SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA PODERI DAL NESPOLI FORLI'


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martedì 22 agosto 2017

Le avversarie di Forlì (3): DSS Haarlem

Due sono le olandesi che Forlì affronterà in coppa, e tutte e due vengono da Haarlem.
In ordine di calendario, la prima delle due è il DSS, che è veramente una squadra storica: è stata fondata nel 1950 ed era presente alla prima edizione della Coppa Campioni, anno di grazia 1978, in cui ha vinto l'argento, sconfitta in finale dal Terrasvogels. Poi stagioni di basso profilo in campionato, fino al quarto posto del 2016 che è valso il passaporto per queste finali.

La stagione 2017 ha preso una piega meno propizia per il DSS, che è in campionato è penultimo e rischia seriamente la relegazione in Silver League. La squadra ha una superstar indiscussa nella lanciatrice Dagmar Bloeming, un lungo passato con le Sparks e uno più breve nel Caserta e anche nella Lega Pro Usa: e ci sono alcuni altri volti più o meno noti, come la veterana Areke Spel e i due interni Morgan Sampson e Noa Brand, quest'ultima vista in Coppa Campioni l'anno scorso con Bussolengo. Da sole non potevano bastare per fare strada nel torneo casertano: il DSS infatti ha principalmente due punti deboli, uno è la carenza di battitori (Sampson e Spel le uniche due con percentuali di qualità, ma attenzione all'esterno sinistro Waasdorp), e l'altro la fallosità difensiva, le biancorosse sono nettamente la squadra di Eredivisie che commette più errori (ben 52, il doppio dell'Olympia Haarlem tanto per fare un confronto)..

Ecco dunque tre-pick up-tre che trasformano il DSS in una formazione in grado di dire la sua per i primi posti. Dagli States sono giunte Maryssa Becker, lanciatrice da Louisville fresca di diploma, con numeri eccellenti non solo in pedana ma anche nel box; e Nicole Girard, interno proveniente da Arizona State, presa per fare la differenza in battuta.
Arriva invece dall'Australia Amber Johnson, altra lanciatrice di qualità che oltretutto non è nuova a queste manifestazioni: nel 2013 infatti ha giocato (bene) la Coppa Campioni nelle file di un'altra squadra di Haarlem, le Sparks.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: in partenza la meno forte delle due olandesi, ha cambiato volto con i pick up.

Vincere facile

E' arrivato il primo successo, largo e scontato. Le polacche di Wroclaw verranno ricordate per la loro simpatia, non per aver messo nei pensieri la Poderi dal Nespoli.

E' finita 14-0 e sospensione al 4º inning per "manifesta". Il divario di valori in campo è apparso subito esagerato, però Forlì ha passato almeno mezz'ora di "spensieratezza" (chiamiamola così), arrotolandosi sui propri dubbi e segnando uno striminzito punto. Al terzo turno d'attacco, finalmente le romagnole hanno cambiato ritmo: con undici punti si sono tolte il pensiero, e al quarto inning altre due segnature hanno fissato il bottino sul 14-0 conclusivo.

Alla luce del risultato, c'è poco da questionare: ci stanno i due errori difensivi, due leggerezze figlie dell'approccio un po' disinvolto alla partita; e Claudio e Grifagno ovviamente hanno tutto il tempo per rifarsi sebbene siano rimaste a secco anche contro i deboli lanciatori polacchi. No: a dare pensieri è un infortunio a Beatrice Ricchi, una distorsione alla caviglia che in sé non è grave ma che costringe la riminese ad uno stop precauzionale, pena il drastico aggravamento della situazione.

In attacco hanno colpito bene Cacciamani (3/3 con un triplo), Gano e Veronica Onofri (entrambe 2/3, e tre doppi), e soprattutto Ghilardi, che ha chiuso con due doppi) su tre turni in battuta e che dopo due partite è il miglior battitore di Forlì con .666 di media.
In pedana staffetta senza problemi tra Carlotta Onofri e Zanotti, su cui le avversarie non hanno colpito nessuna valida.
Ultima curiosità: nell'inning da 11 punti, Cerioni è andata in battuta due volte e altrettante ha subìto l'eliminazione.

Alle 18.15 la Poderi dal Nespoli scende di nuovo in campo, come detto senza Ricchi, e rispetto al Wroclaw sarà un'altra musica: Già il DSS Haarlem è un brutto pesce di suo, come del resto lo sono tutte le olandesi; ma nel pomeriggio ha fatto vedere di cosa è capace sconfiggendo il Ledenice. Il DSS era sotto 1-3 all'ultimo attacco e ha rimontato infliggendo una severa lezione alla Peckova (ma la difesa céca ce ne ha messo parecchio del suo).
Per Forlì la scelta del lanciatore partente è fra Karla Claudio e Sierra Hyland, se non avrà problemi con il fuso orario; le olandesi hanno tenuto in fresco Dagmar Bloeming.

Le avversarie di Forlì (2): Hrabiny Wroclaw

Viene da Wroclaw lo Hrabiny, parola che in polacco significa "Contessa" e che a nostra memoria è il nickname più insolito mai sentito nel mondo del softball.
Come Ledenice, anche Wroclaw è al debutto in Europa, e rappresenta anche la prima volta della Polonia in Coppa Coppe. Il club di Breslavia (termine con cui in italiano è nota Wroclaw) ha comunque avuto le sue difficoltà, ha lanciato una sottoscrizione popolare per pagarsi il viaggio, e ha raggiunto la somma necessaria soltanto un paio di settimane fa.

Poco o nulla si sa della squadra. Nel roster di coppa è inserita un'americana, Khala Taylor, un esterno proveniente da Cal Berkeley. Tra le polacche, Aleksandra Zielińska studia e gioca in Alabama con Jacksonville State. Ma, per ammissione della stessa Zielińska, il campionato polacco è poco competitivo e le appena quattro squadre partecipanti si muovono tra mille difficoltà, a partire dal reperimento dei materiali (in tutta la Polonia, c'è solo un negozio specializzato nella vendita di attrezzature per baseball e softball).

Però la passione non manca, se è vero che il diamante dello Hrabiny si chiama Stan Musial Field, vale a dire è intitolato al giocatore di origini polacche che è stato uno dei più grandi di tutti i tempi.

Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: da affrontare con sportivo rispetto, ma non c'è confronto

Notiziole sparse

In tarda serata è atterrata all'aeroporto di Capodichino Sierra Hyland, ultimo tassello della Forlì di Coppa. La lanciatrice statunitense è stata accolta in albergo dalle compagne, rimaste alzate a dispetto dell'ora tarda, con un comitato di accoglienza che neanche i capi di stato.

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Nella serata di lunedì si è svolta la cerimonia di apertura ufficiale della 26ma edizione della Coppa delle Coppe. I convenevoli si sono svolti senza tante formalità, con un tono se vogliamo un po' dimesso ma forzatamente affrettato dall'imperversare del vento (un flagello di questa prima giornata) e soprattutto dalla ristrettezza dei tempi: Hoboken - Sant Boi è andata veramente per le lunghe, due ore e mezza di gioco, e occorreva risparmiare minuti per far iniziare entro un orario accettabile il match serale tra Mediterraneo e Lucerna.

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Leggero malinteso al campo principale, quando è stato notato che, nella fila di bandiere nazionali che garriscono al vento, manca proprio il tricolore biancorossoverde. E' stato promesso che verrà posto rimedio in breve tempo.

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Vista con grande piacere alla cerimonia inaugurale Alessandra Cirelli, grande giocatrice romana degli anni passati, legata a doppio e triplo filo a Forlì e Caserta. Cirelli ha giocato nell'Italpaghe Forlì stagione 1998, finale scudetto e finale Coppa Campioni, purtroppo entrambe perse. Era poi sulla panchina di Caserta nel 2006, quando Forlì si aggiudicò il secondo scudetto vincendo garacinque sul diamante di San Clemente, lo stesso dove si disputa la Coppa. Quest'anno Cirelli ha allenato a Roma e ha avuto tra le sue giocatrici Maria Lacatena, che si aggiunta alla Poderi dal Nespoli in occasione della Coppa Coppe.

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Festeggiato in pizzeria il compleanno di Karla Claudio. Il genere di eventi che "fanno gruppo" e che le ragazze della squadra condividono sulla pagina Facebook, il modo migliore per seguire la Coppa dal punto di vista di un insider.