SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA PODERI DAL NESPOLI FORLI'


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lunedì 16 agosto 2021

Si levi il sipario

Come da tradizione consolidata, al termine della prima giornata di gare, e prima che venisse disputato il match serale, ha avuto luogo la cerimonia che inaugura ufficialmente la manifestazione. Una cerimonia sobria, tutto sommato di poche parole. Parole necessariamente di circostanza, ma anche no: ha fatto piacere che il presidente regionale del Coni ricordasse la presenza al torneo delle numerose giocatrici italiane (di Forlì e di Bollate, s'intende) che hanno preso parte con la nazionale azzurra alle Olimpiadi di Tokyo, e le ringraziasse per l'impegno e si complimentasse per il traguardo raggiunto. Non era scontato, nemmeno in un territorio che tanto ha fatto per lo sport del "batti e corri", e che anche stavolta si è accollato l'onere-onore di organizzare nello stesso anno prima il Campionato Europeo per nazionali, e adesso la più importante manifestazione continentale per squadre di club. Ha fatto piacere, ecco.

La Poderi dal Nespoli in posa dopo la sfilata

Dopo la sfilata delle squadre davanti a un pubblico sorprendentemente folto, considerato il periodo e le misure di contenimento anti-pandemia, è iniziata l'attesa partita fra Roef! e Bollate, con lo staff tecnico forlivese spettatore interessato. Sospeso dopo un inning a scanso di rischi, dopo che un tuono particolarmente vigoroso aveva squarciato l'aria, il match è ricominciato ma è stato interrotto in via definitiva durante la sesta ripresa, quando qualcosa di simile a un diluvio monsonico ha inondato Buttrio e dintorni. Acqua a catinelle, ma acqua di quella grossa.

Vedremo come e quanto il maltempo si ripercuoterà sul calendario della Premiere. Per ora almeno l'effetto è stato quello di una benefica rinfrescata.

E domani, finalmente, arriva anche Sierra Hyland.

Due partite al prezzo di una

Di partite strane ne abbiamo viste tante, ma Forlì - Apollo Bratislava ha raggiunto i limiti del surreale. Volendo, è divisibile in due metà perfette.
Prima parte, fino a metà del quarto inning: Bratislava conduce 8-3 e sta meritando contro un Forlì che non ci sta capendo niente. Seconda parte, dalla metà bassa del quarto turno: l'attacco romagnolo colpisce con forza e continuità, smonta tre lanciatori uno dopo l'altro, e conclude 10-0 come da pronostico senza tanti patemi.
La somma algebrica delle due mezze partite restituisce il punteggio finale di 13-8 in favore della Poderi dal Nespoli, ma non rende l'idea di quel che si è visto.

A merito del Bratislava, va detto che in attacco ha del potenziale; la scuola céca dà sempre buoni frutti. A suo demerito parecchie altre cose, la prima della quale è: vinci 8-3 schierando il terzo, o forse addirittura il quarto lanciatore, e non pensi a inserire la tua americana per proteggere il risultato? ma forse è un discorso campato in aria, magari l'americana Morgan Ray non era disponibile, e questo congetturare è a vanvera.

Quanto a Forlì, ha rischiato di uscire di partita quando ha incassato dalla temuta Sugg il fuoricampo dell'8-3. Più di un sopracciglio si è alzato, ma siccome la strada era ancora lunga, e l'attacco aveva dato segno di esserci, era comunque una situazione etichettabile come "preoccupante ma non seria". E difatti.

Difatti, il quarto turno basso lo cominciava vanGurp con un doppio, subito imitata da Carlotta Onofri, e dopo i singoli di Vigna e Brookshire arrivava un altro doppio di Ricchi a scrivere l'8-7. Partita resettata, di lì in poi Bratislava non avrebbe più nuociuto e sarebbe arrivato in base solo una volta, grazie a quattro ball.
Forlì invece non si fermava, al 5° inning Cacciamani riceveva base gratis e ancora vanGurp si rendeva protagonista mandando un missile bello alto sopra la recinzione per i due punti del sorpasso; a quel punto le avversarie si disunivano, e anche la loro difesa, fin lì perfetta, commetteva un paio di scelleratezze, compreso un bunt su cui la pallina iniziava a vagare per il campo mentre Wissink correva a casa dalla Prima base.

Fatta la tara ai lanciatori slovacchi, scadenti per non usare altri termini, la Poderi dal Nespoli si è comportata bene assai con la mazza. Brookshire è stata un'iraddiddio, 4/4 nel box, anche lei un fuoricampo, e l'impressione di una giocatrice che nel box di battuta può inventarsi qualunque cosa. Ma tutte hanno fatto bene, tutte hanno battuto, e le occasioni le hanno create e sfruttate.

In pedana si sono ruotate in tre, e diciamo che è stata una giornata laboriosa: Cacciamani ha iniziato male lasciando molti lanci in mezzo al piatto, Elizabeth l'ha rilevata al 3° inning salvando una situazione di Seconda e Terza occupata con zero out, poi si è complicata la vita anche lei, e Cacciamani appena rientrata si è beccata il citato homer del massimo vantaggio slovacco.
Qui però Ilaria è stata brava a ritrovare forza e concentrazione, e di lì in poi ha chiuso la porta in faccia all'Apollo.
Rilievo finale di Sheeley, una ventina di lanci in tutto, ma sufficienti a far battere male le avversarie.

E adesso andiamo a vedere come sono fatte queste spagnole del Rivas: hanno perso con Bollate senza neanche battere una valida, ma le campionesse in carica hanno avuto bisogno di mandare in campo la loro Idra tricipite, Arnold-Peckova-Cecchetti, per averne ragione con il punteggio di 5-2.

Le avversarie di Forlì (1): Apollo Bratislava

Per quanto strettamente imparentato con quello della Repubblica Céca, il softball in Slovacchia ha un ruolo del tutto marginale. Non sempre è stato così.

Fino al 1992 la nazione era unita, ma già le federazioni sportive si erano separate: il primo campionato nazionale, vinto dal Kosiçe, si è infatti giocato nel 1991. Dal 1993 il movimento ha iniziato a crescere e le squadre slovacche a partecipare alle coppe. Dopo una lunga "gavetta", nel 1998 le Spiders Bratislava vinsero la Poule B -quell'anno si giocava a Forlì- guadagnando alla Slovacchia il diritto di salire al livello maggiore.
Ci rimase quattro anni, fino ad Haarlem 2001. Il Mask Pezinok si piazzò ultimo e tanti saluti alla Poule A. In quella edizione Pezinok affrontò anche la Fiorini Forlì, era una mattina umida sul diamante di Onze Gezellen, finì molto a poco per le romagnole.

Per tornare in "serie A" ci sono voluti quasi vent'anni, è successo nel 2018 grazie al secondo posto del Trnava nel torneo giocato a La Loggia: nel mezzo, una implosione senza eguali, e il movimento ridotto a poche squadre, tant'è che per più di una stagione la finale l'ha giocata il Trnava contro le proprie juniores. Né le cose sono migliorate: almeno a livello giovanile la base si è un poco risollevata, ma a livello agonistico non c'è quasi niente.

Formalmente, l'Apollo è una società giovane, fondata nel 2013, ma in concreto è nata dalla fusione fra le altre due società storiche di Bratislava, Ball Club e Spiders. Nel frattempo sono rimaste solo due squadre, le Trnava Panthers e appunto l'Apollo; Pezinok sciolto nel 2014, Kosiçe pure sparito, dal 2016 lo scudetto è una questione fra due squadre, e a risolverla bastano un paio di weekeend.

Come intuibile, il problema maggiore non è assegnare un titolo: è riuscire a far giocare quella che tutto sommato è una base di praticanti decente, e dar loro un'alternativa al tesserarsi per un club della vicina Repubblica Céca pur di praticare il loro sport.
Fra i passi in avanti che sono stati fatti, il più significativo è stato un accordo con la federazione céca per farsi ospitare nelle serie inferiori alla Extraliga: per dire, lo scorso anno, l'Apollo ha militato in Lega2 e le Panthers in Lega3. Inoltre fino al 2019 è stata giocata la Softball Euroliga, una competizione itinerante con squadre di provenienza mista: Croazia, Bulgaria, Ungheria, Austria e appunto le due slovacche, Trnava ed Apollo. La pandemia del 2020 ha messo fine alla manifestazione, ma non è detto che riprenda con il ritorno di tempi più sereni. E comunque l'Euroliga 2019 è servita per assegnare il posto in Premiere Cup: grazie al miglior piazzamento rispetto alle connazionali, l'Apollo Bratislava porta il vessillo della Slovacchia a Buttrio.

In questa edizione, l'Apollo ha puntato tutto sulla coppia di straniere dei Dragons Castelfranco di A1. La lanciatrice Morgan Ray, da Ohio State, è una dallo strike out facile; il catcher Sugg è un buon battitore di potenza, e in campionato ha castigato Forlì con un home run; in più c'è l'interbase Mestanova che ha il doppio tesseramento con Apollo e Castelfranco, e in passato ha giocato con buoni risultati a Kunovice nella Extraliga céca. Sempre dalla Extraliga arrivano in prestito le due lanciatrici Krbcová (Sokol) e Rampackova (Ostrava). A titolo statistico, Rampackova e Slaninkova hanno giocato per Les Comanches Tolone St. Raphael nella prima giornata della Division 1 francese.

E per tornare al discorso di prima, Rampackova e Slaninkova sono due delle tante slovacche con il doppio tesseramento (anzi, nel loro caso triplo): Polachova e Saviola sono anche loro a Ostrava, mentre Chladecka, Merczova e Sarkanyova per la corrente stagione giocano a Kunovice. A roster c'è anche Petergacova, che ha un passato negli Usa con Santa Monica College.

Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: due eccellenti straniere alla guida di un gruppo sportivamente cresciuto in Repubblica Céca. Come direbbe il manuale: da non temere né sottovalutare.