SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA ITALPOSA FORLI'


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venerdì 13 agosto 2021

Rimettere insieme i pezzi

Ci eravamo lasciati ad agosto 2019 con la Poderi dal Nespoli che batte 4-2 il Terrasvogels sui diamanti di Praga, vince la sua sesta Coppa Coppe, e automaticamente si qualifica alla edizione successiva. Ci ritroviamo due anni dopo, Forlì è iscritta alla Coppa Campioni, il Terrasvogels non esiste più. Nel mezzo, una crisi sanitaria e umanitaria tale da meritare a buon diritto la definizione di "catastrofe", e che è lungi dall'essere finita.

Come tutto e tutti, anche il softball ha dovuto segnare il passo nell'era della pandemia. Per rimanere in ambito continentale, nel 2020 la maggior parte dei campionati è stata disputata a scartamento ridotto; qualcuno neanche ha iniziato, come hanno deciso i francesi; qualcun altro ha dovuto fermarsi prima della conclusione, come hanno fatto gli olandesi. I più sono almeno riusciti ad assegnare un titolo, ed è il caso dell'Italia, ma non senza peripezie. Soprattutto in ragione di questo, al momento di assegnare i posti per le Coppe edizione 2021 la Federazione Europea ha dato man salva alle federazioni nazionali: libera ognuna di decidere le proprie rappresentanti, purché in maniera compatibile ai requisiti sportivi maturati nel biennio. E così in Italia, a fianco del Bollate vincitore della edizione 2019, la Fibs ha scelto di mandare in Premiere la Poderi dal Nespoli grazie al terzo posto nella A1 2019: il diritto sarebbe stato del Bussolengo campione nazionale, ma le veronesi nel frattempo hanno intrapreso la via della ristrutturazione, e quindi formalmente rinunciato a partecipare; Bollate, battuto dal Bussolengo, era già qualificato, e il diritto è passato a Forlì. Il tutto formalizzato fin da dicembre con delibera del Consiglio Federale. La stessa delibera ha assegnato al Saronno il posto in Coppa Coppe che era di Forlì; il Saronno nel 2019 ha perso la finale di Coppa Italia contro Bollate.

Velocemente, le altre nazioni. In Olanda il campionato 2020 è stato interrotto prima dei playoff con l'Olympia Haarlem in testa; in Premiere Cup però viene il Roef! campione 2019. In Francia nemmeno si è giocato, il diritto non poteva che essere del Tolone.
Altrove le cose sono andate un po' meglio. Piuttosto laboriosa la vicenda della Spagna, dove la Division de Honor è stata sospesa due volte prima di riuscire ad arrivare in fondo: ha rivinto il Rivas, già campione 2019. La Russia è riuscita ad organizzare alcuni concentramenti ravvicinati, ed una Final Four a Mosca da cui è uscita la sorpresa RusStar, club di recente formazione che ha posto fine alla egemonia del Carrousel che durava dal 1994.
Le svizzere Barracudas hanno vinto un torneo quasi regolare, e in Repubblica Céca addirittura si è giocato da giugno a ottobre, ventotto giornate più una serie di playoff che ha visto lo Joudrs prevalere nel derby con il Sokol.

P.S. non è elegante introdurre un argomento e poi lasciarlo lì appeso senza spiegazioni.
Il Terrasvogels, dicevamo. Dalla fine del 2020, la società sportiva di Santpoort-Zuid ha posto termine all'esistenza della prima squadra, quella che ha dettato legge nel softball olandese da cinquant'anni, e in quello europeo dal 1978. Alcune squadre giovanili continueranno a portare il glorioso nome sui diamanti dei Paesi Bassi, ma non in Golden League: tecnicamente, il titolo è stato rilevato dalle Onze Gezellen, non proprio una rivale, anzi quasi una società satellite, che hanno anche assorbito diverse giocatrici tra le quali Tuk e Szalay. E' finita in mestizia la storia di quella che è stata la squadra europea più prestigiosa e titolata; che ha messo in bacheca 15 titoli nazionali, 9 Coppe Campioni, 5 Coppe Coppe; che ha dato al softball giocatrici di valore assoluto, da van der Putten a
Zijlstra, da Gouverneur a Van Kampen, da van Huissteden a deWeert.

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