SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA PODERI DAL NESPOLI FORLI'


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sabato 17 agosto 2019

Dedicato

CHI C'E' - Al torneo prenderanno parte in dodici. Le uniche a ritirarsi nei mesi scorsi sono state le danesi, mentre altre nazioni, anche importanti, nemmeno si sono iscritte, come per esempio Belgio, Gran Bretagna o Svezia. Non c'è neppure il detentore, Bollate, ma per valide ragioni: le milanesi hanno titolo a partecipare anche alla Coppa Campioni, e in tal caso il regolamento delle competizioni europee obbliga la società a prender parte al torneo più importante (Competition Regulation 02.08.01).

Queste le partecipanti: Forli, Terrasvogels (Olanda), Joudrs Praga (Rep. Ceca), Neunkirchen Nightmares (Germania), Cbs Rivas Madrid (Spagna), Therwil Flyers (Svizzera), Moskovia (Russia), Les Pharaons d'Evry (Francia), Vienna MetroStars (Austria), Sombor Alligators (Serbia). Fuori classifica partecipano due formazioni: il Sokol Krç, club organizzatore del torneo, e la ISA (International Softball Academy) New Zealand, una selezione del paese australe composta da giovanissime con l'aggiunta di alcune veterane.

Forlì non può scansare i favori del pronostico, ma solo dividerli in egual misura con due avversarie di lungo corso, Terrasvogels e Joudrs. Possibili outsider Neunkirchen e soprattutto il Rivas rinforzatosi con tre nazionali olandesi; le altre (Svizzera, Russia, Francia, Austria, Serbia) onestamente non appaiono in grado di entrare nel discorso per le medaglie.

Al primo colpo d'occhio, in uno sport che sta cambiando a gran velocità è in un certo senso rassicurante la presenza del caro vecchio Terrasvogels e anche dello Joudrs Praga: sembra ieri la prima volta, ma con le neroarancio boeme Forlì ci incrocia le mazze ormai dal 2005. Due avversarie storiche e fiere, esperte ed attrezzate a questi livelli: non è un caso trovarle in cima ai pronostici.
Anche Therwil e Neunkirchen sono habituèes, così come lo era stato il Moskovia prima di eclissarsi nell'ultimo decennio: le russe mancavano dall'Europa dal 2011, edizione di Coppa Coppe giocata a Castions di Strada e vinta da Forlì.
Non mancano per fortuna le facce nuove; e se le MetroStars una Coppa Campioni l'han già giocata, sia pur con un altro nome (Mosquitoes), la debuttante Evry è una società che tre anni fa nemmeno esisteva, ma già l'anno scorso è stata finalista sia in campionato sia in coppa di Francia.

CHI NON DOVREBBE ESSERCI - La presenza del Sokol era quasi scontata. L'abitudine di inserire fuori classifica la società di casa è nata nel 2005, quando l'Unione Picena organizzò la poule B di Coppa Campioni, ci giocò e si piazzò seconda; negli anni a seguire Arrows Ostrava, Storms Repy, Montegranaro e -nel 2018- La Loggia hanno partecipato nella stessa condizione. In Coppa Coppe due i precedenti: lo Junior Trieste nella poule B del 2012 e le olandesi dell'EuroStars l'anno passato.

E se l'iniziativa rimanesse limitata all'organizzatore, sebbene controversa sarebbe almeno comprensibile in termini di visibilità e partecipazione a livello locale. Ma la situazione è sfuggita di pugno quando la ESF, Federazione Europea, nel 2017 ha iscritto alla poule B di Premiére Cup la selezione delle Titans Botswana, quindi una compagine non europea. Nel 2018 l'offerta è raddoppiata, con le africane in Coppa Coppe e le ISA New Zealand in Coppa Campioni B. Il team neozelandese (che peraltro non gode di condizioni particolari, visto che si muove totalmente a proprie spese), ha ricevuto quest'anno l'invito per riprovarci, ed è stato inserito in Coppa Coppe.

E in mezzo a tutto questo, la constatazione che più di tutte perplime è che, fra Competition Regulation e appendici varie, non sta scritto da nessuna parte e quindi non si sa cosa succederà se a vincere dovesse essere una delle formazioni ospiti; a essere generosi, è una palese carenza di comunicazione. Con un paradosso dietro l'angolo (non succede, ma se succede...): in caso di finale Sokol - New Zealand, la Coppa andrebbe al terzo classificato? come se la caverebbe la ESF, che già negli ultimi anni si è esibita in altre acrobazie ai limiti del discutibile (Mediterraneo Malta) ?

CHI NON C'E' - Vale la pena di parlare anche di quelli che non ci saranno. Detto del Bollate, detentore ma qualificato in Coppa Campioni, l'altra assenza che si fa notare è quella delle Haarlem Sparks, arcirivali di Forlì per un ventennio abbondante, a sorpresa fuori dall'Europa dopo una striscia di presenze lunga così: l'ultima volta che le "Scintille" di Schoterbos non si erano qualificate per le coppe era stata nel 1999 (quell'anno a rappresentare l'Olanda c'erano il mitico Bussum e le Amsterdam Pirates, per dire).
Le Sparks sono comunque rientrate -per così dire- dalla porta di servizio: ben sei sono state tesserate per l'occasione da altre partecipanti alle Coppe. La cosa riguarda da vicino la Poderi dal Nespoli perché tre di loro (Van Gurp, Sprengers e DeWeert) le ha prese il Rivas.

E poi non ci sarà Veronika Peckova, la lanciatrice céca che negli ultimi tre anni in qualche modo ha sempre sbarrato la strada alle romagnole. Il suo Ledenice ha rivinto il titolo, lei gioca l'altra coppa: che la si pensi seriamente o no, per Forlì è un pensiero di meno.

Friends will be friends

La Poderi dal Nespoli si presenta in Coppa con due rinforzi di qualità. Si tratta peraltro di due graditissimi ritorni: Courtney Gano ed Emily Vincent.

Courtney Gano (courtesy Chicago Bandits)

Utility di grandi mezzi atletici e grandissima personalità, Courtney Gano ha giocato con Forlì nel 2017, l'anno dell'ultimo scudetto. Iniziata la carriera giocando nel ruolo di catcher, è poi diventata un eccellente interno di sinistra (Interbase o Terza base).
Nel box è un battitore potente e paziente, pronto a sfruttare le debolezze del lanciatore, specialmente con i corridori in base: non a caso nella stagione regolare 2017 è stata il miglior battitore della serie A1 con una media di .540, per non parlare dei punti battuti a casa.

Negli Stati Uniti, Gano ha giocato a Washington University accumulando cifre eccellenti nel box di battuta. Dopo l'esperienza romagnola ha accettato un'offerta delle Chicago Bandits e ha giocato le ultime due stagioni nella lega Pro americana, la NPF, assieme ad un'altra indimenticata ex forlivese, Amanda Chidester.

Piancastelli e Vincent a McNeese
Emily Vincent è alla terza apparizione con la Poderi dal Nespoli: nel 2016 fu il lanciatore straniero durante tutta la stagione, l'anno scorso invece si è unita alla squadra in occasione della Coppa Campioni giocata sui diamanti di Forlì.
Nata in Louisiana nel 1994, Vincent ha frequentato il college a McNeese University (Lake Charles, Louisiana): il suo ricevitore era Erika Piancastelli, assieme alla quale costituiva una batteria di altissima qualità. Dopo la laurea, nel 2018 è stata a McNeese un'altra stagione come assistent coach volontario, mentre quest'anno ha allenato i lanciatori delle Running Rebels dell'università di Nevada Las Vegas.

Lanciatore destro, Vincent tira soprattutto curve ed effetti; non è tanto un pitcher da strike out quanto uno che fa battere male le avversarie. In attacco, invece, batte da mancina ed unisce medie alte (nel campionato italiano 2016 ha avuto la media battuta migliore del line up forlivese con .462) a dimostrazioni di potenza: un doppio, due tripli e due fuoricampo solo durante la settimana di coppa 2018. Le sue doti principali restano pazienza e selezione: ogni anno, Vincent ha una media arrivi in base superiore al 50 per cento.

Va infine ricordato che nelle manifestazioni continentali per club è ammesso schierare un massimo di tre giocatrici extracomunitarie. Oltre a Gano e Vincent, la Poderi dal Nespoli manderà in campo Sarah Pauly, e questo ha comportato il taglio dell'altra statunitense Lindsay Thomas, che aveva giocato con Forlì nella seconda parte della stagione regolare. Come intuibile, Gano sostituirà Thomas anche nelle partite di campionato valevoli per i playoff scudetto.