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mercoledì 22 agosto 2018

Forlì in agrodolce

Il bicchiere mezzo pieno: Forlì se l'è giocata da pari a pari, e due dei tre punti olandesi che sono costati la sconfitta sono venuti su errore della difesa. E sugli errori si può sempre migliorare.
Il bicchiere mezzo vuoto: questo Olympia è dannatamente forte...

La Poderi dal Nespoli accusa il primo kappaò nel torneo, un 3-1 con luci e ombre. A parità di valide con le avversarie, a fare la differenza sono stati gli episodi, alcuni episodi. Tre errori, si è detto: uno al 4° inning, un pick off sbagliato, la palla che vola lontano, Van Aalst che segna dalla Terza base. Altri due errori al 6°, corridori eliminabili che arrivano salvi in base, ancora Van Aalst che si trova al posto giusto nel momento giusto.
Poi è altrettanto vero che gli errori fanno parte del gioco e che bisogna forzare i giochi per costringere le avversarie all'errore. C'è riuscita e ne ha beneficiato la stessa Forlì, quando le olandesi hanno maltrattato una palla a terra di Grifagno e permesso la segnatura a Ghilardi, anche lei al posto giusto nel momento giusto.

Partita di errori, partita di occasioni sprecate: le romagnole hanno spiaggiato nove corridori, otto invece l'Olympia ma con un attacco in meno. Una volta a testa le squadre sono "morte" col diamante carico. Si sono visti momenti di vero spettacolo, sia nelle giocate in diamante, sia nelle corse degli esterni, e il caldo e numeroso tifo forlivese (stimati 350 spettatori) ricorderà soprattutto una sassata di Piancastelli presa al volo da Beers vicino alle barriere, a evitare la corsa a casa di Vincent.

Partita anche di lanciatori e di sfide sottili sul filo degli strike. La Poderi dal Nespoli ha fatto partire Vincent, che non ha trovato né velocità né effetti, ed è uscita di partita dopo tre inning, alla quinta valida incassata. Il rilievo di Hoover ha tolto efficacia alle mazze olandesi e, sebben litigando spesso con i fili dell'area di strike e con l'arbitro di casa base, ha dato una scossa positiva alla partita di Forlì. Sviluppo simile sulla sponda avversaria, con Andringa che ha tenuto pedana finché ha controllato bene i cambi di velocità, e al primo calo è stata rilevata da Floyd la quale, dopo qualche affanno iniziale, non ha lasciato più margine alle forlivesi.

E adesso? adesso cambia poco. Forlì ha assaggiato la forza dell'Olympia, ora le tocca un Bussolengo che è decisamente diverso da quello del campionato. Un successo forlivese riaprirebbe i giochi per il primo posto nella fase regolare, ma questo va esattamente contro l'interesse delle veronesi.

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