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mercoledì 17 agosto 2016

Lentezza

Con la testa già in parte alla fase finale, con il caldo torrido delle 13.30, con un po' di legittimo turnover (Grifagno e Montanari a riposo), che Forlì avrebbe fatto un po' di fatica contro le svedesi era da mettere in preventivo. Ma alla fine del 4o inning, sull'1-1 e con l'attacco in difficoltà contro i lanci lenti del pitcher avversario Martina Lackner, la situazione rischiava di imbrogliarsi. Meno male che la Poderi dal Nespoli trovava subito il modo di tornare avanti, un singolo a destra di Parrish che mandava a punto Carlotta Onofri.

La valida Rbi di Parrish al 5o inning (foto ScForlì)
Sul 2-1, e con una iniezione di tranquillità, i battitori forlivesi iniziavano finalmente a colpire Lackner: non cercando la bastonata verso la recinzione, ma con un po' di small ball, contatto con la palla e battute tattiche. Il 6o inning si apriva con un singolo di Zauli, poi la lunga Moore sorprendeva tutti con una smorzata affatto inattesa, seguiva Laghi con un altro bunt e pasticcio delle svedesi. Basi piene e zero out.
Calixto Soça inseriva Montanari come pinch hitter. Andrea Montanari, .750 di media nel box e di arrivi in base, 1.667 di  media "bombardieri", tre doppi un triplo due fuoricampo.
Ci stava la pazza idea di darle base gratis, e non solo col senno del poi; meglio un punto che tre o quattro. La Svezia decideva di giocarsela, Montanari non si faceva pregare e spediva la pallina verso l'esterno destro, entravano i due punti del 4-1, e allora si apriva la borsa dei trucchi: squeeze di Cerioni e 5-1, bunt spinto di Carlotta Onofri e 6-1, cambio lanciatore e a basi piene la colossale mancina Larsson tirava quattro ball altissimi e lentissimi a Parrish, per il 7-1 che poi diventava definitivo perché passata la paura Forlì esagerava nel senso opposto e si concedeva il lusso di sprecare. E lentamente come era iniziata, dopo oltre due ore sotto il sole, finalmente la partita poteva concludersi.

Detto della buona prova di Cacciamani nel cerchio di lancio (dieci strike out e poco da rimproverarsi sul fuoricampo di McEachern, brava l'interbase dello Skøvde), detto dei buoni numeri in attacco per Moore, Parrish e Carlotta Onofri, il match con le svedesi può essere archiviato in fretta. Contro lo Skøvde si è conclusa la ideale prima fase di Coppa, quella degli incontri per così dire "meno complicati". Dal giovedì comincia il mini-ciclo di tre partite contro le altre pretendenti, Joudrs Bussolengo e Sparks, che servirà a guadagnare la miglior posizione possibile nel page system finale ma soprattutto a tastare il polso della situazione e delle rivali.

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