SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA PODERI DAL NESPOLI FORLI'


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domenica 27 agosto 2017

u.s.

La u.s. di sveviana memoria ha il potere di distogliere l'attenzione dal baccano degli olandesi. Alla fine la Coppa Coppe l'ha vinta l'Olympia Haarlem, che guarda caso alloggia nello stesso luogo del Softball Forlì, accompagnata dal caravanserraglio arancione della sua tifoseria.
Ora il bar dell'albergo è presidiato da questa pittoresca Arancia Meccanica, e festeggiano festeggiano. Giusto: sono loro i Re per questa notte.

Ha vinto tutto sommato la squadra migliore. Il che non toglie affatto sale dalle ferite di Forlì, ma rende il contesto sportivamente ragionevole.

Dopo il "rompete le righe" e i saluti a chi ha fatto parte della squadra per questa settimana (Arena, Chiesa, Claudio, Hyland, Lacatena), la domenica si rientra tutti a casa. Il tempo di tirare il fiato, ma è questione di un attimo: dal prossimo fine settimana iniziano i playoff scudetto. La Poderi dal Nespoli va a Caronno.
Ci saranno delle novità.

sabato 26 agosto 2017

Buona l'ultima

La Poderi dal Nespoli finisce quinta, Ledenice esce dalla partita dopo il primo lancio e per le forlivesi la finalina di consolazione diventa una passeggiata tranquilla.

Forlì infligge una manifesta in doppia cifra, 10-0 il punteggio finale. Le céche hanno iniziato senza Peckova, sperando magari di ripetere lo scherzetto riuscito lunedì e farla entrare a punteggio ancora aperto. Purtroppo per loro, Karla Claudio ha sbattuto fuori dal campo la prima pallina tiratagli da Martina Lackner, e il match ha preso subito la piega favorevole alle romagnole.
Di lì in poi è stato un incrementarsi progressivo del vantaggio, fino al sesto inning quando la Poderi dal Nespoli ha trovato una spallata da sette punti. Forlì ne aveva più voglia, giusto che sia andata così.

E giusto anche il quinto posto finale. Per come è andata, non è il caso di tirar fuori rimpianti.

Simbolismi

La Coppa delle Coppe sta facendo il conto alla rovescia, fra poche ore tutto sarà finito, e in attesa della finale alcune posizioni sono già assegnate. Spagnole, svizzere, francesi e polacche occupano le ultime piazze, il Belgio dopo aver perso garauno del Page System è quarto, l'Olympia Haarlem è in finale e attende la vincente fra le concittadine del DSS e il Mediterraneo Malta.

Si spareggia anche per le posizioni di rincalzo. Le tedesche hanno superato le danesi per il settimo posto, Forlì si gioca il quinto contro le céche di Ledenice. Si finisce da dove si era cominciato, e per chi pensa che le cose non succedono a caso, beh è un segno.

In effetti è un po' tutto simbolico. Lo è la partita, che rappresenta quel che Forlì NON è riuscita a fare: se giochi per il quinto posto, vuol dire che non sei stato capace di far meglio, di inserirti nella lotta per il podio.
E' simbolico l'avversario, quel Ledenice che vincendo il match di lunedì ha incrinato le aspettative di Forlì nella competizione. Al di là del risultato in sé, batterlo e lasciarlo dietro in classifica vorrebbe un po' dire rimettere le cose al posto di prima. Almeno un po'.
E allo stesso modo avrebbe un senso simbolico infliggere una sconfitta a Veronika Peckova, la lanciatrice céca che era sembrata insuperabile e che invece è stata ridimensionata cammin facendo. Non era lei a essere imbattibile, era piuttosto Forlì che iniziava a litigare con le proprie sensazioni interiori, con cui ha fatto pace troppo tardi.

Play ball alle 15.30, lanciatore partente Sierra Hyland. Si giocherà per vincere, per onorare la coppa, per Forlì e per il softball.
E per ripartire verso altri traguardi.

venerdì 25 agosto 2017

Soddisfazione platonica

Contro il Mediterraneo arriva un platonico successo. L'incontro era del tutto ininfluente ai fini della classifica: le casertano / maltesi con la testa erano già alla partita di stasera in cui si giocano l'accesso diretto alla finale contro l'Olympia, e come prevedibile sono andate in campo tutte le seconde linee.

Non altrettanto si è risparmiata Forlì, che ha comunque fatto a sua volta un po' di turnover, ma ha giocato per vincere, e ha concluso anticipatamente per "manifesta". Eppure la fine resta nota, Forlì resta ultima del Round Robin, e concluderà il suo torneo sabato pomeriggio contro Ledenice. La gara vale per il quinto posto e inizia alle 15.30, inserita come specie di "sotto clou" della finalissima.

Negli almanacchi resterà questo 8-0 e magari una media battuta un po' migliore: dopo le prime quattro giornate, il rendimento nel box della Poderi dal Nespoli era il penultimo fra tutte le partecipanti, meglio soltanto di quello delle polacche. Contro Malta un po' tutto il line up è riuscito a battere, e Chiesa e Grifagno sono state le migliori con la mazza, entrambe hanno infatti chiuso con 2/3 (per Chiesa anche un doppio).
Nel cerchio, ha tirato tutti e cinque gli inning la portoricana Karla Claudio.

Le avversarie di Forlì (8): Mediterraneo Malta

Il Mediterraneo Malta è la società ospitante e che ha organizzato la manifestazione sui diamanti di Caserta. E qui occorre subito la spiegazione.

Alla base di tutto ci sono i buoni rapporti fra Malta e il Caserta Softball, che una decina di anni fa era solito fare il ritiro pre-campionato portando la squadra nell'isola; col tempo, dalla preparazione pre-stagionale si è passati a una collaborazione vera e propria.
Scomparso il Caserta dal massimo campionato italiano, era rimasta questa collaborazione da cui è poi nato tutto. O forse sarebbe meglio dire "rinato": non è un caso se sulle maglie da gioco c'è scritto sia "Mediterraneo" sia "Caserta": il Mediterraneo Softball è affiliato alla Federbaseball di Malta, ma de facto è il Caserta. Non ci sono giocatrici nella zona, e infatti Caserta quest'anno ha rinunciato anche alla A2; tantomeno ce ne sono a Malta, dove non c'è un campionato, infatti si gioca soprattutto a slow pitch: per fare le coppe dunque il Mediterraneo deve ricorrere a prestiti da altre società della ISL. L'anno scorso in Coppa Campioni c'era molto Staranzano e la lanciatrice americana del Collecchio, Studioso; quest'anno c'è tanto, tanto Pianoro, a partire dal manager La Rosa.

E vediamolo questo Mediterraneo. Il nocciolo è appunto il team felsineo che in Italian Softball League è arrivato secondo nel girone in cui la Poderi dal Nespoli si è piazzata quarta: ci sono
Trevisan, Brandi, Monari, Oliveti, Giannini, Mengoli, Mattioli, Banchelli, e soprattutto Anisley Lopez, la cubana che qui in Coppa ha le migliori statistiche di lancio. Ci sono anche Parisi del Bollate e Giudice del Legnano.
C'è Shannon Galea, canadese con passaporto maltese che ha giocato in Olanda (Gryphons), Belgio (Royal Greys), e che ricordiamo bene in Coppa Coppe 2015, Forlì vinse il torneo e lei portò le London Angels al quarto posto finale (lei e soprattutto Eva Voortman, la lanciatrice mancina dell'Olympia Haarlem). Galea ha giocato anche a Melbourne con il Softball Victoria, squadra da cui il Mediterraneo ha pescato altre due australiane di passaporto europeo, Narisse Privitera e Kylie Steemers.
Ci sono infine due pick up di qualità come l'altra aussie Chelsea Robinson, un catcher, e la lanciatrice Amber Schisler: quest'ultima si è diplomata a Campbell University, ma fino al 2015 è stata a McNeese dove ha giocato assieme a Emily Vincent ed Erika Piancastelli.

Fin dai pronostici della vigilia è apparso chiaro che il Mediterraneo era una seria candidata ai primi quattro posti, e la compagine casertano / maltese ha confermato in toto il pronostico: nel girone preliminare ha dato prova della sua forza sconfiggendo l'Olympia Haarlem in un incontro preso molto sul serio da entrambe le squadre.

Dovrebbe essere molto più a cuor leggero la partita con Forlì: nella classifica del Round Robin la matematica ha già sancito che le romagnole sono seste e il Mediterraneo primo e quest'ultimo, in attesa del ben più importante match serale contro l'Olympia, che sancirà l'accesso diretto alla finale per l'oro, probabilmente penserà a risparmiare le giocatrici migliori.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: probabile finalista

La fine è nota

Due tie break giocati, due persi. Comincia e finisce allo stesso modo il giovedì nero che sancisce il peggior risultato di Forlì nelle Coppe. Ma per assurdo, se la partita mattutina con le belghe era stata il fondo del barile e la sublimazione di tutte le storture settimanali, quella serale si è rivelata la migliore disputata dalle ragazze di Soça. Sarà stato il non aver più nulla da perdere, sarà stata la rabbia e la frustrazione, può essere stato anche il vento di ponente, non importa: finalmente la Poderi dal Nespoli ha giocato concentrata ma sciolta, senza paura e senza timori. Il poderoso Olympia Haarlem avrebbe potuto e voluto fare polpette romagnole, e invece è stato costretto prima a rincorrere, poi a difendere e a tremare perfino sul 5-2, mentre la tifoseria in maglia orange che farciva in abbondanza le gradinate se ne stava ammutolita con il fiato sospeso.

Forlì infatti al proprio turno d'attacco dell'8° inning si è trovata con le basi piene e un solo out: in diamante c'erano i quattro potenziali punti per battere le avversarie. Invano: per l'ennesima volta tutto è filato storto, e la cifra stilistica di questa Coppa resterà che tutto quel che poteva andare male è andato peggio.

Non è stato l'unico spreco di giornata. La Poderi dal Nespoli avrebbe potuto segnare non una ma ben altre due volte, essendosi trovata al sesto e al settimo turno con corridore in Terza e meno di due eliminati. E tutto questo praticamente senza battere (attacco, abbiamo un problema), ma comunque mettendo pressione, spremendo basi ball, muovendo la pallina, forzando l'errore delle avversarie come in occasione della segnatura che al secondo inning aveva portato Forlì in vantaggio.

Il match era decisamente significativo per le olandesi, che perdendo sarebbero uscite dalle prime due piazze e si sarebbero complicate il  cammino verso la finale. Era viceversa una partita ininfluente per Forlì, che anche vincendo non avrebbe potuto raggiungere un posto entro le prime quattro e qualificarsi alla lotta per medaglie.

La fine è già nota. A Forlì restano due incontri per concludere questa infausta edizione di Coppa Coppe. Venerdì alle 13.30 c'è il mezzo derby contro il Mediterraneo Malta, privo d'importanza per entrambe le formazioni: le casertane concluderanno il Round Robin al primo posto e Forlì all'ultimo.
Poi, sabato pomeriggio alle 15.30, prima del match per il titolo, Forlì disputerà lo spareggio per il quinto posto con il Ledenice di Peckova e finirà da dove aveva cominciato: dalla inattesa sconfitta con le céche sono simbolicamente iniziati i guai di questa settimana, sarebbe bello conquistare una vittoria per chiudere questo metaforico Vaso di Pandora.


giovedì 24 agosto 2017

Le avversarie di Forlì (7): Olympia Haarlem


L'Olympia Haarlem è la favorita d'obbligo per il successo finale, non tanto e non solo perché detiene la coppa, ma essenzialmente perché quest'anno è la miglior squadra d'Olanda. Nella Dutsche Golden League infatti è in atto una piccola rivoluzione: le storiche primattrici, Sparks e Terrasvogels, inseguono da lontano l'Olympia, che appare con le carte in regola per il suo primo, storico titolo.

Si tratta di una società relativamente giovane, è nata infatti nel 2008 dopo la fusione tra altri due club di Haarlem, il DSC '74 e il TYBB; quindi a rigor di logica l'ipotetico scudetto non sarebbe davvero il primo, visto quello conquistato dal DSC nel 2003, quello sì veramente storico e inatteso.
Il titolo nazionale sarebbe anche potuto arrivare la scorsa stagione, l'Olympia ha raggiunto la finale a passo di carica, ma arrivata al dunque è stata spazzata via dalle Sparks.

C'è molto dell'Olympia nella nazionale orange fresca campione d'Europa: il temibile trio di battitori Oosting - van Aalst - Beers, assieme all'interbase Sharaday Christina e al pacchetto dei lanciatori; la collaudata Vleugels, la mancina Voortman e soprattutto Ilona Andringa, la nuova sensazione del softball olandese; non è potuta arrivare invece Ellen Roberts, già vista in Italia a Bollate, che è impegnata con la nazionale australiana.

In poche parole si tratta di una squadra fisicamente dominante, che vince le partite in battuta, anzi le stravince, votata all'attacco più ancora delle Sparks. La rotazione dei lanciatori è ottima. Forse-dico-forse la difesa non è imperforabile, ma all'Olympia di quest'anno è  difficile trovare dei difetti.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟 🌟
In sintesi: LA favorita

Minimo storico

Alla fine è successo l'inevitabile: la Poderi dal Nespoli viene sconfitta dalla rappresentante belga, e di fatto dice addio a qualunque sogno di gloria.

In tutta onestà, Hoboken è una squadra decente e nulla più, con l'aggiunta di una fuoriclasse, Lindsay Meadows. E proprio l'americana di passaporto olandese è stata la pedina decisiva, sia con i suoi lanci, sia fattivamente con la valida che ha deciso il match.

Forlì non ha giocato male. L'impressione immediata è che non abbia giocato e basta. Ha colpito sporadicamente, si è anche procurato alcune occasioni poi non concretizzate, ma per tutto il tempo ha dato l'impressione di aspettare il corso degli eventi. Nessuna in particolare ha sbagliato, così come nessuna in particolare ha brillato. E forse è proprio questa è la dimensione del Forlì che per la prima volta nelle Coppe è uscito sconfitto contro le belghe: una squadra buona, ottima sulla carta, ma incapace di quel passo in avanti che serve per stare con le prime. Se con la tua formazione migliore non riesci a venire a capo delle Hoboken Pioneers, è un segno.

La partita contro le belghe si è trascinata sullo 0-0 con pochi sussulti fino al tie break dell'ottavo inning: tre volte la Poderi dal Nespoli ha portato il corridore in terza base, altrettante è stata respinta dalle avversarie. Le oneste Pioneers invece si erano rese pericolose solo nell'inning di apertura, ma poi erano state ben addomesticate dalla staffetta dei lanciatori forlivesi, Cacciamani - Hyland.
Purtroppo agli extra inning la fortuna sportiva ha arriso a Hoboken, quando la stessa Meadows a basi piene ha trovato il singolo dell'1-0. La Poderi dal Nespoli ha avuto l'ultimo attacco, ha a sua volta riempito le basi, ma Meadows in pedana di lancio ha gelato le ultime speranze.

Forlì di fatto dice addio a ogni possibilità di inserirsi nella lotta per le medaglie. La matematica la tiene ancora in gioco, ma occorrerebbe battere prima l'Olympia Haarlem e poi il Mediterraneo Malta. Ci vorrebbe un salto di qualità che per il momento non è possibile intravedere.

Le avversarie di Forlì (6): Hoboken Pioneers

Gli Hoboken Pioneers sono una società sportiva di Anversa, con una lunga tradizione per quanto riguarda il baseball, mentre la sezione di softball è relativamente recente ma già di successo. Il gruppo è composto da un nucleo di veterane come Goosen e Lindgren, nate nel 1982, e Verheyleweghen van der Meiren che sono del 1983; ma in roster c'è ancora Gwendy deJaegher, 42 appena compiuti. E come rinforzo per la coppa è arrivata dall'Olanda Lindsey Meadows, classe 1982, lanciatrice americana naturalizzata olandese per matrimonio, che tanto ha giocato e vinto con il Tex Town di Enschede e che ai campionati europei di giugno è stata il pitcher più utilizzato e più efficace delle Orange campionesse d'Europa.
Molto giovane almeno il resto della squadra: Celine Janssens è nata nel 1999, e il catcher Laura Wissink, miglior battitore delle Pioneers, ha vent'anni.

La rotazione dei lanciatori fa affidamento ovviamente su Meadows e sull'americana Andrea Lindgren, una carriera fra Belgio e Olanda (soprattutto Osterhout Twins, ma la ricordiamo in Coppa Coppe con le Borgerhout Squirrels tanti anni fa).

Per gli amanti delle statistiche, Pioneers e Forlì si sono già incontrati due volte nelle competizioni continentali: nel 2010, Coppa Coppe di Haarlem, le romagnole vinsero 11-0, mentre l'anno scorso in Premiére Cup finì 10-0.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: con Meadows è una squadra più che discreta

mercoledì 23 agosto 2017

Cambiare passo

La Poderi dal Nespoli sconfigge anche le tedesche, 6-0 il finale, e conquista il passaggio alla fase successiva. Raggiunto l'obiettivo minimo, restano altre perplessità, e non certo sul piano tecnico: Forlì è una buona, ottima squadra, ma in questo momento ha il demerito di non riuscire a giocare come sa. Questa partita è un esempio quasi canonico: Wesseling è una squadra sinceramente mediocre, eppure l'attacco si è fatto irretire e ci ha messo tre riprese per entrare in partita, tre inning "regalati"; e sono venuti due errori difensivi talmente grossolani che non possono essere un vizio tecnico, no: sono soltanto figli della concitazione, della voglia di strafare, della paura di sbagliare, non si capisce...
Ognuno può dare l'interpretazione che vuole; resta il fatto che da questo punto in poi, Forlì è costretta solo a vincere, e per farlo deve cambiare passo, altrimenti contro squadre come Mediterraneo e Olympia ci sono poche chances.

Forlì dunque molto ha sprecato, e un po' ha anche rischiato: al terzo inning le tedesche hanno riempito le basi e c'era un solo eliminato: un eccellente "doppio gioco" difensivo casa-prima ha evitato il potenziale pericolo, e forse è anche servito da stimolo perché Forlì ha rotto il ghiaccio nel turno d'attacco immediatamente successivo. Segnati i primi tre punti, le ragazze hanno giocato più tranquille ed è stato tutto semplice.

Esordio in pedana di Karla Claudio, un po' arrugginita nei primi inning, molto più sicura man mano che passavano i minuti. Menzione d'onore in attacco per Cacciamani e Chiesa: in due hanno messo a segno 4 valide (un doppio e un triplo per la maceratese) e battuto a casa 4 punti, oltre la metà di quelli totali.

Ora sotto con le belghe di Hoboken, altra squadra che sulla carta non deve e non può impensierire le romagnole. Come quello con Wesseling, è un altro match che, oltre a dover essere vinto, può servire a Forlì per proseguire nella ricerca di se stessa.

Questo il calendario della Poderi dal Nespoli nella seconda fase:
Giovedì 24: Hoboken Pioneers (ore 9:00); Olympia Haarlem (ore 18:15)
Venerdì 25: Mediterraneo Malta (ore 13:00)

Le avversarie di Forlì (5): Wesseling Vermins

Battezzate Forlì, DSS Haarlem e Ledenice come le tre favorite del girone, ci voleva anche qualcuno a vestire i panni dell'outsider, e chi meglio delle tedesche Wesseling Vermins? Le renane sono già state avversarie della Poderi dal Nespoli nella passata Coppa Campioni: finì 16-1 al 4° inning, ed è meglio non farsi influenzare da quel precedente.

Le Vermins giocano nella Bundesliga nord, quella dove ci sono le formazioni storicamente più competitive, vale a dire Mannheim, Amburgo e Neunkirchen. Hanno il miglior attacco del girone, e una buona difesa e, pur avendo interrotto la striscia di quattro titoli nazionali consecutivi (campioni 2016 sono state le Tornados Mannheim), l'anno scorso hanno comunque vinto la Deutschepokal, la Coppa di Germania. E anche quest'anno Wesseling si mantiene in piena corsa per la finale scudetto.

Quella tedesca si può definire una squadra insidiosa, il che dice tutto e non dice niente: volendo argomentare, si tratta di un nucleo compatto, che gioca insieme da tempo, e ha anche l'esperienza di ormai numerose edizioni di coppe europee. C'è un corposo gruppo di nazionali, a cominciare da Volkmann ed Held, che sono i due migliori pitcher della Bundesliga: qui in Coppa ha lanciato una ripresa contro il DSS anche Dickmeiss, che però fa l'esterno e in campionato ha tirato 6.2 inning di emergenza.
Niente affatto male il gruppo di battitori, tra le quali da seguire sono Theissen e deJong: alla formazione tedesca sono però venute a mancare le due giocatrici più importanti, von Bruck e Szalay: quest'ultima è da anni il miglior battitore della Bundesliga, ma è andata a disputare la Premiére Cup con il Terrasvogels. Cosa ancora più importante: nel roster non ci sono straniere, nessun pick up, nessuna comunitaria, niente.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: con un paio di americane di spessore, sarebbero state la mina vagante perfetta

Sotto questo sole

Arriva il secondo successo per la Poderi dal Nespoli. Contro Hørsholm il match si è risolto in tre inning e mezzo, meno di 75' di durata, 11-0 il finale per gli almanacchi, e almeno è stata evitata una nociva permanenza sotto il torrido sole di mezzogiorno.

Alle romagnole sarebbe servito un  po' di  agonismo, un test impegnativo, qualcosa che desse loro la possibilità di alzare il proprio ritmo. Ma le danesi hanno fornito una tale controprestazione che ne è scaturito un match senza utilità. Bastano due dettagli statistici: sono stati più gli errori dell'Hørsholm, sei, che non le battute valide messe a segno da Forlì, cinque. E i lanciatori danesi hanno chiuso con zero di pgl.

Sempre per le piccole statistiche, va celebrata la prova in pedana di Ilaria Cacciamani. E' stata perfetta, nessuna avversaria ha raggiunto il cuscino di prima base. Non può essere perfect game per gli albi ufficiali, poiché quattro inning lanciati sono troppo pochi, ma è già la seconda prestazione del genere che la giovane maceratese realizza in Coppa Coppe, dopo un altro "mini" perfect game (cinque inning) contro la Spagna a Porpetto 2014.

Nel tardo pomeriggio la Poderi dal Nespoli torna in campo per l'ultima partita del girone preliminare. Sembra surreale, ma è uno scontro ad eliminazione diretta con le tedesche di Wesseling. Entrambe le squadre hanno due vittorie e due sconfitte, chi vince va al Round Robin e chi perde al girone di consolazione dal settimo posto in giù.
Wesseling non è certo un avversario difficile: per dare un termine di paragone, ha stentato con le danesi e nemmeno con la Polonia ha brillato. Ha un attacco in grado di "toccare", e una rotazione limitata a due lanciatori validi. Non deve quindi essere una preoccupazione per la Poderi dal Nespoli, che dal canto suo dovrà stare attenta principalmente a non accartocciarsi sui propri dubbi, e cercare di ritrovare un po' di sicurezza e scioltezza in battuta, il fondamentale che fin qui è rimasto sotto le potenzialità della squadra forlivese.

La pallina nel cerchio verrà data a Karla Claudio, questo appare sicuro.


Le avversarie di Forlì (4): Hørsholm Barracudas

Le danesi Barracudas vengono da Hørsholm, municipalità a metà strada fra Copenhagen e Helsingør (qualcuno ricorda il castello di Amleto?). Quello danese è un movimento di lunga tradizione e ancora vivace, molto articolato: si gioca tanto a slow pitch, a squadre miste, ma a fare la parte del leone nel "batti e corri" di Danimarca è il softball maschile, che ha espresso club (Ballerup, Amager, Stenløse, lo stesso Hørsholm) in grado di lottare e battere i più forti d'Europa, céchi e olandesi in testa.
Più sottotraccia il movimento femminile, che ha quasi sempre partecipato alle competizioni continentali ma con risultati mediocri, c'è stato un quinto posto proprio dell'Hørsholm in Poule A di Coppa Campioni ma parliamo di un quarto di secolo fa.

Qualificato per la Coppa Coppe grazie al secondo posto in campionato dietro le Amager Vikings (non esiste la Coppa di Danimarca), le Hørsholm Barracudas sono venute a Caserta puntando al passaggio del turno. Purtroppo per loro, la prima partita giocata è stata di fatto anche quella decisiva, e l'hanno persa 6-5 contro le tedesche dopo essere state avanti 5-3 fino al 6º inning.

In occasione della Coppa le Barracudas si sono rinforzate con tre atlete che giocano in ISL, vale a dire le nuoresi Musitelli e Corbellini, e la lanciatrice cubana del Parma, Merlys Gonzales. Nel box, infatti, è proprio Musitelli il battitore più pericoloso; delle "native" segnaliamo Nana Marie Ejstrup Rasmussen, seconda base e lead-off della squadra, che finora nel torneo viaggia con una buona media battuta, così come nel proprio campionato.

Dei lanciatori, ovviamente è Gonzales quello di punta; si è confermata un cliente ostico per chiunque, ad esempio tenendo a secco il Ledenice per tre riprese, prima di venire rilevata dall'altra lanciatrice Lorenzen. La Poderi dal Nespoli conosce molto bene la caraibica, avendoci giocato e perso a Forlì a inizio luglio, un ko che sembrava aver compromesso la corsa delle forlivesi ai playoff scudetto.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: con le tre del campionato italiano diventa una discreta squadra

Ancora un infortunio

Durante il match del martedì mattina contro le polacche di Wroclaw, si è infortunata Beatrice Ricchi. Colta fuori base dalla difesa avversaria, la riminese si è vista arrivare addosso il catcher polacco Langer, che nel contatto di gioco le ha provocato una distorsione alla caviglia.
Nonostante sia stata subito trattata dal fisioterapista forlivese, e tenuta a riposo precauzionale contro il DSS Haarlem, Ricchi ha sentito il dolore aumentare e a sera riusciva a malapena a camminare. Il suo ritorno in campo viene valutato giorno per giorno, ma è da escludere fin d'ora che giochi il mercoledì, e quasi certamente anche il giovedì.

Per una squadra che per infortunio ha già dovuto rinunciare ad Andrea Montanari, è un colpo quasi letale: Forlì si trova priva non soltanto di tutti e due gli Esterno centro di ruolo, ma soprattutto del core del proprio line up, praticamente i due battitori più importanti insieme a Courtney Gano.

Accettare la sconfitta

Alla fine puoi dare la colpa a tutto e tutti, all'attacco alla difesa agli arbitri al vento al rumore alla malasorte all'allineamento dei pianeti.
Oppure prenderla come un dato di fatto. Se le tue battute finiscono sempre in bocca ai difensori avversari, e l'ultima battuta dei tuoi avversari invece tocca un sassolino e devia la traiettoria fuori dal guanto dell'Interbase, è un fattore che ci sta tutto, e va accettato in partenza. Il softball è un gioco che vive di queste situazioni.

Dispiace perché poi alla fine è sempre una palla che decide, qualche centimetro a destra o a sinistra, una folata di vento, quel sassolino nel diamante... E quando la iattura capita a te, sai di essere un condannato incolpevole.

La Poderi dal Nespoli incassa la seconda sconfitta in tre partite. Le forlivesi sono state battute 1-0 dal DSS Haarlem e vedono il proprio cammino complicarsi parecchio: l'approdo alla seconda fase non è in discussione, a meno di un ulteriore ko nel match del mercoledì pomeriggio contro Vesseling (ma in tal caso Forlì meriterebbe in pieno di restare fuori dalle prime sei).
Dal Round Robin in poi, però, il compito sarà improbo, e occorrerà vincere almeno due delle partite in calendario se non tutte e tre. Tra le future avversarie ci saranno sia l'Olympia Haarlem, sia le padrone di casa di Malta / Caserta / Bologna.

Peccato, perché il DSS ha lasciato ancora a riposo il suo miglior lanciatore (Bloeming) ed era molto più abbordabile. Ma a Forlì è mancata un'altra volta la continuità in attacco; stesso problema della partita d'esordio contro le céche. La squadra si è comportata bene, aggressiva in battuta, cercando il più possibile il contatto con la palla, e anche disciplinata, attenta a non sprecare giri di mazza: infatti, le forlivesi sono andate strike out appena due volte, e messo quasi sempre la palla in gioco. E la difesa ha giocato bene tutto il tempo, gli esterni hanno salvato situazioni ingarbugliate (su tutte, una miracolosa presa al volo di Zanotti all'esterno sinistro), e non è certo colpa di Karla Claudio se, sulla battuta di Poot, un sasso nel diamante ha deviato la traiettoria quel tanto che è bastato per farle mancare la presa e permettere a Kieft di correre a casa indisturbata il punto della vittoria.

Più che positivo l'esordio di Sierra Hyland, schierata in diagonale con Gano, sulla carta la miglior batteria lanciatore-ricevitore che Forlì può mandare in campo. La Hyland ha mostrato buona velocità e buoni effetti, anche se alla lunga le olandesi hanno iniziato a leggere i suoi lanci, specialmente i cambi.

Gli appuntamenti del mercoledì sono due, entrambi da vincere per qualificarsi al Round Robin successivo. Si comincia alle 11.15 con le danesi di Hørsholm: per la Coppa si sono rinforzate con tre atlete che giocano in ISL, vale a dire le nuoresi Musitelli e Corbellini, e la lanciatrice cubana del Parma, Merlys Gonzales, ma hanno finora vinto solo contro le polacche e dopo aver gettato al vento contro Vesseling una vittoria che sembrava fatta, sono già matematicamente fuori dalla seconda fase.

martedì 22 agosto 2017

Le avversarie di Forlì (3): DSS Haarlem

Due sono le olandesi che Forlì affronterà in coppa, e tutte e due vengono da Haarlem.
In ordine di calendario, la prima delle due è il DSS, che è veramente una squadra storica: è stata fondata nel 1950 ed era presente alla prima edizione della Coppa Campioni, anno di grazia 1978, in cui ha vinto l'argento, sconfitta in finale dal Terrasvogels. Poi stagioni di basso profilo in campionato, fino al quarto posto del 2016 che è valso il passaporto per queste finali.

La stagione 2017 ha preso una piega meno propizia per il DSS, che è in campionato è penultimo e rischia seriamente la relegazione in Silver League. La squadra ha una superstar indiscussa nella lanciatrice Dagmar Bloeming, un lungo passato con le Sparks e uno più breve nel Caserta e anche nella Lega Pro Usa: e ci sono alcuni altri volti più o meno noti, come la veterana Areke Spel e i due interni Morgan Sampson e Noa Brand, quest'ultima vista in Coppa Campioni l'anno scorso con Bussolengo. Da sole non potevano bastare per fare strada nel torneo casertano: il DSS infatti ha principalmente due punti deboli, uno è la carenza di battitori (Sampson e Spel le uniche due con percentuali di qualità, ma attenzione all'esterno sinistro Waasdorp), e l'altro la fallosità difensiva, le biancorosse sono nettamente la squadra di Eredivisie che commette più errori (ben 52, il doppio dell'Olympia Haarlem tanto per fare un confronto)..

Ecco dunque tre-pick up-tre che trasformano il DSS in una formazione in grado di dire la sua per i primi posti. Dagli States sono giunte Maryssa Becker, lanciatrice da Louisville fresca di diploma, con numeri eccellenti non solo in pedana ma anche nel box; e Nicole Girard, interno proveniente da Arizona State, presa per fare la differenza in battuta.
Arriva invece dall'Australia Amber Johnson, altra lanciatrice di qualità che oltretutto non è nuova a queste manifestazioni: nel 2013 infatti ha giocato (bene) la Coppa Campioni nelle file di un'altra squadra di Haarlem, le Sparks.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: in partenza la meno forte delle due olandesi, ha cambiato volto con i pick up.

Vincere facile

E' arrivato il primo successo, largo e scontato. Le polacche di Wroclaw verranno ricordate per la loro simpatia, non per aver messo nei pensieri la Poderi dal Nespoli.

E' finita 14-0 e sospensione al 4º inning per "manifesta". Il divario di valori in campo è apparso subito esagerato, però Forlì ha passato almeno mezz'ora di "spensieratezza" (chiamiamola così), arrotolandosi sui propri dubbi e segnando uno striminzito punto. Al terzo turno d'attacco, finalmente le romagnole hanno cambiato ritmo: con undici punti si sono tolte il pensiero, e al quarto inning altre due segnature hanno fissato il bottino sul 14-0 conclusivo.

Alla luce del risultato, c'è poco da questionare: ci stanno i due errori difensivi, due leggerezze figlie dell'approccio un po' disinvolto alla partita; e Claudio e Grifagno ovviamente hanno tutto il tempo per rifarsi sebbene siano rimaste a secco anche contro i deboli lanciatori polacchi. No: a dare pensieri è un infortunio a Beatrice Ricchi, una distorsione alla caviglia che in sé non è grave ma che costringe la riminese ad uno stop precauzionale, pena il drastico aggravamento della situazione.

In attacco hanno colpito bene Cacciamani (3/3 con un triplo), Gano e Veronica Onofri (entrambe 2/3, e tre doppi), e soprattutto Ghilardi, che ha chiuso con due doppi) su tre turni in battuta e che dopo due partite è il miglior battitore di Forlì con .666 di media.
In pedana staffetta senza problemi tra Carlotta Onofri e Zanotti, su cui le avversarie non hanno colpito nessuna valida.
Ultima curiosità: nell'inning da 11 punti, Cerioni è andata in battuta due volte e altrettante ha subìto l'eliminazione.

Alle 18.15 la Poderi dal Nespoli scende di nuovo in campo, come detto senza Ricchi, e rispetto al Wroclaw sarà un'altra musica: Già il DSS Haarlem è un brutto pesce di suo, come del resto lo sono tutte le olandesi; ma nel pomeriggio ha fatto vedere di cosa è capace sconfiggendo il Ledenice. Il DSS era sotto 1-3 all'ultimo attacco e ha rimontato infliggendo una severa lezione alla Peckova (ma la difesa céca ce ne ha messo parecchio del suo).
Per Forlì la scelta del lanciatore partente è fra Karla Claudio e Sierra Hyland, se non avrà problemi con il fuso orario; le olandesi hanno tenuto in fresco Dagmar Bloeming.

Le avversarie di Forlì (2): Hrabiny Wroclaw

Viene da Wroclaw lo Hrabiny, parola che in polacco significa "Contessa" e che a nostra memoria è il nickname più insolito mai sentito nel mondo del softball.
Come Ledenice, anche Wroclaw è al debutto in Europa, e rappresenta anche la prima volta della Polonia in Coppa Coppe. Il club di Breslavia (termine con cui in italiano è nota Wroclaw) ha comunque avuto le sue difficoltà, ha lanciato una sottoscrizione popolare per pagarsi il viaggio, e ha raggiunto la somma necessaria soltanto un paio di settimane fa.

Poco o nulla si sa della squadra. Nel roster di coppa è inserita un'americana, Khala Taylor, un esterno proveniente da Cal Berkeley. Tra le polacche, Aleksandra Zielińska studia e gioca in Alabama con Jacksonville State. Ma, per ammissione della stessa Zielińska, il campionato polacco è poco competitivo e le appena quattro squadre partecipanti si muovono tra mille difficoltà, a partire dal reperimento dei materiali (in tutta la Polonia, c'è solo un negozio specializzato nella vendita di attrezzature per baseball e softball).

Però la passione non manca, se è vero che il diamante dello Hrabiny si chiama Stan Musial Field, vale a dire è intitolato al giocatore di origini polacche che è stato uno dei più grandi di tutti i tempi.

Qualità dell'avversario: 🌟
In sintesi: da affrontare con sportivo rispetto, ma non c'è confronto

Notiziole sparse

In tarda serata è atterrata all'aeroporto di Capodichino Sierra Hyland, ultimo tassello della Forlì di Coppa. La lanciatrice statunitense è stata accolta in albergo dalle compagne, rimaste alzate a dispetto dell'ora tarda, con un comitato di accoglienza che neanche i capi di stato.

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Nella serata di lunedì si è svolta la cerimonia di apertura ufficiale della 26ma edizione della Coppa delle Coppe. I convenevoli si sono svolti senza tante formalità, con un tono se vogliamo un po' dimesso ma forzatamente affrettato dall'imperversare del vento (un flagello di questa prima giornata) e soprattutto dalla ristrettezza dei tempi: Hoboken - Sant Boi è andata veramente per le lunghe, due ore e mezza di gioco, e occorreva risparmiare minuti per far iniziare entro un orario accettabile il match serale tra Mediterraneo e Lucerna.

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Leggero malinteso al campo principale, quando è stato notato che, nella fila di bandiere nazionali che garriscono al vento, manca proprio il tricolore biancorossoverde. E' stato promesso che verrà posto rimedio in breve tempo.

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Vista con grande piacere alla cerimonia inaugurale Alessandra Cirelli, grande giocatrice romana degli anni passati, legata a doppio e triplo filo a Forlì e Caserta. Cirelli ha giocato nell'Italpaghe Forlì stagione 1998, finale scudetto e finale Coppa Campioni, purtroppo entrambe perse. Era poi sulla panchina di Caserta nel 2006, quando Forlì si aggiudicò il secondo scudetto vincendo garacinque sul diamante di San Clemente, lo stesso dove si disputa la Coppa. Quest'anno Cirelli ha allenato a Roma e ha avuto tra le sue giocatrici Maria Lacatena, che si aggiunta alla Poderi dal Nespoli in occasione della Coppa Coppe.

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Festeggiato in pizzeria il compleanno di Karla Claudio. Il genere di eventi che "fanno gruppo" e che le ragazze della squadra condividono sulla pagina Facebook, il modo migliore per seguire la Coppa dal punto di vista di un insider.

lunedì 21 agosto 2017

Il piede sbagliato

Il cammino in coppa di Forlì inizia con il piede sbagliato. Nel match di esordio contro Ledenice, la Poderi dal Nespoli Forlì subisce uno 0-2 inatteso. Per la statistica: nelle coppe europee Forlì aveva perso al debutto soltanto altre due volte, ambedue ad Haarlem (Campioni 2001; Coppe 2010), ed in entrambe le occasioni è poi arrivata in finale. Questo per sottolineare che niente è pregiudicato: come conseguenza immediata il cammino si complica un po', Forlì porterà la sconfitta nella classifica della seconda fase, tuttavia nulla cambia in vista dell'obiettivo finale. Semmai, è inevitabile che partite del genere facciano nascere dei punti interrogativi, di quelli che se risolti ti aiutano a crescere. La sconfitta come occasione di miglioramento: la lezione principale dello sport.

E la sconfitta è stata meritata. Forlì le sue colpe le ha, prima fra tutte non aver approfittato della timidezza degli avversari, che avevano messo a lanciare Lackner per tenere a riposo Peckova. Lackner è un pitcher molto più vulnerabile: nei due inning in cui è rimasta nel cerchio, l'attacco forlivese doveva creare occasioni, segnare, magari fare bottino grosso. La partita sarebbe finita lì. Visto invece che Forlì stentava, il manager del Ledenice deve aver fiutato la possibilità del "colpaccio" e ha messo a lanciare la sua giocatrice migliore. Trovati i punti del vantaggio, Peckova ha assolto alla perfezione il compito di difendere il risultato, e Forlì non ha saputo reagire, non c'è proprio riuscita.

Per la Poderi dal Nespoli è andata in pedana Cacciamani, che ha anche giocato bene ma ha pagato a prezzo salato un lancio sbagliato, facile da colpire per Regnerova che difatti l'ha spedito oltre la recinzione: con una compagna in base su ball, il fuoricampo è valso il 2-0 che non è più cambiato fino al termine.
Bene la difesa, che per tutto il campionato è stata un tallone d'Achille e che invece contro Ledenice è stata inappuntabile. Da qui deve ripartire la Poderi dal Nespoli, e poi trovare potenza e continuità in attacco: Peckova-o-non-Peckova, sono le mazze forlivesi a doversi mettere in mostra.

Gli appuntamenti del martedì sono due. Al mattino alle 9.00 Forlì gioca contro le polacche di Wroclaw, che da quel pochissimo che si è visto sembrano la formazione più debole di tutta la Coppa; è l'occasione ideale per tenere a riposo le acciaccate e giocare a mente libera.

Altra musica nel pomeriggio: l'avversario delle 18.15 è il DSS Haarlem, una delle due olandesi. La Poderi dal Nespoli avrà finalmente anche Sierra Hyland, il suo nuovo lanciatore statunitense, e se non sarà annichilita dal viaggio aereo dovrebbe essere proprio lei il pitcher partente contro DSS.

Le avversarie di Forlì (1): Zraloci Ledenice


La prima avversaria di Forlì è anche una debuttante assoluta nelle competizioni europee. Ma lo Zraloci Ledenice potrebbe non recitare una parte di secondo piano.

Nella stagione 2016 lo Joudrs Praga ha vinto sia lo scudetto sia la Coppa Cèca, e come da regolamento europeo ha dovuto scegliere il torneo Esf più importante, la Premiére Cup: così, il diritto alla Coppa Coppe l'ha guadagnato il Ledenice grazie al secondo posto nella ceské Extraliga.

A onor del vero, è già da un paio di stagioni che gli "Squali" (Zraloci) di Boemia si sono affacciati fra i top club della Repubblica Cèca. La ragione di questo exploit ha un nome e un cognome: Veronika Peckova.
Peckova è una delle lanciatrici più forti d'Europa, ha appena vent'anni ma è una giocatrice ormai familiare alla Poderi dal Nespoli, che l'ha affrontata due volte nelle ultime esperienze europee, quando il Ledenice l'ha prestata allo Joudrs per il torneo del momento: vittoria e trionfo forlivese nell'edizione 2015 di Coppa Coppe, rivincita delle céche lo scorso anno in Coppa Campioni.

Lo Zraloci quest'anno ha arruolato altre due esperte giocatrici in uscita dallo Joudrs, vale a dire Petraskova e la saettante Pfeiferova, e nel roster è presente anche la nazionale Halakucova, che quest'anno si è vista in Italia per una partita con la casacca del Legnano.
In pedana a dare il cambio alla Peckova c'è un'altra vecchia conoscenza forlivese, l'austriaca Martina Lackner. Ma gira che ti rigira, alla fine della fiera dipenderà tutto da Peckova e dalla resistenza del suo braccio. C'è da attendersi che il suo utilizzo sarà dosato col bilancino: nella Première Cup 2016 il manager dello Joudrs la risparmiò per tutta la prima fase, la fece arrivare fresca al Page System, e il resto della storia Forlì lo conosce bene.

A parte questo, del Ledenice non si sa nient'altro. Seguendo la tradizione cèca, dovrebbe comunque trattarsi di una squadra in generale disciplinata e poco incline agli errori, con un attacco che cerca di mettere il più possibile in gioco la palla.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: con Peckova in pedana è da prime quattro

Vigilia di coppa

La Poderi dal Nespoli trascorre una vigilia tranquilla e si prepara a scendere in campo per la prima partita di Coppa Coppe, contro il Ledenice di Veronica Peckova. Pazienza se l'avversario è difficile, tanto prima o poi le migliori bisogna affrontarle: però sarebbe stato meglio avere a disposizione anche Sierra Hyland, e invece la lanciatrice statunitense potrà unirsi alle compagne soltanto dalla serata di lunedì e deve saltare il match inaugurale.
Stando così le cose, il manager Soça sceglierà il lanciatore partente fra Karla Claudio e Ilaria Cacciamani. Play ball alle 11.15 e occhio alle temperature: è prevista una giornata alquanto calda, e si dice sia solo la prima di una settimana ferocemente torrida.

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Al gruppo forlivese si è aggiunto Flavio Arena, il tecnico di Cairo Montenotte conosciuto e apprezzato in tutto l'ambiente del "batti e corri". Arena è ricordato per il suo lavoro a La Loggia, e in campo continentale ha fatto a lungo parte del Dornbirn Sharx, club austriaco che alla fine del decennio scorso conquistò tre podi in Coppa Campioni, compresa la storica vittoria nell'edizione di Legnano 2009 (Forlì arrivò terza).
Arena collaborerà con lo staff tecnico romagnolo, e il suo lavoro non può che essere il benvenuto in un torneo così difficile e complicato.

domenica 20 agosto 2017

Diamo un po' di numeri

Qualche post addietro abbiamo ricordato che Forlì si accinge al diciassettesimo appuntamento con il palcoscenico continentale. I precedenti raccontano di nove presenze in Coppa Campioni, con tre vittorie (1997, 2002, 2007) e sette nella Coppa "altra", con cinque successi (2000, 2005, 2006, 2011, 2015). Mai scesa oltre terzo posto.

Forlì è di gran lunga l'italiana che più di tutte si è qualificata per le coppe europee: è distante il Bollate, che pure ha 10 presenze (otto in Coppa Campioni), e ancor più lo sono due gloriosi club purtroppo scomparsi, Lazio e Macerata, entrambi con 7 presenze, tutte in Coppa Campioni. Le raggiungerà Bussolengo, che sta per cimentarsi per la settima volta in Premiére Cup. Con 4 gettoni, Caserta e Legnano.

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Tra le altre squadre in lizza a Caserta, c'è chi ha fatto anche meglio di Forlì: le danesi dell'Hørsholm timbreranno la presenza numero 24; per 18 volte hanno giocato la Coppa Campioni, spesso in Poule B ma l'hanno giocata. Per dare un'idea, 24 è lo stesso numero di presenze collezionato dalle Haarlem Sparks (16+8, in parte come HHC Haarlem). Ineguagliabili le 35 partecipazioni del Terrasvogels (22+13).

Sono habituée anche le catalane di Sant Boi, con 19 partecipazioni (di cui 16 quando erano il Viladecans), e le svizzere Eagles che -prima a Reussbühl e poi a Lucerna- hanno giocato per le coppe già 11 volte.
Opposto il pregresso delle due squadre di Haarlem. Il DSS vinse l'argento nell'edizione inaugurale della Coppa Campioni nel 1978, ma dopo un'altra dimenticabile apparizione nel 1984 è sparito dalle scene; l'Olympia è la squadra rampante d'Olanda, ha esordito nella Coppa Coppe 2016 vincendola, sta dominando il campionato nazionale e viene a Caserta per fare bottino pieno.
Semiesordiente anche il Mediterraneo Malta, che ha battezzato il softball continentale l'anno passato e subito vinto la Poule B di Coppa Campioni.
Due le debuttanti assolute: le céche di Ledenice e le polacche di Wroclaw. Una curiosità in più per Forlì, che le affronterà entrambe nel girone iniziale.

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Si diceva del girone. La Poderi dal Nespoli deve vedersela con DSS Haarlem, Zraloci Ledenice, Wesseling Vermins, Hørsholm Barracudas e Hrabiny Wroclaw. Di queste, in passato solo le tedesche hanno incrociato le mazze con Forlì, è successo lo scorso anno in Coppa Campioni ed è finita 16-1 al 4° inning.
Nell'altro girone ci sarebbe stata un'atmosfera un po' più da deja vu. Lucerna e Hoboken le abbiamo viste alla Premiére Cup 2016, battute rispettivamente 8-2 e 10-0; le elvetiche erano anche alla Coppa Coppe 2014 (striminzito 1-0 nella partita inaugurale, poi 12-2 nella seconda fase), mentre le belghe sono state sconfitte  11-0 in occasione della Coppa Coppe 2010. Quanto al Sant Boi, a Porpetto 2014 c'è stato un 7-0 con perfect game di Ilaria Cacciamani, ma negli almanacchi rimangono anche tutti i precedenti con Viladecans, che sono stati tanti e combattuti.

sabato 19 agosto 2017

Volti nuovi in Coppa

La Poderi dal Nespoli che proverà a conquistare la sua sesta Coppa Coppe avrà un volto abbastanza diverso rispetto al campionato. L'infortunio di Montanari ha privato l'attacco del suo terminale offensivo forse più importante; d'altro canto, le nuove regole sul tesseramento dei giocatori emanate della Federazione europea hanno aperto la via a diverse possibili soluzioni. In sostanza, gli unici paletti sono: diciassette giocatrici a roster, un massimo di tre extracomunitarie, e per il resto passa tutto: non importa se durante il resto dell'anno le ragazze giocano per un'altra squadra, basta che abbiano la cittadinanza della Comunità Europea e non ci sono problemi di tesseramento. Il paradosso più temuto era che qualche club si presentasse con una dozzina di americane / australiane con passaporto comunitario, ma a vedere i roster delle squadre in lizza sembra che nessuno ne abbia approfittato
Da annotare che è solo grazie a questa possibilità di pescare giocatrici comunitarie in altri campionati che il Mediterraneo Malta può giocare la Coppa, con una squadra praticamente italiana. De facto è il Bologna della Italian Softball League.

Sottigliezze a parte, Forlì non è stata a guardare e si è giovata dell'occasione. Le tre extracomunitarie sono l'americana Courtney Gano, la straniera di campionato; la connazionale Sierra Hyland; e la portoricana Karla Claudio, che gioca la stagione ISL con Caronno. Con le vecchie regole, le novità sarebbero finite qui: invece la società romagnola ha potuto aggiungere Elena Chiesa e Maria Lacatena, arruolabili in quanto italiane e a prescindere dal fatto che in campionato siano tesserate per altre società.

Conosciamo meglio i volti nuovi della Poderi dal Nespoli.

Karla Claudio - Lanciatrice portoricana, ha giocato a South Florida prima di approdare già l'anno scorso nel campionato italiano. Nella corrente stagione, in pedana ha una media pgl di 0,64, tiene i battitori avversari a .145 di media, si avvicina ai 10 strike out a partita. Non è da meno nel box, con una media di .447 in battuta e quasi .600 di arrivi in base (guadagna molte basi su ball). Se aggiungiamo che quando non lancia gioca interno con ottimi risultati, è veramente tanta roba. Il rinforzo ideale per una manifestazione come la Coppa.

Elena Chiesa - Cresciuta nel Collecchio, è un ricevitore "in purezza", sebbene sappia anche giocare interno in difesa. Molto brava nel difendere il piatto (nessuna lancio passato o perso nell'arco del campionato 2017), bene anche nel box dove è paziente e potenzialmente ha nelle braccia la legnata forte.

Sierra Hyland - Nata nel 1995 a Kansas City ma cresciuta sulla West Coast, nei quattro anni a Cal Poly University la Hyland è stata un lanciatore stellare e pluridecorato, sempre tra le prime di tutta la Ncaa per le statistiche; si è fermata ad una spanna dalla soglia dell'eccellenza (100 partite vinte più 1000 strike out) solo perché nel 2016 si è rotta una mano e ha saltato l'ultima parte della stagione. Finito il college, nel maggio scorso è stata la quarta scelta assoluta della Lega Pro, firmando per Chicago, dove peraltro ha giocato abbastanza poco (come d'abitudine per una matricola che deve crescere).
Le statistiche 2017 con Cal Poly, le uniche significative, parlano di un lanciatore veloce, potente, con tanti strike out nel braccio ma anche tanto controllo. Nel box vanta un .352 di media battuta e oltre 40 punti battuti a casa, è pericolosissima con i corridori in base, e in più è anche paziente, pochi strike out e molte basi ball ricevute..

Maria Lacatena - Catcher italo americana del New Jersey, ha giocato a softball a Youngstown (Ohio) e grazie al passaporto italiano ha trovato spazio nella ISL, chiamata dalla Pro Roma. In occasione dei recenti Europei era stata fra le pre-convocate, ma poi non ha superato il taglio finale. E' un battitore che spesso e bene sa trovare contatto con la palllina (.346 la media nella ISL 2017). Quantunque sia un solido difensore interno (Seconda base, Interbase), nella Poderi dal Nespoli giocherà soprattutto dietro al piatto: con due partite al giorno per cinque giorni, quattro ricevitori non sono una esagerazione, soprattutto visto che alcune possono coprire altri ruoli, e pensiamo appunto a Lacatena e soprattutto Gano, vero jolly difensivo della squadra.

La formula del 2017

A differenza della Premiére Cup (o Coppa dei Campioni, secondo la denominazione "tradizionale"), la Coppa delle Coppe si disputa con la formula della Poule unica. E' così da Porpetto 2014 e la ESF non ha ragioni per ripristinare le due poules: il numero degli iscritti si aggira ormai stabilmente attorno alla dozzina, e così sarà sui diamanti di Caserta.
In dodici, si sono iscritte. Hanno di mano in mano dato forfait bulgare, britanniche, croate e russe; neanche pervenute le rappresentanti di federazioni "storiche" come slovacche, svedesi e austriache; si sono iscritte all'ultimo momento le polacche, che avevano lanciato una raccolta fondi pro-coppa e l'hanno portata a termine in extremis. Si è infine rivelato decisivo l'ingresso delle maltesi, che hanno rinunciato alla poule A di Coppa Campioni (per la quale avevano titolo a partecipare) e hanno ricevuto una deroga dalla ESF per prender parte e soprattutto ospitare la "coppetta".

Le partecipanti sono ripartite in due gruppi da sei. Le prime tre di ciascun gruppo approdano alla seconda fase, detta Round Robin. Consiste in un girone all'italiana, in cui ogni formazione porta con sé i risultati maturati con le altre due squadre qualificatesi dallo stesso girone, e gioca contro le tre qualificate del girone opposto: in totale nove partite, che si giocheranno tra giovedì e venerdì mattina.

Le prime quattro del Round Robin si disputano finalmente il trofeo, seguendo il copione ormai consolidato del Page System: prima contro seconda, chi vince è in finale e chi perde al ripescaggio; terza contro quarta, chi vince va al ripescaggio e chi perde è quarto; ripescaggio (sabato mattina), chi perde è terzo e chi vince gioca la finale sabato pomeriggio.

Forlì durante la prima fase gioca sempre sul campo 1; in seguito, sarà quasi inevitabile assaggiare anche il diamante di riserva, ricavato nell'impianto da baseball adiacente. Le rivali di turno promettono di essere le solite olandesi e cèche, con Malta outsider annunciato.
La Poderi dal Nespoli ha nel girone iniziale sia le cèche di Ledenice, sia il Dss Haarlem, e ci giocherà rispettivamente lunedì mattina, in un difficile esordio, e martedì pomeriggio. Nella prima fase, Forlì se la vedrà anche con le insidiose tedesche di Wesseling e le molto meno ostiche polacche di Wroclaw e danesi di Hørsholm.
Per lo scontro con l'Olympia Haarlem bisognerà aspettare la seconda fase, dato che le detentrici del trofeo sono inserite nell'altro girone assieme alle belghe di Hoboken, le elvetiche di Lucerna, le catalane del Sant Boi, al Bcf Parigi e al già detto Mediterraneo Malta.

Questo il calendario delle romagnole nella prima fase:
Lunedì 21: Zraloci Ledenice (ore 11.15)
Martedì 22: Hrabiny Wroclaw (ore 9:00); DSS Haarlem (ore 18:15)
Mercoledì 23: Hørsholm (ore 11:15); Wesseling Vermins (ore 18:15)

venerdì 18 agosto 2017

Torna il profumo dell'Europa

Per la Poderi dal Nespoli Forlì è il momento di partire alla conquista dell'Europa. Dal 21 al 26 agosto il club romagnolo gioca la 26ma edizione della Coppa Coppe.
Per Forlì è la ottava partecipazione alla "coppetta": sommando le nove presenze in Coppa Campioni, fanno diciassette biglietti per l'Europa. Durante questo tempo, la società romagnola si è messa in bacheca otto trofei (tre coppe Campioni, cinque coppe Coppe) e non ha mai fatto peggio del terzo posto, incluso quello dell'anno scorso nel trofeo continentale più importante.

La manifestazione avrà luogo sul diamante di Caserta, ed è organizzata dalla società maltese Mediterraneo Softball Team. Occorrono due parole di spiegazione.
Dal 2016, un accordo tra le Federazioni di Baseball e Softball di Italia e Malta equipara le atlete delle rispettive nazionalità, ai fini della partecipazione ai relativi campionati. Da qui ha preso spunto l'ex presidente del Caserta Softball per organizzare una squadra composta di atlete del Caserta (ma non solo) che è stata chiamata Mediterraneo Softball, affiliata alla Federazione di Malta, e iscritta come rappresentante maltese alla Coppa Campioni 2016, poule B. Vinta al primo colpo.
Dunque, quest'anno il club maltese avrebbe avuto diritto a giocare la Premiere Cup, e si era candidato per ospitarla: ma il privilegio è andato alle olandesi, e così è scattato il "piano B": iscrizione in deroga alla Coppa Coppe e organizzazione del torneo sul diamante di Caserta. E la federazione europea ha detto sì.

La Poderi dal Nespoli parte con l'ambizione di giocarsela fino in fondo. Al netto delle perifrasi diplomatiche, significa provare a vincerla, come tutte le volte in cui Forlì ha avuto l'onore e l'onere di misurarsi con le squadre europee. Sarà la solita scorpacciata di partite, almeno dieci o undici per chi arriverà alle medaglie, e sarà la solita spremuta di energie fisiche e nervose. Forlì ha sempre dato il meglio in queste circostanze, c'è da scommettere che non deluderà.

Non sarà al completo, la Poderi dal Nespoli, perché Montanari è indisponibile fino ai playoff, ed è una perdita dolorosissima. In prestito esclusivo per la Coppa si aggiungeranno l'americana Sierra Hyland, la portoricana Karla Claudio reduce dai Giochi Panamericani, l'emiliana Elena Chiesa e l'italiana del New Jersey Maria Lacatena: delle neoforlivesi si parlerà in un altro post.

Le ragazze impegnate in Coppa sono:
Lanciatori: Ilaria Cacciamani, Karla Claudio, Sierra Hyland, Carlotta Onofri, Matilde Zanotti;
Ricevitori: Elena Chiesa, Courtney Gano, Maria Lacatena, Beatrice Maroni;
Interni: Miriana Cerioni, Elisa Grifagno, Martina Laghi
Esterni: Elda Ghilardi, Veronica Onofri, Beatrice Ricchi.

In panchina sempre Calixto Soça affiancato da Giulio Brusa: quest'ultimo festeggia le "nozze di cristallo" con il Softball Forlì, venti-anni-venti di sacrifici e soddisfazioni.