E' andata bene. Molto, molto bene.
Alla fine Forlì non ha vinto: ha stravinto, 10-0 e interruzione al 4o inning per "manifesta inferiorità". E obiettivamente non è la vittoria a essere incredibile, è la dimensione del punteggio, inimmaginabile in una partita fra due squadre che si conoscono bene e negli ultimi anni hanno sempre dato vita a partite dal risultato stretto. Riguardo al punteggio, c'è stata la collaborazione delle avversarie, che a inizio del 4o inning, vista la mala parata, hanno visibilmente smesso di crederci e tolto dal campo le titolari.
Però in quel momento il tabellone era già sul 5-0, ed era comunque merito della Poderi dal Nespoli: con la Moore vista in pedana, la partita non poteva più sfuggire a Forlì, era bell'e che decisa, e il quarto inning è stato una specie di eutanasia, finire presto e poi resettare.
Già, Jessica Moore. Volendo, la sua prestazione si può definire con una parola sola: ingiocabile. Un grande lavoro sugli effetti e sui fili esterni dello strike, nessuna valida al passivo, nessuna base ball, solo Sheldon è andata in base -su errore- ed è avanzata su bunt, ma a quel punto ci ha pensato la difesa, una "magata" di Parrish, a coglierla lontano dal cuscino, eliminandola.
E l'attacco? non abbiamo ancora parlato dell'attacco. Dieci valide, otto battitori su nove a segno, doppi di Parrish e Zauli, fuoricampo di Montanari che al quarto inning, dopo aver litigato con la palla per tutto il giorno (compreso il mattinale contro lo Joudrs), a basi cariche ha spedito un lancio di Boniardi contro il tabellone segnapunti, mettendo fine all'incontro. Walk off Grand Slam, si chiama.
L'istante del fuoricampo Montanari (photo Sc Forlì) |
Nessun commento:
Posta un commento