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giovedì 22 agosto 2024

Le avversarie di Forlì (6): Olympia Haarlem

(i precedenti post sull'Olympia Haarlem sono qui, qui e qui)

L'Olympia Haarlem ha vinto le ultime due edizioni della Coppa: 2022 contro Forlì, 2023 contro Saronno. Ha tutte le intenzioni di calare il tris.

Le blu-arancio sono in effetti una delle squadre più formidabili mai apparse in circolazione. Forse quella del 2022 era ancor più intimidatoria, potendo contare sui pick up del Tex Town che la rendevano de facto la nazionale olandese. Anche l'Olympia 2024 non scherza, però appare un po' meno onnipotente.
Vinta infatti la regular season della Hoofdklasse perdendo appena quattro partite, nei playoff si è poi fatta sorprendere due volte dal Roef! e una dalle Sparks, mostrando qualche apparente scricchiolio.

Sarà. Ma l'Olympia rimane l'Olympia, una squadra che ha dato diverse giocatrici all'oranjeteam piazzatosi quarto alla recente Coppa del Mondo, inclusa metà della pedana di lancio. Le nazionali in maglia Olympia sono le ben note Beers, van der Zanden e Vonk (arrivata ad Haarlem nel 2023 proveniente dal Tex Town), più il duo di lanciatrici Hop e van Aalst, che peraltro gioca altrettanto bene da esterno. Per la coppa si è aggiunta un'altra volta Lizzie Clarijs, interbase delle Amsterdam Pirates e della Nazionale; nessun pick up extraeuropeo.
Le due straniere di campionato sono arrivate soltanto per la post season. Le conosciamo bene. Una è Jazmyn Jackson, una utility (gioca Terza e gioca esterno) velocissima sia in difesa sia nella corsa sulle basi, buon contatto con la mazza; è stata a Forlì nel 2018 per il finale di stagione e i playoff; in seguito ha giocato parecchio con le Athletes Unlimited. L'altra americana è Lindsay Thomas, ricevitore e soprattutto grande slugger, in Romagna per la prima parte del campionato 2019; venne "tagliata" alla fine della regular season, prima dei playoff e della Coppa Coppe, per fare posto a Courtney Gano, lasciando dietro di sè un eccellente .429 di media con 5 fuoricampo e 22 rbi.
C'è un'altra straniera a completare la pedana, ma è in quota "comunitaria": si tratta di Anna Zoulova, arrivata quest'anno dallo Joudrs, che in campionato si alterna con Hop nel ruolo di partente, mentre van Alst in stagione sta lanciando molto poco (neanche 30 inning).

L'ordine di battuta ha in Vonk lo scontato lead off, seguito dall'altrettanto ovvio secondo turno di Beers (1.191 di Ops in campionato). Completano l'ordine Jackson, Thomas, van der Zanden e van Aalst a formare una specie di Murderer's Row al femminile, completato dalle aggiunte sicure di Clarijs, di una fra van Dijk e Felix, e da ultima di Hop che con il suo .451 è un palese esempio di "falso nove".

Le olandesi sono approdate alla seconda fase con un prevedibile percorso netto. Quattro partite, quattro manifeste. A dirla tutta, la quarta non è stata una "manifesta" ma un forfait delle svizzere di Wittenbach, che si sono ritirate dal campo come gesto di fair play dopo un orribile infortunio all'esterno Yindi Beekveldt; si stava giocando il 4° inning con l'Olympia avanti 7-0.
Il giovedì mattina le campionesse in carica hanno ripreso da dove avevano lasciato: altra partita, altra manifesta. In un match diretto da una formidabile triade di passaporto italiano (Lamieri - Codarini - Pippo Laudani), a subire la sconfitta è toccato allo Joudrs, che per l'occasione aveva tirato fuori dalla naftalina Veronika Peckova. Invano: la lanciatrice di punta della Repubblica Céca è stata smontata in tre inning, e punteggio finale di 8-0.

In queste cinque partite l'attacco bluarancio ha segnato 55 punti e ne ha subiti appena 4, tutti dai Vermins e con Zoulova in pedana (incontro terminato peraltro 14-4). La media battuta di squadra è .525, Vonk è a .800 (8/10) e van der Zanden a .778 (7/9); Jazmyn Jackson su undici turni di battuta è andata in base nove volte, e ha sempre completato il giro delle basi.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: come le fermi? devi fare la partita perfetta, e sperare che giochino male loro

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