SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA PODERI DAL NESPOLI FORLI'


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mercoledì 23 agosto 2017

Cambiare passo

La Poderi dal Nespoli sconfigge anche le tedesche, 6-0 il finale, e conquista il passaggio alla fase successiva. Raggiunto l'obiettivo minimo, restano altre perplessità, e non certo sul piano tecnico: Forlì è una buona, ottima squadra, ma in questo momento ha il demerito di non riuscire a giocare come sa. Questa partita è un esempio quasi canonico: Wesseling è una squadra sinceramente mediocre, eppure l'attacco si è fatto irretire e ci ha messo tre riprese per entrare in partita, tre inning "regalati"; e sono venuti due errori difensivi talmente grossolani che non possono essere un vizio tecnico, no: sono soltanto figli della concitazione, della voglia di strafare, della paura di sbagliare, non si capisce...
Ognuno può dare l'interpretazione che vuole; resta il fatto che da questo punto in poi, Forlì è costretta solo a vincere, e per farlo deve cambiare passo, altrimenti contro squadre come Mediterraneo e Olympia ci sono poche chances.

Forlì dunque molto ha sprecato, e un po' ha anche rischiato: al terzo inning le tedesche hanno riempito le basi e c'era un solo eliminato: un eccellente "doppio gioco" difensivo casa-prima ha evitato il potenziale pericolo, e forse è anche servito da stimolo perché Forlì ha rotto il ghiaccio nel turno d'attacco immediatamente successivo. Segnati i primi tre punti, le ragazze hanno giocato più tranquille ed è stato tutto semplice.

Esordio in pedana di Karla Claudio, un po' arrugginita nei primi inning, molto più sicura man mano che passavano i minuti. Menzione d'onore in attacco per Cacciamani e Chiesa: in due hanno messo a segno 4 valide (un doppio e un triplo per la maceratese) e battuto a casa 4 punti, oltre la metà di quelli totali.

Ora sotto con le belghe di Hoboken, altra squadra che sulla carta non deve e non può impensierire le romagnole. Come quello con Wesseling, è un altro match che, oltre a dover essere vinto, può servire a Forlì per proseguire nella ricerca di se stessa.

Questo il calendario della Poderi dal Nespoli nella seconda fase:
Giovedì 24: Hoboken Pioneers (ore 9:00); Olympia Haarlem (ore 18:15)
Venerdì 25: Mediterraneo Malta (ore 13:00)

Le avversarie di Forlì (5): Wesseling Vermins

Battezzate Forlì, DSS Haarlem e Ledenice come le tre favorite del girone, ci voleva anche qualcuno a vestire i panni dell'outsider, e chi meglio delle tedesche Wesseling Vermins? Le renane sono già state avversarie della Poderi dal Nespoli nella passata Coppa Campioni: finì 16-1 al 4° inning, ed è meglio non farsi influenzare da quel precedente.

Le Vermins giocano nella Bundesliga nord, quella dove ci sono le formazioni storicamente più competitive, vale a dire Mannheim, Amburgo e Neunkirchen. Hanno il miglior attacco del girone, e una buona difesa e, pur avendo interrotto la striscia di quattro titoli nazionali consecutivi (campioni 2016 sono state le Tornados Mannheim), l'anno scorso hanno comunque vinto la Deutschepokal, la Coppa di Germania. E anche quest'anno Wesseling si mantiene in piena corsa per la finale scudetto.

Quella tedesca si può definire una squadra insidiosa, il che dice tutto e non dice niente: volendo argomentare, si tratta di un nucleo compatto, che gioca insieme da tempo, e ha anche l'esperienza di ormai numerose edizioni di coppe europee. C'è un corposo gruppo di nazionali, a cominciare da Volkmann ed Held, che sono i due migliori pitcher della Bundesliga: qui in Coppa ha lanciato una ripresa contro il DSS anche Dickmeiss, che però fa l'esterno e in campionato ha tirato 6.2 inning di emergenza.
Niente affatto male il gruppo di battitori, tra le quali da seguire sono Theissen e deJong: alla formazione tedesca sono però venute a mancare le due giocatrici più importanti, von Bruck e Szalay: quest'ultima è da anni il miglior battitore della Bundesliga, ma è andata a disputare la Premiére Cup con il Terrasvogels. Cosa ancora più importante: nel roster non ci sono straniere, nessun pick up, nessuna comunitaria, niente.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: con un paio di americane di spessore, sarebbero state la mina vagante perfetta

Sotto questo sole

Arriva il secondo successo per la Poderi dal Nespoli. Contro Hørsholm il match si è risolto in tre inning e mezzo, meno di 75' di durata, 11-0 il finale per gli almanacchi, e almeno è stata evitata una nociva permanenza sotto il torrido sole di mezzogiorno.

Alle romagnole sarebbe servito un  po' di  agonismo, un test impegnativo, qualcosa che desse loro la possibilità di alzare il proprio ritmo. Ma le danesi hanno fornito una tale controprestazione che ne è scaturito un match senza utilità. Bastano due dettagli statistici: sono stati più gli errori dell'Hørsholm, sei, che non le battute valide messe a segno da Forlì, cinque. E i lanciatori danesi hanno chiuso con zero di pgl.

Sempre per le piccole statistiche, va celebrata la prova in pedana di Ilaria Cacciamani. E' stata perfetta, nessuna avversaria ha raggiunto il cuscino di prima base. Non può essere perfect game per gli albi ufficiali, poiché quattro inning lanciati sono troppo pochi, ma è già la seconda prestazione del genere che la giovane maceratese realizza in Coppa Coppe, dopo un altro "mini" perfect game (cinque inning) contro la Spagna a Porpetto 2014.

Nel tardo pomeriggio la Poderi dal Nespoli torna in campo per l'ultima partita del girone preliminare. Sembra surreale, ma è uno scontro ad eliminazione diretta con le tedesche di Wesseling. Entrambe le squadre hanno due vittorie e due sconfitte, chi vince va al Round Robin e chi perde al girone di consolazione dal settimo posto in giù.
Wesseling non è certo un avversario difficile: per dare un termine di paragone, ha stentato con le danesi e nemmeno con la Polonia ha brillato. Ha un attacco in grado di "toccare", e una rotazione limitata a due lanciatori validi. Non deve quindi essere una preoccupazione per la Poderi dal Nespoli, che dal canto suo dovrà stare attenta principalmente a non accartocciarsi sui propri dubbi, e cercare di ritrovare un po' di sicurezza e scioltezza in battuta, il fondamentale che fin qui è rimasto sotto le potenzialità della squadra forlivese.

La pallina nel cerchio verrà data a Karla Claudio, questo appare sicuro.


Le avversarie di Forlì (4): Hørsholm Barracudas

Le danesi Barracudas vengono da Hørsholm, municipalità a metà strada fra Copenhagen e Helsingør (qualcuno ricorda il castello di Amleto?). Quello danese è un movimento di lunga tradizione e ancora vivace, molto articolato: si gioca tanto a slow pitch, a squadre miste, ma a fare la parte del leone nel "batti e corri" di Danimarca è il softball maschile, che ha espresso club (Ballerup, Amager, Stenløse, lo stesso Hørsholm) in grado di lottare e battere i più forti d'Europa, céchi e olandesi in testa.
Più sottotraccia il movimento femminile, che ha quasi sempre partecipato alle competizioni continentali ma con risultati mediocri, c'è stato un quinto posto proprio dell'Hørsholm in Poule A di Coppa Campioni ma parliamo di un quarto di secolo fa.

Qualificato per la Coppa Coppe grazie al secondo posto in campionato dietro le Amager Vikings (non esiste la Coppa di Danimarca), le Hørsholm Barracudas sono venute a Caserta puntando al passaggio del turno. Purtroppo per loro, la prima partita giocata è stata di fatto anche quella decisiva, e l'hanno persa 6-5 contro le tedesche dopo essere state avanti 5-3 fino al 6º inning.

In occasione della Coppa le Barracudas si sono rinforzate con tre atlete che giocano in ISL, vale a dire le nuoresi Musitelli e Corbellini, e la lanciatrice cubana del Parma, Merlys Gonzales. Nel box, infatti, è proprio Musitelli il battitore più pericoloso; delle "native" segnaliamo Nana Marie Ejstrup Rasmussen, seconda base e lead-off della squadra, che finora nel torneo viaggia con una buona media battuta, così come nel proprio campionato.

Dei lanciatori, ovviamente è Gonzales quello di punta; si è confermata un cliente ostico per chiunque, ad esempio tenendo a secco il Ledenice per tre riprese, prima di venire rilevata dall'altra lanciatrice Lorenzen. La Poderi dal Nespoli conosce molto bene la caraibica, avendoci giocato e perso a Forlì a inizio luglio, un ko che sembrava aver compromesso la corsa delle forlivesi ai playoff scudetto.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟
In sintesi: con le tre del campionato italiano diventa una discreta squadra

Ancora un infortunio

Durante il match del martedì mattina contro le polacche di Wroclaw, si è infortunata Beatrice Ricchi. Colta fuori base dalla difesa avversaria, la riminese si è vista arrivare addosso il catcher polacco Langer, che nel contatto di gioco le ha provocato una distorsione alla caviglia.
Nonostante sia stata subito trattata dal fisioterapista forlivese, e tenuta a riposo precauzionale contro il DSS Haarlem, Ricchi ha sentito il dolore aumentare e a sera riusciva a malapena a camminare. Il suo ritorno in campo viene valutato giorno per giorno, ma è da escludere fin d'ora che giochi il mercoledì, e quasi certamente anche il giovedì.

Per una squadra che per infortunio ha già dovuto rinunciare ad Andrea Montanari, è un colpo quasi letale: Forlì si trova priva non soltanto di tutti e due gli Esterno centro di ruolo, ma soprattutto del core del proprio line up, praticamente i due battitori più importanti insieme a Courtney Gano.

Accettare la sconfitta

Alla fine puoi dare la colpa a tutto e tutti, all'attacco alla difesa agli arbitri al vento al rumore alla malasorte all'allineamento dei pianeti.
Oppure prenderla come un dato di fatto. Se le tue battute finiscono sempre in bocca ai difensori avversari, e l'ultima battuta dei tuoi avversari invece tocca un sassolino e devia la traiettoria fuori dal guanto dell'Interbase, è un fattore che ci sta tutto, e va accettato in partenza. Il softball è un gioco che vive di queste situazioni.

Dispiace perché poi alla fine è sempre una palla che decide, qualche centimetro a destra o a sinistra, una folata di vento, quel sassolino nel diamante... E quando la iattura capita a te, sai di essere un condannato incolpevole.

La Poderi dal Nespoli incassa la seconda sconfitta in tre partite. Le forlivesi sono state battute 1-0 dal DSS Haarlem e vedono il proprio cammino complicarsi parecchio: l'approdo alla seconda fase non è in discussione, a meno di un ulteriore ko nel match del mercoledì pomeriggio contro Vesseling (ma in tal caso Forlì meriterebbe in pieno di restare fuori dalle prime sei).
Dal Round Robin in poi, però, il compito sarà improbo, e occorrerà vincere almeno due delle partite in calendario se non tutte e tre. Tra le future avversarie ci saranno sia l'Olympia Haarlem, sia le padrone di casa di Malta / Caserta / Bologna.

Peccato, perché il DSS ha lasciato ancora a riposo il suo miglior lanciatore (Bloeming) ed era molto più abbordabile. Ma a Forlì è mancata un'altra volta la continuità in attacco; stesso problema della partita d'esordio contro le céche. La squadra si è comportata bene, aggressiva in battuta, cercando il più possibile il contatto con la palla, e anche disciplinata, attenta a non sprecare giri di mazza: infatti, le forlivesi sono andate strike out appena due volte, e messo quasi sempre la palla in gioco. E la difesa ha giocato bene tutto il tempo, gli esterni hanno salvato situazioni ingarbugliate (su tutte, una miracolosa presa al volo di Zanotti all'esterno sinistro), e non è certo colpa di Karla Claudio se, sulla battuta di Poot, un sasso nel diamante ha deviato la traiettoria quel tanto che è bastato per farle mancare la presa e permettere a Kieft di correre a casa indisturbata il punto della vittoria.

Più che positivo l'esordio di Sierra Hyland, schierata in diagonale con Gano, sulla carta la miglior batteria lanciatore-ricevitore che Forlì può mandare in campo. La Hyland ha mostrato buona velocità e buoni effetti, anche se alla lunga le olandesi hanno iniziato a leggere i suoi lanci, specialmente i cambi.

Gli appuntamenti del mercoledì sono due, entrambi da vincere per qualificarsi al Round Robin successivo. Si comincia alle 11.15 con le danesi di Hørsholm: per la Coppa si sono rinforzate con tre atlete che giocano in ISL, vale a dire le nuoresi Musitelli e Corbellini, e la lanciatrice cubana del Parma, Merlys Gonzales, ma hanno finora vinto solo contro le polacche e dopo aver gettato al vento contro Vesseling una vittoria che sembrava fatta, sono già matematicamente fuori dalla seconda fase.