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giovedì 22 agosto 2019

Le avversarie di Forlì (7): Terrasvogels

Nel 1997, quando Forlì giocò la sua prima Coppa Campioni, il totem da affrontare era uno e indiscutibile: il Terrasvogels. La società di Santpoort-Zuid era campione in carica ed aveva vinto fin lì nove edizioni della coppa più importante.
Sappiamo come è andata: Forlì ha detronizzato il totem, che a sua volta la Coppa Campioni non l'ha più vinta.

Al di là delle facili battute, il Terrasvogels rimane uno dei club di softball più rispettati, esperti e rappresentativi di tutta Europa, di certo quello con più titoli in bacheca: le citate nove Coppe Campioni, la prima nel 1978 (era la prima prima, l'edizione inaugurale), l'ultima nel 1996, e una infinità di partecipazioni perché quando non vinceva almeno si qualificava. Poi ci sono cinque Coppe Coppe, conquistate fra il 1995 e il 2013 (edizione di Montegranaro). E in patria, i quindici titoli di Landskampioen nell'arco 1969-2013 sono un dato eloquente.

Nella Dutch Golden League di quest'anno il Terrasvogels ha statistiche non tanto brillanti. Eppure non ha neanche punti deboli evidenti: è un team bilanciato, meglio in attacco che in difesa, e meglio in difesa che in pedana, ma è una sintesi grezza e che non tiene conto degli inserimenti di coppa.

Il Terrasvogels infatti non si è preso scrupolo di chiamare le nazionali Marinus e Osterveld dalle rivali del Tex Town Enschede, le quali si aggiungono ad un line up che batte tranquillamente sopra i .300. Le punte di diamante sono il Terza base Szalay, nazionale tedesca, un eccellente lead off che va in diamante a .500 di media e sa rubare basi a volontà. C'è poi la veterana Starrenburg, a lungo inattiva in stagione, che gioca dp ed è ancora un battitore da oltre .400. Gli interni Clarijs, Waasdorp e soprattutto Tuk garantiscono difesa e buone percentuali nel box; Tuk si alterna dietro al piatto con la giovane Obia, l'unica che ha statistiche insufficienti in attacco (e infatti spesso il dp gioca al suo posto).

Di Szalay vale la pena di raccontare che ha il doppio tesseramento, e quando non gioca col Terrasvogels sta con le Wesseling Vermins in Bundesliga, campionato in cui peraltro è il miglior battitore. Per ragioni intuibili, in Germania ha giocato solo sedici partite, ma quando il calendario lo ha permesso si è sciroppata il sabato in Dutch Golden League e la domenica in Bundesliga. Quest'anno l'ha fatto cinque volte.

Capitolo lanciatori. Le titolari in campionato sono Roos-Marijn Kramer, palla molto veloce ma anche problemi di controllo (ha molti lanci pazzi, "colpiti" e basi ball). Più continua Jacquelyn Sertic, che concede pochi punti e basse percentuali ai line up avversari. Solo per la coppa è arrivata Hannah Bandimere, che andava alla Carlsbad High School -a San Diego- assieme a Erika Piancastelli: quest'ultima la descrive come un pitcher eccellente con un ottimo repertorio di lanci.

L'ultimo confronto diretto tra romagnole e Terrasvogels risale alla Coppa Coppe 2011; le olandesi c'erano poi anche nell'edizione di Praga 2015, ma Forlì non le trovò sul proprio cammino perché rimasero fuori dalle semifinali, sbattute via dalle London Angels che avevano Eva Voortman in pedana. Di quella formazione sono rimaste solo Clarijs e Waasdorp, mentre se ne sono andate DeWeert (alle Sparks, e gioca la coppa con le spagnole), VanAalst (all'Olympia) e Bartels al DSS, più Meewisse che ha smesso; in compenso c'è Karin Tuk, arrivata nel 2018.

Qualità dell'avversario: 🌟 🌟 🌟
In sintesi: è mezza nazionale olandese, e con Bandimere ha trovato un lanciatore top

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