SEGUI LE COPPE EUROPEE DI SOFTBALL CON LA PODERI DAL NESPOLI FORLI'


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martedì 27 agosto 2019

Lepidezze

E' l'ultimo post della stagione ed è lungo e polemico, quindi chi non ha voglia di leggere è avvisato e può fermarsi qui.

ORGANIZZAZIONE - La ESF, o Federazione Europea Softball come la conosciamo noi, ha i mesi contati. Già da un po' sui documenti e altrove vige la nuova denominazione Softball Europe, e questo fa parte di un processo che parte da lontano. Nel 2013 è avvenuta la fusione tra la ISF e IBF, le due federazioni internazionali di softball e baseball: la neonata WBSC, o World Baseball Softball Confederation, ha due divisioni principali nelle sue discipline, ognuna delle quali ha poi le sottodivisioni continentali, tra cui appunto Softball Europe al posto della ESF, ma anche Softball Asia (ex SCA, Softball Confederation of Asia), Oceania Softball e così via.
Tutti sotto il grande ombrello della WBSC, dunque: difficile sapere se è a causa di questo, ma il taglio affatto burocratico impresso dal Comitato Tecnico alla Coppa Coppe di Praga sembra rispondere più a ordini centralizzati che a esigenze concrete. Le regole dettate alle squadre riguardo ai tempi di riscaldamento e preparazione alla partita sono sembrati più un esercizio di potere che una sincera necessità di ottimizzare la qualità della manifestazione. In concreto: le squadre dovevano (e sottolineiamo: dovevano) iniziare il pre-game 90' prima dell'ora programmata per la partita, l'una con il riscaldamento e l'altra nei tunnel di battuta per mezz'ora a testa, e poi dovevano (insistiamo: dovevano) invertirsi e fare l'una battuta e l'altra riscaldamento. Domanda, retorica: da quando in qua è la Federazione a stabilire tempi e modi del pre-game di una squadra? da quando è la Federazione a dire che bisogna iniziare facendo tunnel di battuta "a freddo" ? più che inutili, erano regole prive di senso e soprattutto buonsenso. Ma su questo gli occhiuti membri del Comitato Tecnico sono stati irremovibili, disciplinando la presenza delle squadre sui diamanti di riscaldamento o nei tunnel con la precisione di ufficiali di polizia, e sanzionando con spietatezza i violatori.
Tutta questa disciplina è andata a ramengo al mercoledì con il primo acquazzone, e nella gestione dei problemi istantanei ha preso il sopravvento l'improvvisazione, con partite rinviate e spostate letteralmente ogni mezz'ora, e la catena di comando saltata per aria. Per essere gentili, nessuno si è dimostrato del tutto incapace o malevolo, anche se come sempre qualcuno è stato migliore degli altri, ed è stato chi ha dato tutto se stesso senza pensare alla rigidità delle regole ma solo avendo come fine il miglior funzionamento della manifestazione e il bene delle squadre.

PUBBLICO - Volendo, la polemica si può sintetizzare in tre parole: freguntubo la coppa.
Forlì-Terrasvogels: dove sono i 130?
Sulla carta, Praga era la città era ideale per il torneo: per tradizione, per cultura del softball, e per la presenza di due squadre locali, compresa quella che all'Eagles Park è di casa. Ma il pubblico non è venuto. Il dato riguardante le presenze degli spettatori, così come dichiarate nelle statistiche finali, è largamente sovrastimato: per esempio i 130 presenti di Forlì - Terrasvogels (non la finale ma il match della seconda fase) è un numero che non sta da nessuna parte, sulle tribune ce ne saran stati la metà ad essere generosi; i 217 di Forlì - Eagles sono un dato ancora più surreale, mentre sono veritieri gli 85 di Eagles - Joudrs, ed era il derby praghese, un match che in campionato infiamma i tifosi e sovente decide gli scudetti. Dei 459 spettatori dichiarati per la finale, ce ne saran stati la metà, ed erano soprattutto le atlete delle altre squadre venute ad assistere alla partita decisiva e alla premiazione.

OCEANIA - Sulla presenza della Nuova Zelanda la polemica va avanti già da un po'. Due le domande essenziali: uno, cosa ci fa una squadra dell'Oceania ad un torneo europeo che assegna un trofeo ufficiale? due, questa squadra partecipa fuori concorso, oppure se arriva prima vince la Coppa? nessuno ha mai dato una risposta ufficiale, mentre in via informale è stato detto che la vittoria delle neozelandesi sarebbe stata regolare. Il podio con Forlì, Terrasvogels e Rivas ha eliminato gli imbarazzi.
Quanto alle Eagles, a loro volta regolarmente in concorso sebbene la rappresentante della céchia fosse lo Joudrs, appare sempre più chiaro che dovremo abituarci alla presenza del club organizzatore; ma questo diversivo almeno ha un senso nel cercare di coinvolgere l'ambiente locale, e in ogni caso si tratta di una squadra della Federazione continentale che sta in capo al torneo, quindi un accenno di legittimazione c'è.
L'opinione di chi scrive è che queste "prove di laboratorio" dovrebbero essere limitate alla Poule B, dove non c'è nessun trofeo in palio: purtroppo in Coppa Coppe la Poule B non esiste più, ma le prove di laboratorio si fanno lo stesso.