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sabato 20 agosto 2011

FIORINI IN FINALE

La Fiorini batte 6-3 il Terrasvogels e approda alla finale di Coppa Coppe, la quinta nella sua storia. Sabato pomeriggio se la vedrà con la vincente dello spareggio tra le stesse olandesi e il Moskovia, che nel match di ripescaggio ha superato le Tornados Mannheim.

Le forlivesi si sono rese protagoniste di una prova praticamente senza sbavature, almeno fino al penultimo eliminato. Un passaggio a vuoto ha consentito alle avversarie di mettere a segno tre valide pesanti e dimezzare lo svantaggio, prima che la difesa trovasse la chiusura definitiva su una rimbalzante della pericolosa Starrenburg.

Fino a quel momento si era vista quasi solo la Fiorini. Le forlivesi hanno scavato il primo solco al 2° inning, aperto da Pagnini con un doppio e proseguito alla grande da Stefania Vitaliani, che con un triplo a sinistra spingeva a casa i punti del 2-0. La stessa Vitaliani arrotondava sul singolo di Zauli, e Forlì poteva anche mordersi le mani perché non concretizzava una situazione di basi piene.

Al turno successivo era la volta del Terrasvogels a rendersi pericoloso: tre singoli consecutivi riempivano il diamante, ma Reynolds riusciva a far battere Gentile in doppio gioco e la Fiorini chiudeva l'inning senza danni.

Al 5° inning il Terrasvogels cambiava lanciatore, saliva in pedana la temuta De Weert, che però veniva accolta da un singolo di Michi Vitaliani e perdeva subito controllo: Montanari colpita, basi gratis prima a Pagnini e poi a Tausaga per il punto del 4-0. Un singolo a sinistra di Avanzi arrotondava e sulla volata di Stefania Vitaliani entrava il 6-0.

Poi Reynolds controllava i battitori olandesi senza difficoltà, fino appunto al ventesimo eliminato. Il ventunesimo era il più difficile, la Reynolds colpiva Horeman e poi si faceva "toccare" da Holvast, Witteveen e soprattutto da De Wind, sul cui lungo doppio arrivava il punto del 6-3.
Con il corridore in Seconda, andava nel box Starrenburg, miglior battitore della Coppa, a cui però Reynolds faceva battere una palla bassa facile preda della difesa. E passava la paura.

UFFICIO STAMPA

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