C'è un ricordo della Coppa 2014, un frammento riemerso tra i vapori festosi di questa settimana post-Praga. Sul diamante di Porpetto, la Fiorini festeggia la medaglia di bronzo, e festeggia convinta. Sono terze ma hanno visto che ce la possono fare. L'età è dalla loro parte.
Addetti tifosi genitori chiacchierano a margine. "E adesso?", si sente dire. "E adesso" è la risposta più veloce, "adesso torniamo in coppa l'anno prossimo, e la vinciamo".
La vittoria in Coppa delle Coppe, la quinta totale per Forlì, è la prima del "nuovo corso" e ha radici nell'esperienza diretta dello scorso anno. Misurarsi con il palcoscenico continentale, con una manifestazione frenetica, da "dentro o fuori", con fatiche fisiche e mentali da imparare a gestire, è una cosa che difficilmente si improvvisa. Un anno in più insieme, e la Fiorini MGM è riuscita a sostenere il tutto, anche lo scomodo ruolo di essere la co-favorita, ed è salita sul podio più alto.
Una vittoria che è una specie di incoronazione, per le ragazze. L'anno zero era l'altro ieri, eppure sembra così lontano, a vederle così tranquille in campo. E davanti a loro ci sono spazi immensi.
Sono affamate. Sono folli. E sono giovani
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