Il softball francese va avanti all'insegna delle dinastie. Il Cavigal Nizza vinse titoli per un ventennio, roba da far impallidire i quindici scudetti del Caroussel Mosca; nel 2007 però una parte della squadra si staccò, andò a Tolone vale a dire poco distante sulla Costa Azzurra, e formò una società per conto proprio, Les Comanches. Dopo il primo anno di ambientamento, dal 2008 Les Comanches hanno iniziato a vincere e non hanno intenzione di smettere, dato che sono in finale anche per il 2016.
Fra gli artefici dell'operazione c'è stata Celine Lassaigne, la più forte giocatrice francese ogni-epoca: college in Nebraska, esperienze in Australia, una carriera vincente prima a Nizza e quindi a Tolone, ma anche assistent coach con la nazionale della Gran Bretagna a due edizioni dei Mondiali. Dal 2013 è la manager della Nazionale francese, oltre che de Les Comanches.
La squadra provenzale costituisce di fatto l'ossatura della nazionale francese, a cominciare dallo staff tecnico: assieme alla Lassaigne, il coach Sarah Gibson-Jones (gioca anche, fa il seconda base) e, fra le giocatrici, Gartner, Hunter, LeMaire, Riera e Toumit fanno parte delle bleus.
Per la Coppa, con Tolone giocano due pick-up italiani: la ex forlivese Eva Trevisan e Priscilla Brandi.
In pedana di lancio, la rotazione è guidata da Sarah Benchali, anche lei nazionale francese ma che il campionato lo gioca in Belgio con le Bruxelles Kangaroo, anche se mantiene il doppio tesseramento con Tolone. Si alterna con Alienor Toumit, mentre più raramente può esserci un rilievo di Charline Gartner. I battitori con le percentuali migliori sono l'allenatore-giocatore Gibson-Jones e l'esterno centro Raina Hunter, ma i più pericolosi di tutti sono ovviamente Brandi e soprattutto Trevisan.
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martedì 16 agosto 2016
Caldazzo
E' finita per manifesta anche contro le Hoboken Pioneers, un 10-0 sonante, e in quattro inning. Sicuramente le campionesse del Belgio sono una squadra tutt'altro che da buttare, già in questa Coppa hanno saputo resistere bellamente alle Sparks, per dire. Ma l'attacco di Forlì in questo periodo riesce a colpire duro dal primo del line up (stavolta Carlotta Onofri) al nono (Mazzoni, un doppio e comunque un buon giro di mazza), e il cuore dell'ordine di battuta Vincent-Parrish-Montanari è una garanzia di rendimento.
Senza voler mancare di rispetto alle fiamminghe, alla fine il caldo atroce del primo pomeriggio si è rivelato un avversario quasi più ostico: nella fornace di Ronchi, uscire in fretta del diamante è diventata una necessità quasi altrettanto impellente che vincere l'incontro. Finire in appena un'ora e venti di gioco è stata per le romagnole una vera e propria liberazione, oltreché un risparmio di energie sempre apprezzabile.
Sciolto e sicuro l'esordio in pedana di Ilaria Cacciamani, in batteria con Mazzoni: sette gli strike out messi a segno, due le valide incassate, entrambe al secondo inning. Esordio assoluto in campo per Giulia Mattioli, nessuna valida all'attivo ma un punto battuto a casa, quello del 6-0: e così tutte e quindici le giocatrici della Poderi dal Nespoli sono andate a referto.
Breve riposo, poi alle 21 match contro Les Comanches Tolone campionesse di Francia, con le quali gioca l'ex forlivese Eva Trevisan. Le transalpine hanno appena conquistato la prima vittoria nel torneo, strapazzando il Lucerna di Ronchetti e Avanzi e lasciandolo all'ultimo posto in graduatoria.
Senza voler mancare di rispetto alle fiamminghe, alla fine il caldo atroce del primo pomeriggio si è rivelato un avversario quasi più ostico: nella fornace di Ronchi, uscire in fretta del diamante è diventata una necessità quasi altrettanto impellente che vincere l'incontro. Finire in appena un'ora e venti di gioco è stata per le romagnole una vera e propria liberazione, oltreché un risparmio di energie sempre apprezzabile.
Sciolto e sicuro l'esordio in pedana di Ilaria Cacciamani, in batteria con Mazzoni: sette gli strike out messi a segno, due le valide incassate, entrambe al secondo inning. Esordio assoluto in campo per Giulia Mattioli, nessuna valida all'attivo ma un punto battuto a casa, quello del 6-0: e così tutte e quindici le giocatrici della Poderi dal Nespoli sono andate a referto.
Ilaria Cacciamani (photo Sc Forlì) |
Breve riposo, poi alle 21 match contro Les Comanches Tolone campionesse di Francia, con le quali gioca l'ex forlivese Eva Trevisan. Le transalpine hanno appena conquistato la prima vittoria nel torneo, strapazzando il Lucerna di Ronchetti e Avanzi e lasciandolo all'ultimo posto in graduatoria.
Le avversarie di Forlì (3): Hoboken Pioneers
Gli Hoboken Pioneers sono una società sportiva storica del Belgio per quanto riguarda il baseball, mentre la sezione di softball è relativamente recente ma già di successo. Club di Anversa, ha vinto gli ultimi due titoli nazionali e può contare su un gruppo molto giovane, con qualche notabile eccezione.
Nel match della prima giornata di Coppa contro le Sparks, infatti, sono scese in campo Goosen, Meadows e Lindgren, classe di ferro 1982, mentre al mattino contro Bussolengo la prima base era stata difesa da Gwendy deJaegher, una vita per il softball, 41 appena compiuti.
Vero è però che il resto della squadra è tutto molto giovane: Celine Janssens, terza base e miglior battitore delle Pioneers, è nata nel 1999.
La rotazione dei lanciatori fa affidamento su De Wolf e sull'americana Andrea Lindgren, che ha speso tutta la carriera fra Belgio e Olanda (la ricordiamo in Coppa Coppe con le Borgerhout Squirrels tanti anni fa; gli anni migliori li ha spesi con le Osterhout Twins). Come rinforzo c'è pure Lindsey Meadows, americana di passaporto olandese per matrimonio, bandiera dei Tex Town Tigers di Enschede, che ha trascinato a vincere due Coppe Campioni e di cui è diventata pitching coach: tuttavia occasionalmente non disdegna di tornare in campo, così quest'anno ha giocato quattro partite con i TTT, e adesso ha detto di sì alla proposta di fare il pick-up player con le Pioneers.
Per gli amanti delle statistiche, Pioneers e Forlì si sono già incontrati sui diamanti europei, nell'unica occasione in cui Hoboken si qualificò per le coppe: successe nel 2010, la famigerata Coppa Coppe di Haarlem, il match valeva per la seconda fase e le romagnole vinsero 11-0.
Nel match della prima giornata di Coppa contro le Sparks, infatti, sono scese in campo Goosen, Meadows e Lindgren, classe di ferro 1982, mentre al mattino contro Bussolengo la prima base era stata difesa da Gwendy deJaegher, una vita per il softball, 41 appena compiuti.
Vero è però che il resto della squadra è tutto molto giovane: Celine Janssens, terza base e miglior battitore delle Pioneers, è nata nel 1999.
La rotazione dei lanciatori fa affidamento su De Wolf e sull'americana Andrea Lindgren, che ha speso tutta la carriera fra Belgio e Olanda (la ricordiamo in Coppa Coppe con le Borgerhout Squirrels tanti anni fa; gli anni migliori li ha spesi con le Osterhout Twins). Come rinforzo c'è pure Lindsey Meadows, americana di passaporto olandese per matrimonio, bandiera dei Tex Town Tigers di Enschede, che ha trascinato a vincere due Coppe Campioni e di cui è diventata pitching coach: tuttavia occasionalmente non disdegna di tornare in campo, così quest'anno ha giocato quattro partite con i TTT, e adesso ha detto di sì alla proposta di fare il pick-up player con le Pioneers.
Per gli amanti delle statistiche, Pioneers e Forlì si sono già incontrati sui diamanti europei, nell'unica occasione in cui Hoboken si qualificò per le coppe: successe nel 2010, la famigerata Coppa Coppe di Haarlem, il match valeva per la seconda fase e le romagnole vinsero 11-0.
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