La valida Rbi di Parrish al 5o inning (foto ScForlì) |
Calixto Soça inseriva Montanari come pinch hitter. Andrea Montanari, .750 di media nel box e di arrivi in base, 1.667 di media "bombardieri", tre doppi un triplo due fuoricampo.
Ci stava la pazza idea di darle base gratis, e non solo col senno del poi; meglio un punto che tre o quattro. La Svezia decideva di giocarsela, Montanari non si faceva pregare e spediva la pallina verso l'esterno destro, entravano i due punti del 4-1, e allora si apriva la borsa dei trucchi: squeeze di Cerioni e 5-1, bunt spinto di Carlotta Onofri e 6-1, cambio lanciatore e a basi piene la colossale mancina Larsson tirava quattro ball altissimi e lentissimi a Parrish, per il 7-1 che poi diventava definitivo perché passata la paura Forlì esagerava nel senso opposto e si concedeva il lusso di sprecare. E lentamente come era iniziata, dopo oltre due ore sotto il sole, finalmente la partita poteva concludersi.
Detto della buona prova di Cacciamani nel cerchio di lancio (dieci strike out e poco da rimproverarsi sul fuoricampo di McEachern, brava l'interbase dello Skøvde), detto dei buoni numeri in attacco per Moore, Parrish e Carlotta Onofri, il match con le svedesi può essere archiviato in fretta. Contro lo Skøvde si è conclusa la ideale prima fase di Coppa, quella degli incontri per così dire "meno complicati". Dal giovedì comincia il mini-ciclo di tre partite contro le altre pretendenti, Joudrs Bussolengo e Sparks, che servirà a guadagnare la miglior posizione possibile nel page system finale ma soprattutto a tastare il polso della situazione e delle rivali.
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