Cosa raccontare dello Joudrs, che non sia già stato detto in queste pagine? ormai le boeme sono da annoverare fra le vecchie conoscenze di Forlì: già nove sono stati gli scontri diretti in cinque coppe, con due finali entrambe vinte dalle romagnole, Coppa Coppe 2006 e Coppa Coppe 2015. Questa la ricordiamo bene.
Rispetto a un anno fa, la squadra céca è rimasta quasi la stessa, Veronika Peckova inclusa. Per due che mancano e pure importanti, Novotna e Rendlova, ci sono altrettanti ingressi, l'interbase Vyborna (l'anno scorso si infortunò alla vigilia) e -finalmente!- una giocatrice americana, la lanciatrice Alyson Spinas. La sua storia merita una parentesi.
A vederla fa impressione. E' più alta della Peckova, che pure è 1.86; in effetti, la Spinas è data a 1.89 se non addirittura di più, insieme sembrano le torri gemelle. L'arcano è presto spiegato: la Spinas nasce softballista ma, vista l'altezza e le capacità, alla high school ha praticato anche il basket, e con eccellenti risultati visto che al college (Bradley, Illinois) ha confermato la scelta cestistica.
Terminato il quadriennio, nel 2015 si è fermata per un quinto anno a Bradley e sportivamente è tornata al primo amore, la "palla soffice", anche qui con buoni risultati.
Tornando alla Coppa, la rotazione dei lanciatori Joudrs vede le Torri Gemelle più Zappova (anche lei ce la ricordiamo bene), mandata al macello contro le Sparks (1-10 il finale) e poi rimessa in naftalina. Il pitcher di punta è chiaramente Peckova, che appare in forma e in tre partite ha messo assieme numeri impressionanti, 4 valide e nessun punto al passivo; va però detto che si trattava delle partite con tedesche, belghe e svizzere. Al 95 per cento, il partente contro Forlì sarà lei.
Meno pungente sembra l'attacco, che ha faticato sia con Hoboken che con Lucerna; Rendlova e Novotna sono perdite importanti, restano la solita Pfeiferova e il suo altrettanto solito bunt corso a velocità siderale, e con lei l'altro battitore pericoloso è Jakesova.
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