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sabato 19 agosto 2017

Volti nuovi in Coppa

La Poderi dal Nespoli che proverà a conquistare la sua sesta Coppa Coppe avrà un volto abbastanza diverso rispetto al campionato. L'infortunio di Montanari ha privato l'attacco del suo terminale offensivo forse più importante; d'altro canto, le nuove regole sul tesseramento dei giocatori emanate della Federazione europea hanno aperto la via a diverse possibili soluzioni. In sostanza, gli unici paletti sono: diciassette giocatrici a roster, un massimo di tre extracomunitarie, e per il resto passa tutto: non importa se durante il resto dell'anno le ragazze giocano per un'altra squadra, basta che abbiano la cittadinanza della Comunità Europea e non ci sono problemi di tesseramento. Il paradosso più temuto era che qualche club si presentasse con una dozzina di americane / australiane con passaporto comunitario, ma a vedere i roster delle squadre in lizza sembra che nessuno ne abbia approfittato
Da annotare che è solo grazie a questa possibilità di pescare giocatrici comunitarie in altri campionati che il Mediterraneo Malta può giocare la Coppa, con una squadra praticamente italiana. De facto è il Bologna della Italian Softball League.

Sottigliezze a parte, Forlì non è stata a guardare e si è giovata dell'occasione. Le tre extracomunitarie sono l'americana Courtney Gano, la straniera di campionato; la connazionale Sierra Hyland; e la portoricana Karla Claudio, che gioca la stagione ISL con Caronno. Con le vecchie regole, le novità sarebbero finite qui: invece la società romagnola ha potuto aggiungere Elena Chiesa e Maria Lacatena, arruolabili in quanto italiane e a prescindere dal fatto che in campionato siano tesserate per altre società.

Conosciamo meglio i volti nuovi della Poderi dal Nespoli.

Karla Claudio - Lanciatrice portoricana, ha giocato a South Florida prima di approdare già l'anno scorso nel campionato italiano. Nella corrente stagione, in pedana ha una media pgl di 0,64, tiene i battitori avversari a .145 di media, si avvicina ai 10 strike out a partita. Non è da meno nel box, con una media di .447 in battuta e quasi .600 di arrivi in base (guadagna molte basi su ball). Se aggiungiamo che quando non lancia gioca interno con ottimi risultati, è veramente tanta roba. Il rinforzo ideale per una manifestazione come la Coppa.

Elena Chiesa - Cresciuta nel Collecchio, è un ricevitore "in purezza", sebbene sappia anche giocare interno in difesa. Molto brava nel difendere il piatto (nessuna lancio passato o perso nell'arco del campionato 2017), bene anche nel box dove è paziente e potenzialmente ha nelle braccia la legnata forte.

Sierra Hyland - Nata nel 1995 a Kansas City ma cresciuta sulla West Coast, nei quattro anni a Cal Poly University la Hyland è stata un lanciatore stellare e pluridecorato, sempre tra le prime di tutta la Ncaa per le statistiche; si è fermata ad una spanna dalla soglia dell'eccellenza (100 partite vinte più 1000 strike out) solo perché nel 2016 si è rotta una mano e ha saltato l'ultima parte della stagione. Finito il college, nel maggio scorso è stata la quarta scelta assoluta della Lega Pro, firmando per Chicago, dove peraltro ha giocato abbastanza poco (come d'abitudine per una matricola che deve crescere).
Le statistiche 2017 con Cal Poly, le uniche significative, parlano di un lanciatore veloce, potente, con tanti strike out nel braccio ma anche tanto controllo. Nel box vanta un .352 di media battuta e oltre 40 punti battuti a casa, è pericolosissima con i corridori in base, e in più è anche paziente, pochi strike out e molte basi ball ricevute..

Maria Lacatena - Catcher italo americana del New Jersey, ha giocato a softball a Youngstown (Ohio) e grazie al passaporto italiano ha trovato spazio nella ISL, chiamata dalla Pro Roma. In occasione dei recenti Europei era stata fra le pre-convocate, ma poi non ha superato il taglio finale. E' un battitore che spesso e bene sa trovare contatto con la palllina (.346 la media nella ISL 2017). Quantunque sia un solido difensore interno (Seconda base, Interbase), nella Poderi dal Nespoli giocherà soprattutto dietro al piatto: con due partite al giorno per cinque giorni, quattro ricevitori non sono una esagerazione, soprattutto visto che alcune possono coprire altri ruoli, e pensiamo appunto a Lacatena e soprattutto Gano, vero jolly difensivo della squadra.

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