ha eliminato il favorito Bussolengo nel vero e proprio "venerdì nero" delle italiane in coppa (ha perso anche Legnano in Coppa Coppe, e chi si immagina anche solo un accenno di schadenfreude fa il processo alle intenzioni).
Lo Joudrs ha avuto una prova formidabile da Veronika Peckova, e la rimanderà in pedana a dispetto degli oltre 100 lanci effettuati, su questo non c'è dubbio. Toccherà all'attacco romagnolo trovarle le misure prima che la partita si imbrogli, come successo a Bussolengo. La gara con le boeme è in programma alle 12.00; a lanciare per Forlì, Emily Vincent. In caso di vittoria, la finalissima si gioca alle 17.00, ma meglio procedere un passo alla volta.

Le piccole note di cronaca dicono che, dopo essere passata in svantaggio al 2o inning, la Poderi dal Nespoli ribaltava la situazione al 3o grazie a tre valide ravvicinate (triplo per Grifagno). Poi un guasto all'impianto di illuminazione faceva sospendere la partita e raffreddava il clima e gli spiriti agonistici. Pure troppo: alla ripresa del match Forlì accusava un passaggio a vuoto, un inning in cui subiva quattro punti, tabellone sul 2-5 e partita in salita.

Ma Forlì si riprendeva, riduceva le distanze al 6o turno (doppio di Parrish, valida di Moore) e aveva la prova d'appello proprio sul finale: Vincent in base colpita, valida di Parrish, altra valida di Montanari ed era 4-5. Ma il lieto fine non arrivava: con Parrish sul cuscino di Terza, le Sparks difendevano bene una battuta in diamante e facevano il ventunesimo out.

Si riparte dallo Joudrs e dal sole di mezzogiorno. A questo link, lo streaming della partita

venerdì 19 agosto 2016

Ebbrezza

Arriva la prima battuta d'arresto per la Poderi dal Nespoli Forlì. Uno stop indolore, per fortuna: la classifica della fase iniziale vede Forlì appaiata in vetta con le stesse olandesi e Bussolengo. A parità anche di classifica avulsa (le tre squadre si sono sconfitte l'un l'altra), viene preso in considerazione il minor numero di punti subiti negli scontri diretti: Forlì è a -4 ed è prima, le Sparks con -5 seconde, infine terzo Bussolengo con -11.

La sostanza della sconfitta è maturata in un primo inning in cui olandesi hanno fatto una delle loro proverbiali folate: grande aggressività in battuta e sulle basi, con due singoli e un errore segnavano presto l'1-0, che diventava 3-0 su un doppio attaccato alla recinzione di Anneveld (un castigo in battuta, 3/3 e tre punti battuti a casa).

Lo svantaggio era come uno schiaffo, forse aveva l'effetto di togliere alle forlivesi l'ebbrezza per la vittoria della sera prima, o forse serviva una scossa. Piedi per terra, testa in partita, le ragazze erano brave ad evitare un passivo peggiore, le Sparks "morivano" a basi piene. Poteva iniziare la rimonta.

Per un po' era un lungo e doloroso sprecare: Forlì lasciava due corridori in base, e sempre il corridore in Terza, sia al 2o inning che al 4o che al 5o. Per inciso alla fine saranno otto i corridori rimasti in base per Forlì, che però, dai e dai, al 6o inning riapriva il risultato. Doppio di Parrish, base gratis a Montanari, avanzamento su lancio pazzo di deWeert, e grazie a due rimbalzanti in diamante prima di Zauli e poi di Moore era 3-2.

Le Sparks mandavano in pedana Scheele per deWeert, ma Forlì ormai era in corsa. Triplo di Grifagno e singolo di Vincent, 3-3.
Al cambio di attacco, l'ultima parola era però olandese. Fatale un altro errore difensivo che lasciava Maaike Blaauwgeers salva in base. La difesa riusciva ad eliminare sia la gemella Anne sia van Dalen, ma poi era il turno dell'implacabile Anneveld, sulla cui profonda valida in mezzo agli esterni arrivava il 4-3 finale.

Per effetto del piazzamento finale, la Poderi dal Nespoli ripeterà questa sera alle 21 la sfida contro Haarlem: chi vince va direttamente alla finale di sabato pomeriggio delle 17.30, chi perde giocherà al sabato mattina il match di ripescaggio contro la vincente di Bussolengo - Joudrs Praga, piazzatesi rispettivamente al terzo e quarto posto; chi vince questo ripescaggio sarà l'altra finalista.

In pedana Forlì avrà Jessica Moore. Quanto alle Sparks, dovrebbero scegliere Scheele, anche se nel match della mattina ha tirato l'ultimo inning; in alternativa c'è Soumeru, pitcher di grandi effetti che a Forlì storicamente ha sempre dato fastidio.

A questo link lo streaming diretto della partita.

Le avversarie di Forlì (8): Haarlem Sparks

Le solite olandesi, le solite Haarlem Sparks. Anni e anni e anni di scontri diretti, ne abbiamo già parlato in queste pagine, quattordici partite in un ventennio, il "primo contatto" fu nel 1997, per la cronaca vinse 5-0 Forlì. Che alla fine andò a prendersi la Coppa Campioni.

Rispetto all'ultimo match con Forlì, la buona notizia è che non c'è più la nemesi forlivese (e italiana) Debbie Connor, il Grand Slam nella semifinale 2014 rimane la sua ultima prodezza contro le romagnole. In generale, le "Scintille" di Schoterbos si sono parecchio rinnovate: oltre alla Connor, non ci sono più né Bloeming né Spel (passate al DSS Haarlem), né Kosterink (mvp della Coppa Coppe 2014), né Gosewehr (DSS e in Coppa con Bussolengo). Sono arrivate le gemelle Blauwgeers e Leonella Elizabeth dal disciolto Alkmaar, e il seconda base Kiki Draaijer dall'altrettanto disciolto Gryphons.
Altro nuovo arrivo, Ginger deWert ex Terrasvogels, che nella rotazione dei lanciatori si aggiunge alle confermate Scheele e Soumeru, Restano battitori pericolosi come Tuk, Anneveld e l'emergente Maxine van Dalen, un prima base che studia e gioca ad Oklahoma City e si comporta molto bene con la mazza.

Nella Hoofdklasse le Sparks sono prime ma non imbattibili, in campionato non dominano come negli ultimi cinque anni. Da quel che si è visto in questa coppa, vanno a folate: a volte in attacco sono semplicemente irresistibili, a volte si attorcigliano nelle proprie insicurezze.

Play ball sotto il sole delle 13.30. Se Forlì vince chiude la fase preliminare al primo posto, con Bussolengo secondo; se vincono le Sparks si ricorre al conteggio dei punti subiti nella classifica avulsa degli scontri diretti.
Pedana di lancio forlivese con dubbio fra Vincent e Cacciamani; le olandesi, che hanno bisogno di vincere per non essere costrette a partire dal terzo posto, risponderanno con deWert oppure Soumeru, dato che Scheele ha lanciato giovedì pomeriggio nella sconfitta contro Bussolengo.

Pazzesco

Cosa vuoi dire di una partita del genere? contro Bussolengo, che è campione in carica, che l'anno scorso ti ha battuto in finale scudetto, che quest'anno degli scontri diretti di campionato ne ha vinti tre su quattro, che ha investito tanto su questa coppa? Di solito queste partite le affronti con un sano timore reverenziale, e vedi come va.

E' andata bene. Molto, molto bene.

Alla fine Forlì non ha vinto: ha stravinto, 10-0 e interruzione al 4o inning per "manifesta inferiorità". E obiettivamente non è la vittoria a essere incredibile, è la dimensione del punteggio, inimmaginabile in una partita fra due squadre che si conoscono bene e negli ultimi anni hanno sempre dato vita a partite dal risultato stretto. Riguardo al punteggio, c'è stata la collaborazione delle avversarie, che a inizio del 4o inning, vista la mala parata, hanno visibilmente smesso di crederci e tolto dal campo le titolari.
Però in quel momento il tabellone era già sul 5-0, ed era comunque merito della Poderi dal Nespoli: con la Moore vista in pedana, la partita non poteva più sfuggire a Forlì, era bell'e che decisa, e il quarto inning è stato una specie di eutanasia, finire presto e poi resettare.

Già, Jessica Moore. Volendo, la sua prestazione si può definire con una parola sola: ingiocabile. Un grande lavoro sugli effetti e sui fili esterni dello strike, nessuna valida al passivo, nessuna base ball, solo Sheldon è andata in base -su errore- ed è avanzata su bunt, ma a quel punto ci ha pensato la difesa, una "magata" di Parrish, a coglierla lontano dal cuscino, eliminandola.

E l'attacco? non abbiamo ancora parlato dell'attacco. Dieci valide, otto battitori su nove a segno, doppi di Parrish e Zauli, fuoricampo di Montanari che al quarto inning, dopo aver litigato con la palla per tutto il giorno (compreso il mattinale contro lo Joudrs), a basi cariche ha spedito un lancio di Boniardi contro il tabellone segnapunti, mettendo fine all'incontro. Walk off Grand Slam, si chiama.

L'istante del fuoricampo Montanari (photo Sc Forlì)
Si diceva: resettare. Non vale solo per Bussolengo, vale anche per Forlì: già oggi c'è da giocare contro le Sparks nell'ultima partita della fase regolare, e poi si riparte da zero, tutti alla pari: da stasera si gioca per le medaglie, e a quel punto questa partita pazzesca conterà non dieci, ma zero.

giovedì 18 agosto 2016

Paparazzati

Spettatori interessati durante Joudrs - Poderi dal Nespoli


Le avversarie di Forlì (7): Specchiasol Bussolengo

Anche il Bussolengo lo conosciamo bene. E' *anche* grazie al successo delle veronesi nella scorsa Coppa Campioni se la Poderi dal Nespoli è potuta tornare in Coppa Campioni.

Senza tanti giri di parole, Bussolengo è la squadra da battere. E' il detentore, e non ha lesinato gli sforzi per allestire un gruppo di prim'ordine.
In roster sono presenti cinque straniere. Due sono olandesi, Gosewehr e Brand, e sono arrivate per le prime settimane del campionato Isl: Gosewehr è stata in campo per sette partite, la compagna due; poi sono tornate a giocare nella Dutch Hoofdklasse con le Haarlem DSS.
Tre sono americane, tutte nuove solo per la coppa: l'interbase McIntyre (Ohio State), il lanciatore Madison Osias (OleMiss, poi con le Pennsylvania Rebellion nelle Pro) e l'altro lanciatore Brandice Balschmitter (UMass); quest'ultima l'anno scorso giocava con le Wesseling Vermins e per poco non le portava fra le prime quattro.
C'è poi un'italo americana, ed è una in grado di spostare gli equilibri. Dopo averla già avuta a Caserta nel 2009, il manager delle veronesi, Obletter, è riuscito ad aggiungere al gruppo Lisa Birocci, La lanciatrice di Des Moines (Iowa), che ha anche vestito la maglia azzurra, nelle finali scudetto del 2009 a Forlì ce la ricordiamo bene, fu un'iraddiddio, una delle la principali artefici del primo titolo per le casertane, se non la principale.

Fin qui in coppa Bussolengo ha vinto per manifesta quattro volte, contro belghe, francesi, svedesi e tedesche; ha invece faticato e non poco contro lo Joudrs e i lanci della lungagnona Alyson Spina (proprio quella che Forlì ha smontato in tre riprese a suon di valide); il match è finito 1-0 e si è risolto su una sciocchezza della difesa praghese. Al momento di scrivere queste parole, le campionesse in carica devono ancora giocare contro le Haarlem Sparks, una partita di cui Forlì sarà spettatore interessatissimo.

McIntyre, Birocci e Brand sono i battitori fin qui più efficaci, ma è di Refrontolotto che bisogna diffidare, un giocatore sottovalutato che può tirar fuori il coniglio dal cilindro in qualsiasi momento. Difesa pressoché immune da errori: se vuoi batterle, devi giocare a chi picchia più forte.

Autorevolezza

La Poderi dal Nespoli Forlì fa la voce grossa con lo Joudrs e inizia come meglio non si poteva il trittico di difficili partite che le restano per chiudere la prima fase. Le praghesi dello Joudrs vengono disinnescate in cinque inning, 7-0 il finale con sospensione per "manifesta".

Magari non è bello da dire, ma Forlì ha fatto vedere chi è il più forte in questo momento. Il manager Soça ha scelto come partente Emily Vincent, riservando Jessica Moore per il match clou serale con Bussolengo: Vincent ha letteralmente nascosto la palla alle céche, lavorando sugli effetti e sui fili dell'area di strike: pochi alla fine i "k" dell'americana, sei, ma tante battute che le difesa ha potuto gestire. Appena una valida incassata dalla Vincent, un triplo di Jakesova che però in Terza c'è rimasta. Forlì non ha concesso neanche le briciole.

Premesso che lo Joudrs ha tenuto fuori Veronica Peckova, che viene centellinata in vista degli ultimi due giorni, sui lanciatori che si è trovato di fronte l'attacco forlivese è andato giù pesante. Prima ha smontato l'americana Alyson Spinas, il triplo del 4-0 di Grifagno le è costato il posto dopo tre inning già parecchio sofferti; il rilievo, la povera Zappova, ha ricevuto la stessa accoglienza della finale di Coppa Coppe 2016: doppio di Vincent per il 5-0, e fuoricampo inumano di Amber Parrish, che ha spedito la pallina oltre l'altissima recinzione e la strada, arrestandosi nello stadio di calcio adiacente, saranno stati più di 80 metri...

Amber Parrish nell'istante del fuoricampo (photo Sc Forlì)
Bene benissimo nel box il resto della squadra: percorso netto (2/2) per Vincent, Moore e Laghi, 2/3 di Parrish, e valide per Grifagno (il triplo), Cacciamani e Zauli. Paradosso, sono rimaste all'asciutto due dei migliori battitori di Coppa, Montanari e Carlotta Onofri.

La prima è fatta, resta da giocare con Bussolengo in serata e con le Sparks il venerdì alle 13.30. Ma intanto, nel pomeriggio del giovedì, ci sarà Sparks - Bussolengo, con Forlì spettatore interessato.

Forlì tv

Confermata la presenza di Playotv sul campo di Ronchi (se ne era già parlato in questo post).
Undici le partite in scaletta: delle sette già fissate, due volte sarà protagonista Forlì: giovedì sera alle 21 contro Bussolengo e venerdì alle 13.30 contro le Sparks.
Questo il programma completo e l'orario di inizio collegamento. Non è ancora sicuro, ma il commento dovrebbe essere in inglese:

Giovedì 18:
ore 10:50 Haarlem Sparks - Les Comanches Tolone
ore 13:20 Skövde Saints - Wesseling Vermins
ore 15:50 Hoboken Pioneers - Eagles Lucerna
ore 18:20 Skövde Saints - Jourds Praga
ore 20:50 Poderi dal Nespoli Forlì - Specchiasol Bussolengo

Venerdì 19:
ore 10:50 Joudrs Praga - Les Comanches Tolone
ore 13:20 Sparks - Poderi dal Nespoli Forlì
ore 18:20 Semifinale A, 3a contro 4a
ore 20:50 Semifinale B, 1a contro 2a

sabato 20:
ore 11:50 match di ripescaggio, vincente A contro perdente B
ore 16:50 Finale, vincente B contro vincente ripescaggio.

E nel frattempo si è vista anche mammaRai, che ha spedito una troupe al Gregoret di Ronchi dei Legionari per un servizio andato poi in onda sul TG regionale.


Le avversarie di Forlì (6): Joudrs Praga

Cosa raccontare dello Joudrs, che non sia già stato detto in queste pagine? ormai le boeme sono da annoverare fra le vecchie conoscenze di Forlì: già nove sono stati gli scontri diretti in cinque coppe, con due finali entrambe vinte dalle romagnole, Coppa Coppe 2006 e Coppa Coppe 2015. Questa la ricordiamo bene.

Rispetto a un anno fa, la squadra céca è rimasta quasi la stessa, Veronika Peckova inclusa. Per due che mancano e pure importanti, Novotna e Rendlova, ci sono altrettanti ingressi, l'interbase Vyborna (l'anno scorso si infortunò alla vigilia) e -finalmente!- una giocatrice americana, la lanciatrice Alyson Spinas. La sua storia merita una parentesi.

A vederla fa impressione. E' più alta della Peckova, che pure è 1.86; in effetti, la Spinas è data a 1.89 se non addirittura di più, insieme sembrano le torri gemelle. L'arcano è presto spiegato: la Spinas nasce softballista ma, vista l'altezza e le capacità, alla high school ha praticato anche il basket, e con eccellenti risultati visto che al college (Bradley, Illinois) ha confermato la scelta cestistica.
Terminato il quadriennio, nel 2015 si è fermata per un quinto anno a Bradley e sportivamente è tornata al primo amore, la "palla soffice", anche qui con buoni risultati.

Tornando alla Coppa, la rotazione dei lanciatori Joudrs vede le Torri Gemelle più Zappova (anche lei ce la ricordiamo bene), mandata al macello contro le Sparks (1-10 il finale) e poi rimessa in naftalina. Il pitcher di punta è chiaramente Peckova, che appare in forma e in tre partite ha messo assieme numeri impressionanti, 4 valide e nessun punto al passivo; va però detto che si trattava delle partite con tedesche, belghe e svizzere. Al 95 per cento, il partente contro Forlì sarà lei.

Meno pungente sembra l'attacco, che ha faticato sia con Hoboken che con Lucerna; Rendlova e Novotna sono perdite importanti, restano la solita Pfeiferova e il suo altrettanto solito bunt corso a velocità siderale, e con lei l'altro battitore pericoloso è Jakesova.

mercoledì 17 agosto 2016

Lentezza

Con la testa già in parte alla fase finale, con il caldo torrido delle 13.30, con un po' di legittimo turnover (Grifagno e Montanari a riposo), che Forlì avrebbe fatto un po' di fatica contro le svedesi era da mettere in preventivo. Ma alla fine del 4o inning, sull'1-1 e con l'attacco in difficoltà contro i lanci lenti del pitcher avversario Martina Lackner, la situazione rischiava di imbrogliarsi. Meno male che la Poderi dal Nespoli trovava subito il modo di tornare avanti, un singolo a destra di Parrish che mandava a punto Carlotta Onofri.

La valida Rbi di Parrish al 5o inning (foto ScForlì)
Sul 2-1, e con una iniezione di tranquillità, i battitori forlivesi iniziavano finalmente a colpire Lackner: non cercando la bastonata verso la recinzione, ma con un po' di small ball, contatto con la palla e battute tattiche. Il 6o inning si apriva con un singolo di Zauli, poi la lunga Moore sorprendeva tutti con una smorzata affatto inattesa, seguiva Laghi con un altro bunt e pasticcio delle svedesi. Basi piene e zero out.
Calixto Soça inseriva Montanari come pinch hitter. Andrea Montanari, .750 di media nel box e di arrivi in base, 1.667 di  media "bombardieri", tre doppi un triplo due fuoricampo.
Ci stava la pazza idea di darle base gratis, e non solo col senno del poi; meglio un punto che tre o quattro. La Svezia decideva di giocarsela, Montanari non si faceva pregare e spediva la pallina verso l'esterno destro, entravano i due punti del 4-1, e allora si apriva la borsa dei trucchi: squeeze di Cerioni e 5-1, bunt spinto di Carlotta Onofri e 6-1, cambio lanciatore e a basi piene la colossale mancina Larsson tirava quattro ball altissimi e lentissimi a Parrish, per il 7-1 che poi diventava definitivo perché passata la paura Forlì esagerava nel senso opposto e si concedeva il lusso di sprecare. E lentamente come era iniziata, dopo oltre due ore sotto il sole, finalmente la partita poteva concludersi.

Detto della buona prova di Cacciamani nel cerchio di lancio (dieci strike out e poco da rimproverarsi sul fuoricampo di McEachern, brava l'interbase dello Skøvde), detto dei buoni numeri in attacco per Moore, Parrish e Carlotta Onofri, il match con le svedesi può essere archiviato in fretta. Contro lo Skøvde si è conclusa la ideale prima fase di Coppa, quella degli incontri per così dire "meno complicati". Dal giovedì comincia il mini-ciclo di tre partite contro le altre pretendenti, Joudrs Bussolengo e Sparks, che servirà a guadagnare la miglior posizione possibile nel page system finale ma soprattutto a tastare il polso della situazione e delle rivali.

Le avversarie di Forlì (5): Skøvde Saints

La prima annotazione è istituzionale: Forlì e Skøvde sono città gemellate, e anche da un pezzo. Vale a dire, come riporta un documento sul sito del Comune di Forlì, che mettono in atto "confronti e scambi di buona prassi tra enti di nazionalità diverse". Quindi facciamo che la partita fra Poderi dal Nespoli e Skøvde Saints si iscrive nel quadro delle relazioni internazionali della nostra amministrazione comunale.
Ok, si scherza un po'.

A scanso di facili ironie, il softball svedese ha una tradizione europea lontana: già alla terza edizione della Coppa Campioni, 1980, era presente il Bagarmossen Stoccolma, e la Svezia è stata la prima nazione a partecipare alle coppe al di fuori della triade iniziale Italia - Olanda - Belgio.
Poi, per carità, una cosa è la tradizione e un'altra i successi, e la Svezia di successi è un po' che non ne raccoglie: risale all'edizione 1988 il bronzo del Leksand in Coppa Campioni, mentre ben più recente (2003) è l'argento del Nälsta Stoccolma in Coppa Coppe.

Come in molti altri campionati, anche in Svezia ci sono cicli vincenti della stessa squadra: prima era toccato all'Alby Stoccolma, poi al Leksand, ora è la volta dello Skøvde, otto titoli negli ultimi dieci anni: quest'anno la Elitserie svedese è guidata dal Leksand, ma i playoff rimetteranno tutto in discussione.

Le straniere delle Saints sono tutte e tre americane: il lanciatore Brooke Langeloh viene da Chico State, Div. II Ncaa, ed è anche quella con la miglior media battuta; l'interbase McEachern ha frequentato Dartmouth, nella Ivy League (la lega dei "secchioni", dove giocano Princeton, Yale, Harvard. Per capirci), ed è la giocatrice in grado di tirare la legnata, infatti è stata l'unica a realizzare un fuoricampo assieme ad Andrea Montanari e alla tedesca Kollner. La terza americana è il catcher Sawyer Fried, in prestito dall'altro team svedese Karlslund. La Prima Base mancina Lina Larsson è un'altra giocatrice con buone medie, in Svezia.
L'altro lanciatore nella rotazione dello Skøvde è la viennese Martina Lackner, che ha giocato in Austria, Repubblica Céca, Olanda, ma soprattutto a Ronchi in A2, lasciando bei ricordi.

Leggerezza

Forlì tira il freno. Giusto e normale così, dopo tre partite a tutta manetta. Contro le francesi è arrivata la quarta vittoria, finisce 4-1, e la Poderi dal Nespoli si è anche trovata sotto 0-1. Non certo preoccupante, di certo inaspettato.

Volendo riconoscere a ognuno i propri meriti, va detto che le transalpine non hanno certo sfigurato: aggressive nel box di battuta e sulle basi, precise in difesa come mai lo erano state in precedenza (erano la squadra con più errori difensivi), le Comanches hanno osato e raccolto tutto quel che han potuto.
Più leggero l'atteggiamento di Forlì, o forse solo più conservativo: picchiare forte e aspettare gli errori altrui è sempre la soluzione perfetta. Purtroppo l'attacco ha avuto le polveri umide come la serata di Ronchi, e dalle francesi non è arrivato nessun regalo. Mai in discussione la vittoria, ma non è stata una vittoria fiammeggiante come le altre. Può invece essere l'ennesima, piccola lezione sul non dover mai dare nulla per scontato.

In pedana, Jessica Moore ha cercato tutta la sera, e trovato raramente, i fili dello strike, in questo poco aiutata dall'arbitro di casa base che a tratti è sembrato non coerente nelle chiamate. In diagonale con Moore ha iniziato il match Giulia Mattioli, poi infortunatasi e sostituita da Parrish a scopo precauzionale. Niente di preoccupante.

La piccola cronaca racconta delle Comanches che in avvio hanno sorpreso Forlì: Moore metteva sì a segno tre strike out, ma colpiva anche Lemaire che poi avanzava sulle basi e infine segnava su un singolo di Rieira.
Il sorpasso al 2o inning, che iniziava con quattro ball a Cacciamani, seguiti da un triplo di Mattioli e un'altra base ball a Cerioni. Qui Calixto Soça apriva la borsa dei trucchi: doppia "rubata", le francesi abboccavano, 2-1 di Cacciamani e "Miri" salva in seconda base; subito un'altra "rubata" e infine singolo di Onofri per il 3-1.

Lo score si arrotondava al turno successivo con la ricetta classica: doppio di Vincent, triplo di Montanari.

martedì 16 agosto 2016

Le avversarie di Forlì (4): Les Comanches Tolone

Il softball francese va avanti all'insegna delle dinastie. Il Cavigal Nizza vinse titoli per un ventennio, roba da far impallidire i quindici scudetti del Caroussel Mosca; nel 2007 però una parte della squadra si staccò, andò a Tolone vale a dire poco distante sulla Costa Azzurra, e formò una società per conto proprio, Les Comanches. Dopo il primo anno di ambientamento, dal 2008 Les Comanches hanno iniziato a vincere e non hanno intenzione di smettere, dato che sono in finale anche per il 2016.

Fra gli artefici dell'operazione c'è stata Celine Lassaigne, la più forte giocatrice francese ogni-epoca: college in Nebraska, esperienze in Australia, una carriera vincente prima a Nizza e quindi a Tolone, ma anche assistent coach con la nazionale della Gran Bretagna a due edizioni dei Mondiali. Dal 2013 è la manager della Nazionale francese, oltre che de Les Comanches.
La squadra provenzale costituisce di fatto l'ossatura della nazionale francese, a cominciare dallo staff tecnico: assieme alla Lassaigne, il coach Sarah Gibson-Jones (gioca anche, fa il seconda base) e, fra le giocatrici, Gartner, Hunter, LeMaire, Riera e Toumit fanno parte delle bleus.

Per la Coppa, con Tolone giocano due pick-up italiani: la ex forlivese Eva Trevisan e Priscilla Brandi.

In pedana di lancio, la rotazione è guidata da Sarah Benchali, anche lei nazionale francese ma che il campionato lo gioca in Belgio con le Bruxelles Kangaroo, anche se mantiene il doppio tesseramento con Tolone. Si alterna con Alienor Toumit, mentre più raramente può esserci un rilievo di Charline Gartner. I battitori con le percentuali migliori sono l'allenatore-giocatore Gibson-Jones e l'esterno centro Raina Hunter, ma i più pericolosi di tutti sono ovviamente Brandi e soprattutto Trevisan.

Caldazzo

E' finita per manifesta anche contro le Hoboken Pioneers, un 10-0 sonante, e in quattro inning. Sicuramente le campionesse del Belgio sono una squadra tutt'altro che da buttare, già in questa Coppa hanno saputo resistere bellamente alle Sparks, per dire. Ma l'attacco di Forlì in questo periodo riesce a colpire duro dal primo del line up (stavolta Carlotta Onofri) al nono (Mazzoni, un doppio e comunque un buon giro di mazza), e il cuore dell'ordine di battuta Vincent-Parrish-Montanari è una garanzia di rendimento.

Senza voler mancare di rispetto alle fiamminghe, alla fine il caldo atroce del primo pomeriggio si è rivelato un avversario quasi più ostico: nella fornace di Ronchi, uscire in fretta del diamante è diventata una necessità quasi altrettanto impellente che vincere l'incontro. Finire in appena un'ora e venti di gioco è stata per le romagnole una vera e propria liberazione, oltreché un risparmio di energie sempre apprezzabile.

Sciolto e sicuro l'esordio in pedana di Ilaria Cacciamani, in batteria con Mazzoni: sette gli strike out messi a segno, due le valide incassate, entrambe al secondo inning. Esordio assoluto in campo per Giulia Mattioli, nessuna valida all'attivo ma un punto battuto a casa, quello del 6-0: e così tutte e quindici le giocatrici della Poderi dal Nespoli sono andate a referto.

Ilaria Cacciamani (photo Sc Forlì)

Breve riposo, poi alle 21 match contro Les Comanches Tolone campionesse di Francia, con le quali gioca l'ex forlivese Eva Trevisan. Le transalpine hanno appena conquistato la prima vittoria nel torneo, strapazzando il Lucerna di Ronchetti e Avanzi e lasciandolo all'ultimo posto in graduatoria.

Le avversarie di Forlì (3): Hoboken Pioneers

Gli Hoboken Pioneers sono una società sportiva storica del Belgio per quanto riguarda il baseball, mentre la sezione di softball è relativamente recente ma già di successo. Club di Anversa, ha vinto gli ultimi due titoli nazionali e può contare su un gruppo molto giovane, con qualche notabile eccezione.
Nel match della prima giornata di Coppa contro le Sparks, infatti, sono scese in campo Goosen, Meadows e Lindgren, classe di ferro 1982, mentre al mattino contro Bussolengo la prima base era stata difesa da Gwendy deJaegher, una vita per il softball, 41 appena compiuti.
Vero è però che il resto della squadra è tutto molto giovane: Celine Janssens, terza base e miglior battitore delle Pioneers, è nata nel 1999.

La rotazione dei lanciatori fa affidamento su De Wolf e sull'americana Andrea Lindgren, che ha speso tutta la carriera fra Belgio e Olanda (la ricordiamo in Coppa Coppe con le Borgerhout Squirrels tanti anni fa; gli anni migliori li ha spesi con le Osterhout Twins). Come rinforzo c'è pure Lindsey Meadows, americana di passaporto olandese per matrimonio, bandiera dei Tex Town Tigers di Enschede, che ha trascinato a vincere due Coppe Campioni e di cui è diventata pitching coach: tuttavia occasionalmente non disdegna di tornare in campo, così quest'anno ha giocato quattro partite con i TTT, e adesso ha detto di sì alla proposta di fare il pick-up player con le Pioneers.

Per gli amanti delle statistiche, Pioneers e Forlì si sono già incontrati sui diamanti europei, nell'unica occasione in cui Hoboken si qualificò per le coppe: successe nel 2010, la famigerata Coppa Coppe di Haarlem, il match valeva per la seconda fase e le romagnole vinsero 11-0.

lunedì 15 agosto 2016

Scioltezza

Non è stata una tempesta come contro le tedesche, ma anche nel match contro Lucerna la Poderi dal Nespoli non si è fatta mancare quasi niente.

E' finita 8-2. L'attacco forlivese è stato a un passo da chiudere con un'altra "manifesta", brave però le elvetiche a non farsi infliggere la piccola umiliazione (merito anche della ex forlivese, Avanzi, che gioca la Coppa nelle file rossocrociate),

Forlì ha colpito duro con le prime sei del line up, e ha già messo in chiaro che l'attacco sarà un punto di forza. Percorso netto per la capitana Zauli, che ha chiuso con 2/2 e 2 Rbi. Quanto a Montanari, dopo la superprestazione mattutina ha chiuso con un altro score immacolato, 3/3 con un doppio e un fuoricampo, che porta il totale di giornata a 5/5 con due home run e 7 Rbi. Roba che verrebbe voglia di metterla sotto una campana di vetro e tirarla fuori solo al momento della partita.

Ma non deve passare sottotraccia che Forlì ha giocato da squadra, e si sono viste buone cose da parte di tutte. Si sono viste anche un paio di sbavature, che in questo contesto sono risultate innocue, ma che sarebbero imperdonabili contro le big, Bussolengo Sparks e Joudrs.

Dopo Moore, il manager Soça ha mandato nel cerchio Emily Vincent, sempre in controllo a parte il 4o inning quando ha incassato gli unici due punti delle elvetiche.

La prima giornata di Coppa è dunque filata via senza sorprese, e la triade Bussolengo - Forlì - Sparks è già in testa con due successi, tallonata dalla coppia Joudrs - Skøvde Saints anche loro senza sconfitte ma con una sola partita disputata. Per la seconda giornata, la Poderi dal Nespoli resterà sempre sul diamante di Ronchi e curiosamente il calendario le ha riservato le stesse avversarie battute dal Bussolengo al lunedì: alle 13.30 le belghe Hoboken Pioneers, alle 21 le francesi Les Comanches Tolone. Salomonicamente le campionesse d'Italia hanno rifilato 10 punti a entrambe. Ma non deve servire come pietra di paragone: Forlì sa che bisogna vincere entrambe le partite, e che può farlo senza soffrire, a patto di giocare concentrata come il primo giorno.

Bagatelle

CALENDARIO
La prima cosa che salta all'occhio guardando il calendario di Coppa, è la scelta delle partite serali. Poiché sono quelle che vedono la maggior affluenza di pubblico, si è sempre cercato di inserire un match sulla carta avvincente. Un Forlì - Sparks, per dire, o un Bussolengo - Joudrs. Comunque la si pensi, il comitato organizzatore ha sempre avuto questa sorta di mezzo privilegio di poter decidere quale incontro mandare in scena alle 21, con buona pace di tutti.
E invece, nelle prime tre giornate, gli incontri della sera saranno rispettivamente Tolone - Bussolengo, Tolone - Forlì, Lucerna - Bussolengo. E gli scontri diretti? toh, Bussolengo, Forlì e Sparks li giocheranno tutti fra giovedì pomeriggio e venerdì sera. Per dire, Bussolengo - Sparks si giocherà giovedì pomeriggio sul campo2, quello di Cervignano.
I soliti maliziosi hanno trovato subito la spiegazione più plausibile: la televisione.

WEB TELEVISION
Da giovedì al campo di Ronchi ci sarà il personale di Playotv, lo stesso servizio di broadcasting (riprese e trasmissione di eventi in streaming) che tanto bene ha funzionato l'anno passato a Praga in Coppa. PlayoTv trasmetterà un totale di undici partite: le ultime sette della prima fase di Ronchi (quindi niente Joudrs - Forlì né Bussolengo - Sparks che si giocano a Cervignano), più le quattro di page system.
La Poderi dal Nespoli andrà in tv almeno due volte: giovedì sera alle 21 contro Bussolengo e venerdì alle 13.30 contro le Sparks.

PAPARAZZI
Parterre vippissimo alla cerimonia inaugurale del diamante di Cervignano.



Le avversarie di Forlì (2): Eagles Lucerna

Le Eagles Lucerna, fino al 2009 Eagles Reussbühl, hanno giocato contro Forlì solo in occasione della Coppa Coppe 2014, quella disputata a Porpetto a pochi km di distanza da Ronchi.
Vennero disputate due partite: nella fase preliminare, le rossocrociate se la giocarono alla pari e Forlì ebbe la meglio con uno striminzito 1-0, e tanti ringraziamenti a Blaire Luna che lasciò al piatto diciotto battitori; nella fase successiva invece non ci fu né storia né senso, il match era ininfluente per la classifica e Zauli e compagne vinsero 12-2.

Detto dei precedenti, nel presente quella svizzera è la classica squadra che contro Forlì giocherà senza nulla da perdere e va pertanto affrontata con concentrazione. Rispetto a due anni fa ci sono ancora Gloukoff e Casparis, due buoni battitori, ma nel line up ci sarà da fare attenzione soprattutto a Ericka Nesbitt, uscita dal college di Campbell con una rispettabile media battuta di .409.

Nel cerchio la prima scelta è l'americana Danielle DeStaso, da Seton Hall University: il suo ruolino totale stagionale dice 9 valide, zero basi ball, zero punti subiti; viaggia alla media di un paio di strike out a partita (campionato svizzero) grazie ad una fastball efficace. E batte anche bene.
Per questa Premiére Cup sarà affiancata da Alice Ronchetti, che fa batteria con la ex forlivese Sara Avanzi. Terzo pitcher l'americana Danielle Bonnet, che l'anno scorso era nelle Zurich Barracudas e quest'anno è passata al campionato olandese con il Terrasvogels.

Spazzolata

Non è record di punteggio (rimane un 19-0 sul Czechie Praga nella Coppa Campioni 2003), ma il 16-1 rifilato in quattro inning alle Wesseling Vermins è più eloquente di tanti discorsi.

C'era la solita incertezza alla vigilia. Le formazioni tedesche bene o male hanno raggiunto una qualità più che discreta nelle coppe, mentre Forlì storicamente soffre abbastanza nella partita di esordio. Niente di tutto questo: le Vermins hanno risparmiato il lanciatore americano, hanno iniziato combinandone di ogni in difesa, e la Poderi dal Nespoli non si è fatta pregare. Quindici le valide forlivesi, percorso netto di Montanari (3/3 con un fuoricampo e 4 Rbi), e molto bene anche Vincent (3/4 e un triplo) e Carlotta Onofri (3/4 anche lei). E se il Wesseling si è smontato alla prima difficoltà, è di sicuro merito di Forlì che invece ha giocato concentrata da subito,

Lanciatore atteso e vincente Jessica Moore, che ha concesso tre valide e un punto. L'americana ha passato più tempo a litigare con l'area di strike e un arbitro di casa base che non ha fatto danni solo perché il divario in campo era esagerato. La sensazione netta è che Moore si sia risparmiata, un po' per il caldo veramente atroce e un po' per scoprire fin dove poteva spingersi con il suo repertorio di lanci.
Sicuro e concreto nel finale il rilievo di Zanotti.

La Poderi dal Nespoli torna in campo alle 18.30 contro le Eagles Lucerna. Dovrebbe lanciare Emily Vincent, mentre per l'esordio in pedana di Ilaria Cacciamani ci sarà da aspettare una delle due gare del martedì, o con le belghe o con le francesi, Per le elvetiche lancerà l'americana DeStasio, visto che l'italiana Ronchetti ha tirato la partita delle ore 13 contro le Haarlem Sparks.

Le avversarie di Forlì (1): Wesseling Vermins

Il primo avversario della Poderi dal Nespoli saranno le Wesseling Vermins: una novità assoluta per i colori forlivesi che non hanno mai incrociato le mazze con le renane. Non sarà l'unica novità; anche con le francesi di Tolone e le svedesi Skøvde Saints si tratterà di una "prima volta".

Le Vermins vengono da Wesseling, in Renania, presso Colonia. Ci si può domandare il perché di un nickname del genere (in inglese, ma anche in tedesco, vermins significa parassiti), ma a parte questi dilemmi stilistici si tratta di una società capace di programmare e produrre ottimi risultati: negli ultimi sei anni, infatti, Wesseling si è aggiudicata cinque titoli nazionali, gli ultimi quattro consecutivi. Anche nelle coppe europee ha iniziato a mettersi in luce, tant'è che nella Premiére Cup dello scorso anno mise alla frusta Bussolengo, batté La Loggia, e alla fine solo la differenza punti nella classifica avulsa lasciò le Vermins fuori dalle prime quattro.
Va detto che gran parte del merito va ascritto alla lanciatrice americana Brandice Balschmiter, che però le tedesche non avranno più, visto che è stata tesserata dal Bussolengo...

Le Vermins giocano nella Bundesliga nord, quella dove ci sono le formazioni storicamente più competitive, come Mannheim, Amburgo e Neunkirchen. Hanno il miglior attacco del girone, e una buona difesa, grazie soprattutto alle doti di Nicole Toven, un catcher da .410 di media nel box e molti "colti rubando". Per la Coppa, la Toven si è portata il suo lanciatore di Toledo University (Ohio), Marla Gooding.

Gli altri lanciatori sono Volkmann ed Held, entrambe facenti parte della Nazionale così come le compagne de Jong, Szalay, vom Bruck, Köllner e Böttger: le prime tre sono accomunate dal fatto di giocare tutte nel ruolo di interni e battere oltre .400.

Premesso tutto questo, per la Poderi dal Nespoli si tratta di un incontro mediamente problematico. Giocare la prima partita del torneo non è mai facile, e men che mai farlo alle 10 di mattina. Si gioca sul diamante di Cervignano, nuovo di zecca, inaugurato nel pomeriggio della domenica. Pare scontato l'esordio di Jessica Moore in pedana di lancio, così per stare dalla parte del sicuro.

domenica 14 agosto 2016

La formula del 2016

Si è detto che, l'ultima volta che Forlì aveva preso parte alla Coppa Campioni, era il 2009 e fu l'edizione col risultato più sorprendente di sempre, oro alle Dornbirn Sharx in finale sulla Russia.
Sette anni dopo, nessuna di queste ultime due nazioni ha una propria rappresentante in Premiére Cup: le austriache da un po' non si iscrivono più alle coppe (l'anno passato a Praga ci fu un'eccezione), ed il Caroussel Mosca ha dato forfait alla vigilia, peraltro scombinando parecchio i piani degli organizzatori. In questo modo, infatti, a disputarsi il trofeo sono rimaste in nove, e come da regolamento agonistico continentale si gioca un girone unico all'italiana, tutti contro tutti.

E' la formula più semplice e più massacrante, quella con il maggior numero di match nella fase di qualificazione, trentasei: chi arriverà a giocarsi l'oro disputerà dalle dieci alle undici partite nell'arco di sei giorni, ed occorre quindi condizione fisica, saldezza di nervi, e ovviamente una rosa ampia e ben coperta in tutte le posizioni, specialmente lanciatori e ricevitori.

Le rivali della Poderi dal Nespoli saranno  Hoboken Pioneers (BEL), Joudrs Praga (CZE), Comanches Tolone (FRA), Vesseling Vermins (GER), Bussolengo (ITA), Haarlem Sparks (NED), Skøvde Saints (SWE), Eagles Lucerna (SWI). Favorita è l'altra formazione italiana, Bussolengo, che detiene il trofeo e non ha lesinato gli sforzi per allestire il roster; Forlì è in tutta onestà fra le sfidanti più accreditate, e dovrà vedersela come da tradizione con olandesi e céche. Possibili outsiders, le tedesche.

Il calendario vede Forlì giocare la prima partita del torneo, alle 10 del giorno di Ferragosto a Cervignano proprio contro le insidiose tedesche; nel tardo pomeriggio di nuovo in campo contro le svizzere. Martedì gara mattutina con le belghe, e in serata contro Tolone; il mercoledì un solo match, alle 13.30 contro le svedesi. Il meglio è alla fine: giovedì Joudrs e Bussolengo, venerdì ancora alle 13.30 le Sparks. Un punto per ogni vittoria, e da venerdì pomeriggio le prime quattro in classifica iniziano la sfida per le medaglie con il sistema -consueto per il softball- del page system: prima contro seconda, chi vince è in finale e chi perde al ripescaggio; terza contro quarta, chi vince va al ripescaggio e chi perde è quarto; ripescaggio (sabato mattina), chi perde è terzo e chi vince acciuffa la finale del sabato pomeriggio.

In riepilogo, le partite di Forlì nella fase preliminare; in tondo le partite giocate a Ronchi, in corsivo quelle di Cervignano:
Lunedì 15: Wesseling Vermins (ore 10.00); Eagles Lucerna (ore 18.30);
Martedì 16: Hoboken Pioneers (13.30); Les Comanches Tolone (ore 20.30);
Mercoledì 17: Skøvde Saints (ore 13.30);
Giovedì 18: Joudrs Praga (ore 10.00); Bussolengo (ore 21.00);
Venerdì 19: Haarlem Sparks (ore 13.30)

sabato 13 agosto 2016

Volti nuovi in coppa

Due sono le giocatrici nuove che giocheranno con Forlì la Premiére Cup di Ronchi: il ricevitore (e utility) Giulia Mattioli, e il lanciatore Jessica Moore.

La Mattioli viene da Arezzo, è cresciuta nel softball toscano, e dal 2015 gioca nel massimo campionato con Bologna, di cui quest'anno è stata il miglior battitore. L'aretina viene dunque a Forlì per aggiungere pericolosità all'attacco e aumentare la rotazione dei ricevitori, che durante la Coppa sono sottoposti a un superlavoro.

La californiana Jessica Moore (nella foto sotto, con la nuova divisa della Poderi dal Nespoli) è il lanciatore più importante della attuale nazionale a stelle e strisce. Punto.


(foto courtesy Riccardo Fantini)
Moore è anche un eccellente battitore, tuttavia è nel cerchio che dà il meglio di sé. Pitcher destro, grande potenza e varietà di lanci, ha frequentato Oregon portando sempre le sue Ducks alla post-season: miglior risultato, la finale del 2012. Lanciatore dell'anno, All-America, premi a catinelle, è entrata anche nel "Club delle 100", vale a dire le lanciatrici di college con almeno 100 vittorie Ncaa. Lanciatrici come Spediacci, Malerich, Thorson, Nelson, Sallinger, Blaire Luna, tutte già viste a Forlì.

All'uscita dal college è ovviamente arrivata una chiamata istantanea dal campionato Pro americano. Offerta però declinata, perché Moore ha scelto invece di entrare a far parte del Team Usa, con cui ha vinto due World Cup e una Japan Cup, mentre ai Mondiali 2014 ha lanciato e perso la finale contro il Giappone. Si è rifatta quest'anno ai Mondiali canadesi, lanciando tre inning e venendo classificata lanciatore vincente della finale per l'oro ancora contro le nipponiche.
Moore sta anche prendendo confidenza con i ruoli tecnici, dato che l'anno scorso è stata assistent coach a Idaho e quest'anno a Southern Florida.

Ricomincia l'avventura

Fresco di abbinamento con il nuovo marchio Poderi dal Nespoli, il Softball Forlì si tuffa nella settimana di coppe continentali. Quest'anno il club romagnolo è iscritto alla 39ma edizione della Coppa Campioni, da qualche stagione ribattezzata Premiére Cup. La manifestazione avrà luogo in Friuli Venezia-Giulia, grande terra di softball, sui diamanti di Ronchi dei Legionari e Cervignano. Le ostilità iniziano la mattina del giorno di Ferragosto, e proprio a Forlì toccherà la sempre delicata partita inaugurale, contro la formazione campione di Germania. La finale si giocherà sabato 20.

Per Forlì è la nona partecipazione al massimo torneo continentale: sommando le sette presenze in Coppa Coppe, fanno sedici biglietti per l'Europa. Durante questo tempo, la società romagnola si è messa in bacheca otto trofei (tre coppe Campioni, cinque coppe Coppe, inclusa quella dell'anno scorso) e non ha mai fatto peggio del terzo posto. Forlì torna alla competizione più importante dopo molto tempo: l'ultima presenza risaliva infatti al 2009, quando a Legnano le forlivesi salirono sul gradino più basso del podio nella "storica" edizione della finale senza né italiane né olandesi, vinse infatti l'Austria sulla Russia.

Dalla scorsa settimana, la Poderi dal Nespoli è finalmente al completo, con il rientro di Cacciamani, Grifagno e Montanari, che hanno vestito la maglia azzurra ai Mondiali. In prestito esclusivo per la Coppa si sono poi aggiunte l'americana Jessica Moore, anche lei impegnata nel torneo iridato, dove ha conquistato l'oro; e infine l'aretina Giulia Mattioli: delle due neoforlivesi si parlerà in un altro post.

Guidate in panchina da Calixto Soça, affiancato da Giulio Brusa, le quindici ragazze partono alla vigilia di Ferragosto per il Friuli e sono:
Lanciatori: Ilaria Cacciamani, Jessica Moore, Carlotta Onofri, Emily Vincent, Matilde Zanotti;
Ricevitori:  Giulia Mattioli, Manuela Mazzoni, Amber Parrish;
Interni: Miriana Cerioni, Elisa Grifagno, Martina Laghi
Esterni: Elda Ghilardi, Andrea Montanari, Veronica Onofri, Carlotta Zauli.